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Retini gottfredsoniani

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Brutopiano
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PolliceSu
    Retini gottfredsoniani
    Mercoledì 14 Dic 2022, 18:14:47
    Buonasera a tutti! La domanda che vi pongo potrà sembrarvi un po' sciocca, ma è per me di fondamentale importanza. Gli iconici retini presenti in tutte le strisce quotidiane di Mickey Mouse disegnate da Floyd Gottfredson erano direttamente inseriti da Gottfredson o erano aggiunti in corso di stampa da qualche grafico? E se la risposta dovesse essere la seconda, sapete in che modo venivano applicati?
    ''Un cappello pensatore può aiutarmi a creare un cappello spensatore?''

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    Geronimo
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      Re:Retini gottfredsoniani
      Risposta #1: Mercoledì 14 Dic 2022, 20:16:24
      Non è per niente sciocca secondo me ed è stata già oggetto di discussione qui sul forum. La risposta non è scontata e tra l'altro c'è un'ulteriore ipotesi che non hai considerato, ovvero che fosse frutto dell'inchiostratore. Secondo me comunque erano opera di Gottfredson stesso, aspetto che qualcuno che ne sappia di più dia conferma o smentisca eventualmente ma mi pare anche di aver letto che il retino fosse opera sua, forse ne Gli anni d'oro di Topolino, ma non ci metterei la mano sul fuoco.

      EDIT. Ho trovato la discussione a cui mi ero ispirato nella risposta:

      Però ora mi viene il dubbio se fosse lui o l'inchiostratore di turno a curare la cosa (nel commento a Topolino e il mostro bianco nella omnia Mickey Mouse David Gerstein fa un panegirico delle capacità col retino di Gott, quindi mi viene da pensare che fosse lui in persona a curarlo).
      « Ultima modifica: Mercoledì 14 Dic 2022, 20:31:31 da Geronimo »
      Luca Giacalone

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      Maximilian
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        Re:Retini gottfredsoniani
        Risposta #2: Sabato 17 Dic 2022, 22:11:28
        Inizialmente ho dato per scontato che fosse opera dell'inchiostratore: dal momento che il compito di quest'ultimo è (oltre a ripassare le linee a matita) colorare di nero, perchè non avrebbe dovuto colorare di grigio?

        Un modo per scoprire la verità e controllare se, al cambio della persona ricoprente questo ruolo, si manifestano differenze nel retino: personalmente non ho notato nessun indizio in tal senso. Succede che venga impiegato in modi differenti, ma questo dipende più dalle necessità della singola scena o storia (ombreggiature, ambientazioni notturne, scene cupe), non indicative per lo stile generale di un periodo.

        Ad ogni modo il problema si pone solo per i primi 17 anni di carriera dell'autore, dal momento che, a partire da "Topolino e l'amnesia di Pluto" si è autoinchiostrato.

        Di già che siamo in argomento, chiedo a qualcuno che l'abbia capito di spiegarmi il funzionamento del retino craftint, utilizzato nel 1938/9. Ho letto che veniva applicato con un procedimento chimico, ma a me sembra un semplice tratteggio, sebbene composto da linee perfettamente dritte e parallele.

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        brigo
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          Re:Retini gottfredsoniani
          Risposta #3: Domenica 18 Dic 2022, 12:35:32
          Da quanto ne so io, il 'retino speciale' riproduceva più tratteggio (e quindi gamme più scure) in base a quante volte si dipingesse con il pennello sullo stesso punto. Ma di cosa fosse intriso il pennello lo ignoro completamente. Immagino comunque che di questo aspetto se ne occupasse il buon Floyd.
          Esistevano poi i retini già belli e pronti, che andavano ritagliati e incollati nei punti ove lo si riteneva opportuno, producendo però degli effetti ben lontani dalla resa pittorica di Gottfredson.

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          PolliceSu
            Re:Retini gottfredsoniani
            Risposta #4: Domenica 18 Dic 2022, 14:48:44

            Ad ogni modo il problema si pone solo per i primi 17 anni di carriera dell'autore, dal momento che, a partire da "Topolino e l'amnesia di Pluto" si è autoinchiostrato.



            Ho controllato e ho scoperto che durante il primo diciassettennio di carriera l'inchiostratore fisso di Gottfredson era Bill Wright, e dunque, probabilmente, l'ideazione del retino è attribuibile a lui, anche se non ci è dato sapere se Gottfedson stesso sollecitò Wright nell'inserire il retino o fu una richiesta del King Features Sindycate, dal momento che anche le strisce di Donald Duck disegnare da Al Taliaferro presentano un retinaggio.
            « Ultima modifica: Domenica 18 Dic 2022, 14:52:30 da Agresti »
            ''Un cappello pensatore può aiutarmi a creare un cappello spensatore?''

