Recensione Disney Collection n°10 - Terror IslandLa stupenda copertina non sfigurerebbe in una galleria d’arte.
Il decimo volume della
collana Disney Collection vede il ritorno dell’artista francese
Alexis Nesme che, dopo aver deliziato gli occhi dei lettori con il prequel
Horrifikland (scritto da
Lewis Trondheim),
torna in duplice veste di sceneggiatore e disegnatore presentando un’avventura caratterizzata, come la precedente, da una deliziosa atmosfera
retrò.
Cornici vittoriane.
Le ambientazioni horror tipicamente vintage che caratterizzavano il terzo volume della collana vengono qui soppiantate dal tema dell’avventura, anch’esso rappresentato con uno stile ricco di squisiti rimandi al passato in cui l’autore, come da tradizione, fa del citazionismo più puro il motore che porta avanti la trama.
E’ infatti indubbio che Nesme ami spasmodicamente tanto la Disney che il cinema d’altri tempi, e non possa esimersi dal riversare all’interno delle proprie opere continui riferimenti a pellicole, libri e costumi, di un’epoca passata, nei confronti della quale l’artista nutre una passione totale che esterna con il massimo rispetto possibile e una dovizia di particolari incredibili. Anche questa nuova opera non fa eccezione, mostrando una certa maturazione dell’artista. Rispetto alla precedente
Horrifikland,
si assiste ad un miglior bilanciamento tra il continuo gioco al citazionismo e il progredire della trama. Il contesto avventuroso offre infatti molta più variabilità nelle dinamiche dei protagonisti, permettendo così di alternare situazioni, gag e citazioni, senza che questo gioco di alternanze stufi o appaia eccessivo.
Ancora una volta i protagonisti sono il trio di detective Topolino, Pippo e Paperino, nuovamente assoldati da Lady Pippermint, già conosciuta nel precedente capitolo. La ricca signora, nota per la sua sbadatezza, visto che in passato si era rivolta agli investigatori dopo aver smarrito il gatto, ora teme di aver perso il proprio marito Lord Pippermint, partito assieme all’avvocato di famiglia in una spedizione alla ricerca di un leggendario tesoro su di un’isola misteriosa.
Da subito l’opera si apprezza per l’enorme cura grafica. Il contesto esotico-avventuroso offre all’autore lo spunto per realizzare squisite illustrazioni – come sempre degne di una galleria d’arte – in cui l
o sguardo del lettore si perde senza badare troppo al tempo vista la mole di dettagli e citazioni con cui viene condito il tutto. Se il precedente tema horror offriva lo spunto per richiamare riferimenti a cortometraggi, film e opere letterarie di genere, anche in questo sequel l’autore non è da meno. Non appena viene dato il “
la“, iniziano a susseguirsi una serie di richiami curati e deliziosi che nemmeno l’occhio meno esperto può evitare di riconoscere. Immediato il riferimento a “
Boat Builders” qui il link
YouTube), meraviglioso cortometraggio animato diretto da
Ben Sharpsteen nel 1938, ma progredendo si assiste a molto di più.
Nel citare Indiana Jones l’autore riesce anche a predere ironicamente in giro il lettore.
Dal momento in cui lo sgangherato equipaggio tocca il suolo dell’isola misteriosa,
si viene trasportati in un continuo turbinio di citazioni cinematografiche che, grazie al particolarissimo stile dell’autore, sono una vera delizia per gli occhi. Alcuni riferimenti appaiono decisamente palesi come quelli a
King Kong (rigorosamente richiamato nella versione RKO del 1933) o le continue strizzate d’occhio alla saga di
Indiana Jones, omaggiata con riferimenti ad ogni singolo episodio. Al di là di queste “
facili” reminescenze,
è bene tenere presente quanto Nesme risulti attento ai particolari e ami coinvolgere il lettore in una continua caccia all’easter egg, in maniera tale da capire a fondo la parallela chiave di lettura con cui deve essere affrontata l’opera.
Terror Island è infatti una graphic novel in cui
il lettore deve sostanzialmente perdersi alla ricerca del significato di ogni più piccolo dettaglio che si nasconde nei meandri delle vignette, un gioco all’intrattenimento che va al di là della trama (che in ogni caso risulta ben sviluppata).
Trappole che ognuno di noi ha già visto al cinema!
Il lettore si trova ad affrontare un lavoro deliziosamente impegnativo visto che non mancano riferimenti e omaggi a film e libri datati, talvolta anche meno evidenti o (ahimé) noti al pubblico di oggi come
Le Miniere di Re Salomone (cui si è ispirato George Lucas per il personaggio di Indiana), o addirittura a luoghi ancor più inaspettati, come l’isola su cui è ambientata l’intera avventura, che presenta una fortissima somiglianza con
Melee Island.
Come per l’opera precedente, la storia si dipana in maniera piuttosto lineare, portando i protagonisti a scontrarsi con un villain che certo non sorprende. Fortunatamente
Nesme non rinuncia mai alla spettacolarizzazione, riuscendo a trasformare anche la situazione più scontata in una scena di grande impatto emotivo.
L’opera finale risulta graficamente eccezionale, grazie all’incredibile uso del colore e della tecnica pittorica, ma il tocco finale lo dà la sapiente regia fumettistica che, tramite l’uso di cornici vittoriane, tavole doppie e vignette sovrapposte e incastrate l’una nell’altra, trasmette dinamicità, suspence e momenti di vera interazione con il lettore, sapientemente condotto verso un epilogo che regala un duplice colpo di scena.
Non solo Indiana Jones nei riferimenti di Nesme
Ad oggi i volumi di questa collana non si sono mai distinti per la ricchezza di contenuti extra, e
Terror Island non fa eccezione vista la
totale assenza di qualsiasi introduzione, editoriale, o semplice galleria di sketch. Una scelta che prealtro caratterizzava anche la precedente uscita dedicata a Nesme e che chiaramente penalizza una pubblicazione che si fa pagare (€ 15,50 per la precisione). Altro neo che non si può fare a meno di sottolineare, è l’
eccessiva oscurità di alcune vignette presenti. Sebbene Panini, dopo le numerose proteste susseguitesi dopo l’uscita di
Mickey e l’oceano perduto, abbia optato per l’utilizzo di una carta patinata di buona qualità, la resa di alcune tavole è molto buia e non consente di restituire appieno la gradissima qualità del lavoro dell’autore. Davvero un grande peccato, visto lo spessore cromatico che questo artista è in grado di dare alle sue opere.
Ci troviamo quindi dinanzi un lavoro artisticamente incredibile, superiore al precedente e racchiuso in una cornice buona ma non ottima. Il lettore capace di tollerare un minimo di compromesso potrà cogliere l’occasione per apprezzare un lavoro davvero unico nel suo genere.
Editore: Panini Comics –
Autori: Alexis Nesme –
Uscita: 6 aprile 2023 –
Pagine: 56 –
Formato: Cartonato 21×28,5 –
Prezzo: € 15,50 –
ISBN 8828748664
Voto del recensore:
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