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Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat

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    Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
    Risposta #15: Domenica 26 Feb 2023, 22:23:27
    Mi unisco ai complimenti per il drago di Glasgow dove vi è un ottimo uso del giovane Paperone e degli altri personaggi, tra cui Matilda. Oltretutto vengono affrontate anche tematiche forti come quella del duro lavoro nelle miniere che in quei anni coinvolgeva donne e bambini. Sicuramente ne consiglio l'acquisto.
    Nell'intervista a Petrossi viene anticipato che è in lavorazione un ulteriore capitolo ambientato nel Klondike (dove verranno affrontate vicende non raccontate nella Saga): non vedo l'ora di leggerlo

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      Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
      Risposta #16: Domenica 26 Feb 2023, 23:31:14
      Nell'intervista a Petrossi viene anticipato che è in lavorazione un ulteriore capitolo ambientato nel Klondike (dove verranno affrontate vicende non raccontate nella Saga): non vedo l'ora di leggerlo
      Come il gongoro è misteriosamente scomparso dall vita di Paperone?
      "Io non sono un uomo! Sono un polpo che stende i suoi tentacoli ovunque!"

        Paperone e il Drago di Glasgow - Disney Collection n°9
        Risposta #17: Venerdì 17 Mar 2023, 12:54:47
        Recensione Paperone e il Drago di Glasgow - Disney Collection n°9


        Dalla copertina di Petrossi traspare l’indole avventuriera del giovane Paperone.

         Dopo l’annuncio, avvenuto in concomitanza dei festeggiamenti per il 75° compleanno di Paperon de Paperoni, il nono volume della collana Disney Collection presenta una storia scritta da Joris Chamblain e sapientemente illustrata da Fabrizio Petrossi che ripercorre un episodio dell’infanzia del papero più ricco del mondo in cui i sentimenti fanno da protagonisti. Avevamo già incontrato l’autore italiano ma adottato dalla Francia nel volume celebrativo dedicato a Topolino e in quello dedicato ad uno scatenato viaggio nel tempo. Inoltre, avevamo avuto il piacere di intervistarlo quando ancora questa storia era in fase di lavorazione.

         Ancora una volta ci troviamo dinanzi un volume dall’altissimo valore artistico nel quale il duo di autori, coadiuvato ai colori da Bruno Tatti e con la collaborazione di Merete Jepsen, riversa tutta la sua creatività per portare al lettore un racconto visivamente suggestivo, in cui una rappresentazione teatrale fa da sfondo a vecchie faide familiari irrisolte che coinvolgono Fergus de Paperoni e l’intero clan dei paperi e, inevitabilmente, anche un giovanissimo Paperone. Una vicenda narrata attraverso due archi temporali, presente e passato, nella quale si vanno ad incastrare due fondamentali avvenimenti della giovinezza di Paperone che lo porteranno a lasciare l’amata Scozia per dirigersi verso gli Stati Uniti, raccontati nel 1992 da Don Rosa nella sua fondamentale Saga.

         
        Momenti di grande sgomento nel Clan dei Paperi.

         La scuola di Qui Quo e Qua sta mettendo in scena una rappresentazione teatrale dedicata ad un episodio avvenuto a Glasgow nel 1877, in cui sembrano essere coinvolti Paperone e sua sorella Matilda. I nipotini chiedono informazioni alla vecchia tuba ottenendo solo una lapidaria risposta distaccata, atteggiamento che non fa altro che incuriosire ancora di più i tre paperi, portandoli così a scoprire cosa si cela dietro al mistero del Drago di Glasgow e a ricostruire la vera avventura vissuta dal loro anziano parente molti anni addietro.

         
        Uno dei piu grandi momenti di crescita per Paperone.

         La graphic novel di Chamblain e Petrossi appare equilibrata sotto tutti i punti di vista: la sceneggiatura oscilla tra il mistero, il dramma e l’azione, senza tralasciare frequenti momenti di comicità. Le scorribande del giovane Paperone e dei suoi amici all’interno delle miniere di Glasgow possono ricordare a tratti le tipiche atmosfere dei vecchi film di avventura per ragazzi, e lo stesso si può dire per la molteplicità di lettura della trama che rende il racconto avvincente e profondo.

