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Un altro giorno molto triste per il fumetto Disney italiano e noi lettori, un'altra magnifica persona ci ha lasciato e con essa un enorme vuoto incolmabile.
Luca Boschi era l'enciclopedia, la Bibbia, il vocabolario dei sinonimi e contrati di tutto il mondo Disney a fumetti.

Unico, inarrivabile ed insostituibile.

Ma tutto questo lo sapevamo già.

Ho avuto l'enorme fortuna e piacere di conoscerlo di persona, un vero e proprio personaggio a modo, educato, squisito e soprattutto sempre con il sorriso. Appena ti scorgeva correva subito a salutarti, si ricordava sempre di te.
Ogni volta che lo incontravi si fermava a chiacchierare ed il tempo scorreva che era una bellezza, minuti di aneddoti e curiosità sulla storia del fumetto Disney.
Impagabile.

Questo era Luca Boschi.

Un anno fa fu ospite in live sul mio canale, una serata bellissima, un onore aver potuto portare chiacchierare con lui e tutti voi ❤️
E l'immagine che ho scelto ha un significato incredibile per tantissimo motivi.

Da oggi ci resta un vuoto incolmabile, che mai verrà colmato.

Ci mancherai come uomo, persona, amico e Maestro.

Ciao Luca, sei stato fondamentale per la mia vita di lettore.

Immagine straziante...

Non ci riesco a non scrivere qualche altra riga per dare merito all'opera che Luca Boschi mi ha lasciato in questi anni di passione disneyana.
Non l'ho mai incontrato personalmente ma già dalle live cui ha partecipato sia per il canale ufficiale di Topolino/Panini Comics che per quella del "The Fisbio Show" traspariva palpabile la sua grande competenza in materia e soprattutto, oltre a questo, la sua simpatia.
Quello che mi colpiva delle sue interviste era proprio il suo sorriso ed è un elemento che sto ritrovando comune a diversi messaggi che lo ricordano con affetto, stima ma soprattutto tanta, tanta simpatia.
Mi colpiva la meticolosità, la puntualità ed il carattere esaustivo e "pieno" che ricavavo dalla lettura dei suoi articoli di approfondimento sul Topolino Story, sulla cronologica di Paperinik, sul rinato Almanacco Topolino e soprattutto sui Grandi Classici Disney.
Negli ultimi mesi, da quando ha cominciato ad essere riproposta in edicola, seguendo la collana della Grande Dinastia dei Paperi dedicata a Carl Barks era per me usuale ritrovare la sua firma in coda ai redazionali e agli articoli che approfondiscono e scavano dentro ad un personaggio, un cortometraggio animato (sia quelli diffusi a tutti gli effetti nelle sale cinematografiche che quelli rimasti inediti), una storia nello specifico...
Tutte chicche e conoscenze con cui ho potuto arricchire la mia cultura di appassionato di Fumetto e tutto questo lo devo a Luca Boschi.
Era il mio "guru", quasi quell'uomo saggio e sapiente caratteristico delle storie di Rodolfo Cimino, una fonte cui abbeverarmi senza mai poterlo fare a sazietà.
Perché è vero che conoscenza chiama conoscenza ed io non mi sono mai stancato di abbeverarmi alla sua fonte di sapere e di competenza, ma anche di genuinità e di affabilità.
Elementi che trasparivano tutti dalla passione che metteva nel suo lavoro e che gli avevo anche imparato a conoscere con un approccio più "fisico", seppur sempre lontano e distante, nelle live che ho avuto modo di seguire.
E poi io a Luca Boschi lo devo e lo voglio ringraziare anche per un altro motivo, questa volta non legato alla sua produzione "critica" come autore di articoli e di redazionali bensì come autore di storie e come sceneggiatore Disney.
Ne ha scritte una manciata, è vero, ma quelle sue poche storie che ho letto (tra i Grandi Classici e i numeri di Topolino in cui sono state pubblicate) mi hanno sempre trasmesso una sensazione di freschezza e di divertimento che me le lasciava impresse.
In un modo o nell'altro, in un ruolo o in un altro, il lavoro che ha svolto nell'ambito del fumetto me lo ha sempre reso riconoscibile  e non mi è mai passato indifferente o "scontato".
È grazie al lavoro di appassionati come Luca, e come Francesco, che il fumetto può vivere e camminare su nuove gambe, su generazioni di giovani lettori che hanno voglia di approfondire e di "legarsi" a questo mondo fatto di nuvolette, didascalie, scenari, sfondi e personaggi.

