Buonasera a tutti.
Indubbiamente ci troviamo in presenza di due belle storie ma alla fine non ho avuto dubbi su quale meritasse il mio favore.
Dracula di Bram Topker è il tentativo, coraggioso, di proporci una sofisticata parodia topoliniana.
L'adozione di una prosa ricercata e la rappresentazione di località tetre e lugubri immergono, mirabilmente, il lettore nelle atmosfere malsane descritte dalla penna di Bram Stoker.
Sfortunatamente, il pur bravo Bruno Enna non riesce a coniugare questi ingredienti pregiati con l'uso - obbligato - di un registro comico che risulta, a tratti, alquanto forzato.
Benché ben scritta, dunque, con l'evolversi della vicenda, Dracula di Bram Topker incespica, goffamente, inabissandosi, infine, in una nube di polvere.
Topolino e le borbottiglie di Avaloa è invece un omaggio che lo scrittore friulano Casty rese ad una delle sue principali ispirazioni : Rodolfo Cimino.
In effetti, il racconto propone, con eleganza, alcuni dei temi che caratterizzarono l'instancabile operato dello scrittore di Palmanova : l'esistenza di una terra lontana abitata da un popolo primitivo - ma ricolmo di una pacifica saggezza - vessato dalle angherie di uomini avidi e violenti che solo persone caparbie e di buon cuore possono far cessare.
La maestria di Casty, però, rimbomba, fragorosa, nell'umiltà con cui si è approcciato a questa storia alla quale ha saputo trasmettere quel senso di dolce nostalgia che tutti noi potremmo provare esplorando luoghi esotici perduti nel tempo, luoghi ai quali l'inventiva ciminiana seppe dar vita sotto mille nomi e secondo mille geografie e che per anni allietarono, con umorismo e delicatezza, gli innumerevoli pomeriggi di migliaia d'infanti.
L'avrete capito già ma ci tengo a riportare il nome della vincitrice : Topolino e le borbottiglie di Avaloa.