         Petrossi esagera volutamente con le proporzioni dei personaggi creando immagini fortemente suggestive in cui gli stati d’animo dei protagonisti traspaiono alla perfezione. Questa ricerca stilistica si percepisce anche nel taglio delle inquadrature, mai banale e accompagnato da una colorazione billante ma capace di restituire in ogni situazione, anche la più cupa, il tipo di sensazione ed atmosfera che gli autori vogliono trasmettere. Molto interessanti anche i contesti sotterranei e industriali in cui è ambientata la storia, ambienti che danno la possibilità al disegnatore di esagerare ulteriormente con forme, prospettive e costruzioni regalando ad ogni vignetta immagini davvero suggestive.

         Il comparto visivo gode dell’ulteriore pregio di potersi reggere su una scrittura efficace in cui lo sceneggiatore gioca con tutti gli archetipi che contraddistinguono il protagonista principale, illustrando al lettore un percorso di crescita cha ha segnato il personaggio sin dall’infanzia e che ad oggi non è ancora stato dimenticato.

         
        Immagine promozionale che sottolinea la presenza di autori internazionali.

         Sebbene dinanzi prodotti stilisticamente così originali sia doveroso porsi il dilemma se possano risultare alla portata di tutti, il volume qui recensito non lascia grandi dubbi. L’immediatezza del tratto di Petrossi rende fruibile l’opera a chiunque e la sceneggiatura permette di apprezzare la trama sotto più punti di vista rendendo Il Drago di Glasgow un racconto tra avventura, comicità, romanticismo e dramma apprezzabile da un vasto pubblico di ogni età.

         Alla ricchezza di contenuto si accompagna anche il pregio del volume che, come ormai tutti quelli che da un anno a questa parte compongono la collana, si presenta ben curato, realizzato con ottima carta patinata di buona grammatura e arricchito da una galleria di schizzi e studi di personaggi. Unica pecca, che non permette di assegnare il punteggio pieno, è l’assenza di un editoriale o di una prefazione che, visto il tema del clan dei De Paperoni, si sarebbe sicuramente apprezzata.

         Ciò non toglie che Paperone e il Drago di Glasgow costituisca un grande pezzo da collezione per ogni fan della vecchia tuba.

         Editore: Panini Comics – Autori: Joris Chamblain, Fabrizio Petrossi – Uscita: febbraio 2023 – Pagine: 64 – Formato: Cartonato 20.5×28 – Prezzo: € 15,00 – ISBN 978 8828727460



        Voto del recensore: 4/5
        Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
        https://www.papersera.net/wp/2023/03/17/paperone-e-il-drago-di-glasgow-disney-collection-n9/

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          Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
          Risposta #18: Venerdì 17 Mar 2023, 19:38:52
           :grandpa:



          Circa 'Picsou, le dragon de Glasgow'.


          Gli Autori Joris Chamblain e Fabrizio Petrossi imbastiscono una vicenda che si sviluppa tra la Glasgow del 1877 e la Donaldville (Paperopoli) di 60 anni dopo.
           
          Entrambi gli scenari perciò risultano d' epoca a noi lettori del XXI secolo, risparmiandoci se non altro anacronismi tecnologici e dilatando l' azione in due periodi storici in cui il web ancora non la faceva da padrone.
          Questo rallentamento della dinamica narrativa contribuisce a mio avviso a rafforzare l' intreccio e a connotare meglio i vari characters in gioco.

          Il soggetto è curioso ed originale, e non stona con la cosmogonia paperopolese creata fino ad oggi.
          Lo sviluppo della sceneggiatura strizza l' occhio ai filologi disneyani, che vi troveranno continui rimandi all' opera di Carl Barks e di Don Rosa. Ma non si tratta di mero citazionismo, essendo tali riferimenti organicamente implementati.