Il vuoto che mi lascia dentro è veramente forte e non posso fare altro che prendere coscienza, oggi anche più di quanto avessi fatto finora, di quanto sia stata importante la sua firma e la sua passione nella crescita e nello sviluppo dell'amore che provo, forte e consapevole più che mai, nei confronti dei Paperi e dei Topi, di chi ne ha fatto la Storia e di chi, come Luca e come Francesco, ce l'hanno raccontata.

Per Lo Spazio Disney, il mio blog all'interno del network de Lo Spazio Bianco, ho scritto un breve ricordo di Luca Boschi, a un giorno dalla sua scomparsa, e ne ho approfittato per fare una piccola riflessione sulla critica disneyana.

https://www.lospaziobianco.it/lospaziodisney/2022/05/04/luca-boschi-non-ce-piu/

L' avevo incontrato durante il Lucca comics nel 2019 , allo stand Panini, in occasione dell' uscita della tanto desiderata opera omnia di Don Rosa nel formato deluxe. In quella occasione ricordo che fu anche intervistato in uno stanzino vicino allo stand dell'editore ed il servizio fu poi mandato in onda, dopo qualche mese, su rai 4 ( Wonderland ).
Mi è subito sembrata una persona gentile e disponibile.
Sono cresciuto con le sue introduzioni, i suoi approfondimenti e lo seguivo tutt'ora sulla recente pubblicazione " L' almanacco di topolino" .

Tristezza infinita.

Addio Luca. Non pensavo avessi di tornare a scrivere su questo forum per la stessa ragione che, poche settimane fa, mi spinse a ricordare Francesco. Che brutti tempi, arriva l'ora di cominciare a perdere tanta gente, e molti ancora troppo giovani.

Era da molti anni che non avevo l'occasione di parlare con Luca, concretamente a Firenze, nel corso di una intervista assieme ad Alberto Becattini. Eravamo su al Piazzale Michelangelo, chiacchierando su fumetti (come no!), mentre mia moglie intratteneva i nostri bambini con un paio di granite perchè non disturbassero. Fu un bel pomeriggio, un ricordo piacevole da serbare. Voglio compartire con voi questo momento personale, forse poco trascendente, lo so, proprio perchè le cose importanti su di lui sono già state dette prima da molti di voi.

Ho appreso in colpevole ritardo della scomparsa del grande Luca Boschi, perché non consulto spesso questa sezione del forum. Ci ho messo ancora più tempo a prendere coscienza della cosa e a trovare la voglia di scrivere queste poche righe... ieri sera ho rivisto l'intervista di Fisbio, l'unico media su cui potessi sentire parlare Luca; mentre la rivedevo ho ignorato il fatto che quella persona non ci fosse più, ed è stato meglio così, perché me la sono proprio goduta. Grazie per tutto quello che ci hai lasciato, non smetterò mai di rileggere i tuoi articoli e di imparare qualcosa, non solo sul fumetto ma su ciò che esso voleva trasmetterci.
Un abbraccio, e le più sentite condoglianze alla famiglia, se mai dovesse leggerci.

Ci ho messo un po’ prima di scrivere qualcosa su quest’altra notizia: non riesco facilmente ad accettare l’idea che – dopo Francesco – non ci saranno più chiacchierate nemmeno con Luca.