          Il comparto grafico vede una buona colorazione su disegni che non incontrano il mio gusto personale.
          Petrossi sembra giungere da Testaquadra, nel cuore delle Ande peruviane, ed avere in avversione tutto ciò che è rotondo, rinnegando i model sheets della Scuola Italiana, da Carpi e Scarpa in poi...
          La mimica facciale ricorda certe intemperanze tipiche dei manga, le proporzioni dei personaggi variano come le oscillazioni di un pendolo impazzito.
          L' effetto è un po' straniante, ma si capisce che dietro c' è una ricerca. Perciò il risultato è assolutamente da rispettare.

          L' edizione italiana, seppur arricchita di contributi non presenti in quella francese, le è tuttavia qualitativamente inferiore.

          « Ultima modifica: Venerdì 17 Mar 2023, 19:44:09 da camminatadisney »
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            Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
            Risposta #19: Sabato 18 Mar 2023, 00:11:52
            Commenterò a breve quello su Paperone, intanto commento il volume di Minni e il mistero di zia Miranda. Mi è piaciuta come lettura, un’avventura invernale con protagonisti diverso dal solito, disegni particolari ma che si sono incastrati bene con il mood della storia e se uno ha un occhio attento capisce l’uso del color script, Minni molto esuberante pazzerella mi piace se non sbaglio i personaggi riprendono le loro caratteristiche degli anni 30. Tono adulto e sarcastico, molto piacevole, prossima uscita dopo Terror Island c’è Caffè Zombo!

              Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
              Risposta #20: Sabato 18 Mar 2023, 19:17:40
              L'impatto con le prime pagine mi ha fatto storcere il naso per lo stile un po' "pupazzoso" e pensavo di trovarmi di fronte a una storia bambinesca.
              Impressione sbagliatissima: sono stato inchiodato nella lettura fino all'ultima pagina. Un'ultima pagina che secondo me è di una potenza mostruosa.
              Storia e disegni dinamicissimi, mai scontati e mai banali. Ci sono i giusti riferimenti alla saga di Don Rosa ma tutti fatti con criterio e senza abuso. Non mancano poi tematiche di un certo spessore che raramente si vedono sulle testate Disney approcciate con garbo.
              Altroché storia bambinesca: è una storia di bambini, certo... ma assolutamente matura.
              Mi complimento con gli autori e ovviamente consiglio l'acquisto del volume.

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              sandrinobipbip
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                Disney Collection n°10 - Terror Island
                Risposta #21: Venerdì 28 Apr 2023, 08:35:24
                Recensione Disney Collection n°10 - Terror Island


                La stupenda copertina non sfigurerebbe in una galleria d’arte.

                 Il decimo volume della collana Disney Collection vede il ritorno dell’artista francese Alexis Nesme che, dopo aver deliziato gli occhi dei lettori con il prequel Horrifikland (scritto da Lewis Trondheim), torna in duplice veste di sceneggiatore e disegnatore presentando un’avventura caratterizzata, come la precedente, da una deliziosa atmosfera retrò.

                 
                Cornici vittoriane.

                 Le ambientazioni horror tipicamente vintage che caratterizzavano il terzo volume della collana vengono qui soppiantate dal tema dell’avventura, anch’esso rappresentato con uno stile ricco di squisiti rimandi al passato in cui l’autore, come da tradizione, fa del citazionismo più puro il motore che porta avanti la trama.

                 E’ infatti indubbio che Nesme ami spasmodicamente tanto la Disney che il cinema d’altri tempi, e non possa esimersi dal riversare all’interno delle proprie opere continui riferimenti a pellicole, libri e costumi, di un’epoca passata, nei confronti della quale l’artista nutre una passione totale che esterna con il massimo rispetto possibile e una dovizia di particolari incredibili. Anche questa nuova opera non fa eccezione, mostrando una certa maturazione dell’artista. Rispetto alla precedente Horrifikland, si assiste ad un miglior bilanciamento tra il continuo gioco al citazionismo e il progredire della trama. Il contesto avventuroso offre infatti molta più variabilità nelle dinamiche dei protagonisti, permettendo così di alternare situazioni, gag e citazioni, senza che questo gioco di alternanze stufi o appaia eccessivo.

                 Ancora una volta i protagonisti sono il trio di detective Topolino, Pippo e Paperino, nuovamente assoldati da Lady Pippermint, già conosciuta nel precedente capitolo. La ricca signora, nota per la sua sbadatezza, visto che in passato si era rivolta agli investigatori dopo aver smarrito il gatto, ora teme di aver perso il proprio marito Lord Pippermint, partito assieme all’avvocato di famiglia in una spedizione alla ricerca di un leggendario tesoro su di un’isola misteriosa.

                 Da subito l’opera si apprezza per l’enorme cura grafica. Il contesto esotico-avventuroso offre all’autore lo spunto per realizzare squisite illustrazioni – come sempre degne di una galleria d’arte – in cui lo sguardo del lettore si perde senza badare troppo al tempo vista la mole di dettagli e citazioni con cui viene condito il tutto. Se il precedente tema horror offriva lo spunto per richiamare riferimenti a cortometraggi, film e opere letterarie di genere, anche in questo sequel l’autore non è da meno. Non appena viene dato il “la“, iniziano a susseguirsi una serie di richiami curati e deliziosi che nemmeno l’occhio meno esperto può evitare di riconoscere. Immediato il riferimento a “Boat Builders” qui il link YouTube), meraviglioso cortometraggio animato diretto da Ben Sharpsteen nel 1938, ma progredendo si assiste a molto di più.

                 
                Nel citare Indiana Jones l’autore riesce anche a predere ironicamente in giro il lettore.

                 Dal momento in cui lo sgangherato equipaggio tocca il suolo dell’isola misteriosa, si viene trasportati in un continuo turbinio di citazioni cinematografiche che, grazie al particolarissimo stile dell’autore, sono una vera delizia per gli occhi. Alcuni riferimenti appaiono decisamente palesi come quelli a King Kong (rigorosamente richiamato nella versione RKO del 1933) o le continue strizzate d’occhio alla saga di Indiana Jones, omaggiata con riferimenti ad ogni singolo episodio. Al di là di queste “facili” reminescenze, è bene tenere presente quanto Nesme risulti attento ai particolari e ami coinvolgere il lettore in una continua caccia all’easter egg, in maniera tale da capire a fondo la parallela chiave di lettura con cui deve essere affrontata l’opera. Terror Island è infatti una graphic novel in cui il lettore deve sostanzialmente perdersi alla ricerca del significato di ogni più piccolo dettaglio che si nasconde nei meandri delle vignette, un gioco all’intrattenimento che va al di là della trama (che in ogni caso risulta ben sviluppata).

                 
                Trappole che ognuno di noi ha già visto al cinema!

                 Il lettore si trova ad affrontare un lavoro deliziosamente impegnativo visto che non mancano riferimenti e omaggi a film e libri datati, talvolta anche meno evidenti o (ahimé) noti al pubblico di oggi come Le Miniere di Re Salomone (cui si è ispirato George Lucas per il personaggio di Indiana), o addirittura a luoghi ancor più inaspettati, come l’isola su cui è ambientata l’intera avventura, che presenta una fortissima somiglianza con Melee Island.

                 Come per l’opera precedente, la storia si dipana in maniera piuttosto lineare, portando i protagonisti a scontrarsi con un villain che certo non sorprende. Fortunatamente Nesme non rinuncia mai alla spettacolarizzazione, riuscendo a trasformare anche la situazione più scontata in una scena di grande impatto emotivo. L’opera finale risulta graficamente eccezionale, grazie all’incredibile uso del colore e della tecnica pittorica, ma il tocco finale lo dà la sapiente regia fumettistica che, tramite l’uso di cornici vittoriane, tavole doppie e vignette sovrapposte e incastrate l’una nell’altra, trasmette dinamicità, suspence e momenti di vera interazione con il lettore, sapientemente condotto verso un epilogo che regala un duplice colpo di scena.