Non mi azzardo nemmeno ad elencare tutti i pregi del “sommo Boschi”, in tanti l’hanno fatto e sono certo che non sono riusciti ad elencarli tutti: la sua conoscenza del mondo del fumetto era di un’altra categoria, inarrivabile. E non mi riferisco solo al fumetto Disney: la sua formazione partiva da lontano, il suo coinvolgimento era trasversale e profondo in ogni iniziativa *culturale* legata al fumetto, legato al fumetto d’autore italiano in quella Bologna di Pazienza, Scozzari, Tamburini… ma anche massimo esperto degli oscuri autori italiani di funny animals di scarsissimo successo nati per imitare il successo dei suo amati personaggi Disney. Ecco. Avevo detto che non mi sarei messo ad elencare le sue qualità professionali, ma l’ho fatto: è impossibile scindere Luca dal suo lavoro, dalla sua passione e dalle cose che riusciva a fare con un entusiasmo e una competenza unici.

Mi rifugio allora come tanti di noi nei ricordi personali, da quando con la prima paga ricevuta durante il servizio militare acquistai il volume di Granata Press “I Disney Italiani”, un inestimabile tesoro seminale per molti di noi, poi negli anni pioneristici di Internet i primi messaggi scambiati in inglese, perché ci eravamo conosciuti sulla Disney Comics Mailing List e non sospettava che anche io fossi italiano (all’epoca si usavano pseudonimi), i consigli dati per identificare sceneggiatori e disegnatori quando si iniziava a costruire l’inducks, il primo invito “stampa” per accedere ad una fiera (Expocartoon) per la presentazione del libro su Cavazzano, o addirittura il “pass VIP” per la mostra a Napoli con Don Rosa nel 2002.

L’invito a Pistoia nel settembre 2004, quando aprì le porte di casa sua (e del suo sublime studio) ad un gruppo di amici, inebriandoci di aneddoti, mostrandoci chicche e rarità che non potrò mai dimenticare, mettendo in pratica quei principi di inclusione e condivisione che erano alla base della sua personalità e cultura, sempre più rari da trovare, non solo nel mondo del fumetto.

E poi il rapporto col Papersera: il sostegno e l’incoraggiamento per la realizzazione di questo sito e l’impegno speso per quella che anche grazie a lui è risultata essere la nostra iniziativa di maggior “successo”: il Premio Papersera, per il quale si fece tramite per coinvolgere – a sua insaputa – Luciano Bottaro e molti altri nel tempo, passandomi i numeri di telefono, facendosi garante della serietà dell’iniziativa, l’articolo su “I Maestri Disney” dedicato a Rodolfo Cimino in occasione della nostra visita per il Premio, che è probabilmente la cosa di cui vado più orgoglioso…

E’ molto, molto probabile che senza di lui questo sito non sarebbe mai esistito, che quindi molti rapporti di amicizia (e non solo…) non sarebbero mai nati, e addirittura mi spingo a dire che il mondo del fumetto Disney avrebbe seguito il destino di molte altre testate a fumetti che non sopravvissero agli anni Ottanta: immaginate non fosse mai stato pubblicato Zio Paperone: Barks avrebbe avuto solamente pubblicazioni disperse e zoppicanti, Don Rosa sarebbe apparso in maniera frammentaria su testate tipo Mega Almanacco, per finire nell’oblio ben presto. Si è parlato di Rinascimento Disneyano alla fine degli anni Novanta, e il suo ruolo è stato di certo determinante.

Abbiamo perso molto, non sarà colmabile questo vuoto, nessuno ha una formazione e una competenza come quella di Luca, per di più accompagnata da un’umanità e una disponibilità rarissima. La sua eredità morale è una montagna, non possiamo far altro che tentare di prendere ispirazione da lui e tentare maldestramente di continuare a fare del nostro meglio per onorarla.

Senza scimmiottarlo, che non siamo capaci.

Ciao Luca!

Ho appreso la notizia un paio di giorni fa perdendo tempo su Facebook e mi ha lasciato senza parole. Ho letto i redazionali di Luca su tutte le testate che avete già citato ed era un pozzo di conoscenza unito a un'umanità grandiosa. Commentai casualmente un post su Cartoonist globale una dozzina di anni fa e divenne un lettore fisso del mio blog, riportando talvolta alcune notizie sul suo (merito suo se il bellissimo Gedeone di Daan Jippes ha visto la luce sull'omnia di Scarpa). Ci saremmo dovuti incontrare a un Cartoomics (non ricordo se nel 2010 o nel 2011), ma alla fine non si fece nulla, e ingenuamente continuavo a sperare che un giorno sarebbe stato possibile in futuro. Purtroppo, perdiamo un altro nome molto autorevole (oltre a Disney, Luca si occupava di tantissime altre cose) e la riflessione proposta da Bramo è interessante. Nel frattempo, grazie Luca per averci insegnato tante cose e averci educati con tante informazioni su autori, storie, produzioni...