                 
                Non solo Indiana Jones nei riferimenti di Nesme

                 Ad oggi i volumi di questa collana non si sono mai distinti per la ricchezza di contenuti extra, e Terror Island non fa eccezione vista la totale assenza di qualsiasi introduzione, editoriale, o semplice galleria di sketch. Una scelta che prealtro caratterizzava anche la precedente uscita dedicata a Nesme e che chiaramente penalizza una pubblicazione che si fa pagare (€ 15,50 per la precisione). Altro neo che non si può fare a meno di sottolineare, è l’eccessiva oscurità di alcune vignette presenti. Sebbene Panini, dopo le numerose proteste susseguitesi dopo l’uscita di Mickey e l’oceano perduto, abbia optato per l’utilizzo di una carta patinata di buona qualità, la resa di alcune tavole è molto buia e non consente di restituire appieno la gradissima qualità del lavoro dell’autore. Davvero un grande peccato, visto lo spessore cromatico che questo artista è in grado di dare alle sue opere.

                 Ci troviamo quindi dinanzi un lavoro artisticamente incredibile, superiore al precedente e racchiuso in una cornice buona ma non ottima. Il lettore capace di tollerare un minimo di compromesso potrà cogliere l’occasione per apprezzare un lavoro davvero unico nel suo genere.

                 Editore: Panini Comics – Autori: Alexis Nesme – Uscita: 6 aprile 2023 – Pagine: 56 – Formato: Cartonato 21×28,5 – Prezzo: € 15,50 – ISBN 8828748664

                 



                Voto del recensore: 4/5
                Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                https://www.papersera.net/wp/2023/04/24/disney-collection-n10-terror-island/

                  Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
                  Risposta #22: Sabato 29 Apr 2023, 09:12:06
                  Concordo pienamente sulla spettacolarità di Terror Island, così come sulla difficile lettura di alcune immagini perché troppo scure…qualcuno ha avuto modo di confrontarlo con la versione francese della Glenat?

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                    Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
                    Risposta #23: Lunedì 12 Giu 2023, 11:21:21
                    Essendo rimasto indietro con le nuove pubblicazioni, ora che ho un po' di tempo vorrei recuperare alcuni volumi di questa collana...secondo voi, quali sono assolutamente imprescindibili?
                    Avevo già adocchiato Cafè Zombo che potrebbe essere nelle mie corde, per il resto mi affido a voi.

                    *

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                      Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
                      Risposta #24: Lunedì 12 Giu 2023, 11:32:20
                      Secondo me, i due di Camboni e Il drago di Glasgow...
                      Io son nomato Pippo e son poeta
                      Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                      Verso un'oscura e dolorosa meta

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                        Risposta #25: Lunedì 12 Giu 2023, 15:22:06
                        Grazie dei suggerimenti Dippy, li terrò in considerazione!

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                          Risposta #26: Lunedì 12 Giu 2023, 19:45:19
                          Grazie dei suggerimenti Dippy, li terrò in considerazione!
                          Minni e il segreto di zia Miranda a me è piaciuto, è un’avventura tra le nevi con Minni e Clarabella con toni più dark e umoristici, disegni minimal un po’ stile anni 30.
                          Le vacanze di Donald molto grazioso esteticamente e storia semplice scorrevole divertente.
                          Mickey super star è carino come albo celebrativo, di bello ha che ogni pagina ha un disegnatore diverso e topolino passa da pagina a pagina percorrendo un avventura.
                          Gli altri li devi ancora leggere me li sto gustando con calma. Ti dico come artista personalmente i disegni in assoluto più belli sono Terror Island e Horrifikland di Alexis nesme, Carboni ovviamente gran disegnatore.

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                          PolliceSu
                            Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
                            Risposta #27: Lunedì 12 Giu 2023, 19:47:03
                            Grazie dei suggerimenti Dippy, li terrò in considerazione!
                            Minni e il segreto di zia Miranda a me è piaciuto, è un’avventura tra le nevi con Minni e Clarabella con toni più dark e umoristici, disegni minimal un po’ stile anni 30.
                            Le vacanze di Donald molto grazioso esteticamente e storia semplice scorrevole divertente.
                            Mickey super star è carino come albo celebrativo, di bello ha che ogni pagina ha un disegnatore diverso e topolino passa da pagina a pagina percorrendo un avventura.
                            Gli altri li devi ancora leggere me li sto gustando con calma. Ti dico come artista personalmente i disegni in assoluto più belli sono Terror Island e Horrifikland di Alexis nesme, Carboni ovviamente gran disegnatore.

                            Mickey All Stars* non super

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                            PolliceSu
                              Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
                              Risposta #28: Lunedì 12 Giu 2023, 20:53:02
                              Grazie dei suggerimenti Dippy, li terrò in considerazione!
                              Minni e il segreto di zia Miranda a me è piaciuto, è un’avventura tra le nevi con Minni e Clarabella con toni più dark e umoristici, disegni minimal un po’ stile anni 30.
                              Le vacanze di Donald molto grazioso esteticamente e storia semplice scorrevole divertente.
                              Mickey super star è carino come albo celebrativo, di bello ha che ogni pagina ha un disegnatore diverso e topolino passa da pagina a pagina percorrendo un avventura.
                              Gli altri li devi ancora leggere me li sto gustando con calma. Ti dico come artista personalmente i disegni in assoluto più belli sono Terror Island e Horrifikland di Alexis nesme, Carboni ovviamente gran disegnatore.
                              Grazie mille anche a te per il dettagliato commento!

                              *

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                                Re:Disney Collection - Panini pubblica i volumi Glenat
                                Risposta #29: Martedì 13 Giu 2023, 21:03:25
                                Essendo rimasto indietro con le nuove pubblicazioni, ora che ho un po' di tempo vorrei recuperare alcuni volumi di questa collana...secondo voi, quali sono assolutamente imprescindibili?
                                Avevo già adocchiato Cafè Zombo che potrebbe essere nelle mie corde, per il resto mi affido a voi.
                                Considerando anche quello editi da Giunti Io li ho letti tutti tranne Le vacanze di Donald (non mi attirano Cip e Ciop), la Melodia misteriosa, Super Mickey e il segreto di zia Miranda (anche se penso che lo recupererò nei prossimi mesi). Consigliarti è difficile perché a me sono piaciuti tutti e non mi sono pentito dell'acquisto di nessuno di questi volumi.

                                Comunque se devi iniziare da qualche parte acquista quelli di Camboni caratterizzati da disegni straordinari oltre che da una trama interessante di genere steampuk fantasy.

                                A livello di trama  merita tanto anche Paperone e il drago di Glasgow (e anche i disegni di Petrossi sono una garanzia).

                                Mickey attraverso i secoli (disegni di Petrossi) ha una trama più semplice ma è caratterizzato da molte gag con Topolino a spasso nelle varie epoche storiche. E' consigliato se ti piacciono le storie a sfondo storico con i viaggi nel tempo.

                                La gioventù di Mickey ha disegni più infantili ed è caratterizzato da 5 racconti umoristici . Però è molto interessante perché vi compare un Topolino anziano e politicamente scorretto (cosa che penso non vedremo mai nelle storie che compaiono sul Topolino di oggi).

                                Mickey all stars è un albo celebrativo che per me è stata una piacevole sorpresa: ogni pagina è disegnata da un disegnatore diverso e contiene una gag autoconclusiva. Anche questo è consigliato a prescindere.

                                Horrifikland e Terror Island sono due albi legati tra loro.  La trama è molto semplice però hanno il pregio di avere il trio Topolino, Paperino e Pippo protagonista e inoltre sono caratterizzati da disegni stupendi (il primo di genere horror e il secondo sullo stile avventuroso alla Indiana Jones).

                                Mickey e i 1000 Gambadilegno presenta una trama un pochino più articolata ricca di gag e anche qui i disegni sono carini. Qui dipende molto se ti piace il fantasy medievale alla Tolkien: se è tra i tuoi generi preferiti l'acquisto è d'obbligo.

                                Mickey le avventure più incredibili e Donald happiest adventures sono anch'essi due albi collegati. Vi è una trama di fondo però ogni tavola termina quasi in modo autoconclusivo con una gag. Tra i pregi un umorismo dissacrante ai limiti del politicamente scorretto che difficilmente si può trovare su altre testate.


                                 

                                 

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