Per citare il brevissimo pezzo che ho pubblicato sull'Eco del mondo: "Oggi il mondo dei fumetti perde un grande amico, un amico sempre pronto ad ascoltare e a dare consigli, un amico che sa tante cose e non vede l'ora di farle sapere anche a te. Ciao Luca."

Un dolore enorme.

Eh, ma che periodaccio!

Luca ed io ci siamo incontrati spesso, durante gli oltre 30 anni di collaborazione con Disney, nelle fiere e nelle varie convention, e tutte le volte restavo ammirato dalla gentilezza che lo contraddistingueva. La profonda conoscenza della materia, le sue indiscutibili qualità di esperto e critico del settore non hanno mai concesso il benché minimo spazio all'irriverenza o alla presunzione, qualità che, unitamente al talento, lo rendeva unico e amato da tutti.
Oltre al suo immenso lavoro, Luca ci lascia anche questo prezioso insegnamento: il garbo, in luogo dell'arroganza e della cattiveria, rende più efficaci e credibili le nostre opinioni e le nostre critiche.

Ciao, Luca, ora non ci resta che immaginare te e Francesco condividere la vostra infinita passione senza più limiti di spazio e di tempo.❤

Un conoscitore e divulgatore del fumetto come pochi altri. Tutti gli innamorati dei topi e dei paperi hanno imparato moltissimo da lui.

Nel corso degli anni ho avuto da ridire sul concetto di “filologia” applicato al fumetto Disney, specialmente per quanto riguardava le grandi opere omnie curate, tra gli altri, da Luca Boschi. Ma apprendere, poco fa, della sua scomparsa è stato come ricevere una frustata. Una presenza come Boschi sembrava ormai scontata, ma leggendo i vostri contributi ho avuto modo di riflettere sulla portata gigantesca del suo lavoro di oltre 30 anni. Sì, è proprio vero: senza Boschi e i suoi colleghi è possibile che non avremmo mai avuto molte fondamentali testate Disney italiane, né le preziosissime opere omnie, e forse anche il Papersera come lo conosciamo. Autori e storie che Boschi ha contribuito a divulgare e recuperare sarebbero rimasti per sempre nei cassetti, o relegati a pubblicazioni-raccoglitore di seconda categoria (probabilmente sarebbe successo a Don Rosa, senza Zio Paperone).

Che può dire uno che non lo ha mai conosciuto di persona?
Grazie di tutto, Luca. Lasci un vuoto che sarà ben difficile colmare, anche solo in parte.

L'ho scoperto solo oggi... sono senza parole.
Che brutto, il mondo!

Vorrei scrivere un pensiero per Luca.
L’ho incontrato sul web tempo fa quando ho inserito un commento ad un suo post nel suo vecchio blog associato al sole24ore e lui, incuriosito, mi ha scritto una mail chiedendomene conto. Da quel momento abbiamo iniziato a scambiarci mail; in realtà io soprattutto scrivevo a lui per chiedergli consigli, dritte e pareri su questo e quell’altro. Il mondo dei paperi e dei topi è quello che più mi affascina e lui me lo ha reso ancora più affascinante. Di più, mi ha permesso di partecipare al suo mondo e di questo gliene sarò sempre grato.
Non ci siamo mai conosciuti di persona, colpa mia purtroppo, non ne ho mai trovato il tempo. Ma ho avuto modo di apprezzare negli anni la sua persona, la sua curiosità, sensibilità, preparazione, passione e gentilezza. L’ho visto ultimamente la settimana scorsa su Wonderland, una puntata che voglio pensare in suo onore.
Aveva tanti amici e a tanti mancherà.