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            Maximilian
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              Re:Retini gottfredsoniani
              Risposta #5: Domenica 18 Dic 2022, 21:12:23
              Da quanto ne so io, il 'retino speciale' riproduceva più tratteggio (e quindi gamme più scure)
              Sì, aguzzando la vista si riesce a distinguere che il grigio più chiaro è ottenuto con il tratteggio singolo mentre quello più scuro dal tratteggio doppio.
              Però dubito che si impiegasse un pennello, come dici più sotto (ma forse ho frainteso io): i segmenti, non solo sono perfettamente paralleli tra loro, ma mantengono la medesima distanza gli uni dagli altri; l'immagine sottostante è abbastanza ingrandita da permettere di distinguere queste caratteristiche. Poteva un pennello ottenere un risultato così regolare?
              Citazione
              Esistevano poi i retini già belli e pronti, che andavano ritagliati e incollati nei punti ove lo si riteneva opportuno
              Qui non ho ben capito cosa intendi (nè se ti riferisci ad altri fumetti o sempre a questo).
              Comunque, anche il tale caso non mi sembra un lavoro da poco: ogni retino andava ritagliato seguendo esattamente i bordi della figura.
              Ho controllato e ho scoperto che durante il primo diciassettennio di carriera l'inchiostratore fisso di Gottfredson era Bill Wright
              Questa mi giunge nuova: posso chiederti la fonte?

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              brigo
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                Re:Retini gottfredsoniani
                Risposta #6: Domenica 18 Dic 2022, 21:44:42
                Da quanto ne so io, il 'retino speciale' riproduceva più tratteggio (e quindi gamme più scure)
                Sì, aguzzando la vista si riesce a distinguere che il grigio più chiaro è ottenuto con il tratteggio singolo mentre quello più scuro dal tratteggio doppio.
                Però dubito che si impiegasse un pennello, come dici più sotto (ma forse ho frainteso io): i segmenti, non solo sono perfettamente paralleli tra loro, ma mantengono la medesima distanza gli uni dagli altri; l'immagine sottostante è abbastanza ingrandita da permettere di distinguere queste caratteristiche. Poteva un pennello ottenere un risultato così regolare?

                Attenzione: io non parlo delle singole righe parallele, che una mano 'umana' dubito possa riprodurre con tale precisione. Credo che la carta fosse trattata chimicamente in modo da riprodurre più righe parallele (o perpendicolari fra loro) in base a quante volte si ripassasse sopra col pennello. Di quale sostanza fosse intriso il pennello, lo ignoro. Ma credo che la 'magia' derivasse più che altro dalla carta trattata chimicamente ( e mi sa che non era nemmeno a buon mercato).

                Esistevano poi i retini già belli e pronti, che andavano ritagliati e incollati nei punti ove lo si riteneva opportuno
                Qui non ho ben capito cosa intendi (nè se ti riferisci ad altri fumetti o sempre a questo).

                Mi riferisco principalmente ad altri fumetti, tipo Marvel. Ricordo un'intervista di Leo Ortolani (Rat-Man) in cui dichiarava che lavorare con i retini, per le prime storie, non fosse molto facile proprio perché ci voleva precisione nel ritagliare ed incollare correttamente dei fogli particolari, trasparenti come l'acetato, in cui c'era l'effetto retinato. Per lui fu una grande svolta passare poi al tratteggio a mano, con semplice china. Un po' come fece il Cavazzano techno.
                Forse anche i fumettisti Disney italiani, quando realizzavano tavole che sapevano essere destinate al b/n, facevano uso dei medesimi retini (che oggi mi risulta non si trovino più in circolazione, dato che esistono programmi di grafica che li replicano senza dannarsi troppo). Esempi di questi retini meno pittorici si possono trovare nelle storie realizzate per l'Almanacco Topolino.
                « Ultima modifica: Domenica 18 Dic 2022, 21:47:25 da brigo »

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                  Re:Retini gottfredsoniani
                  Risposta #7: Lunedì 19 Dic 2022, 07:16:20
                  Questa mi giunge nuova: posso chiederti la fonte?

                  Errore mio, in realtà Wright è stato l'inchiostratore di Gottfedson solo a partire dal '38 e fino al '47 in modo saltuario. L'inchiostratore della sua prima storia Disney in assoluto è stato Hardie Gramatky coadiuvato dallo stesso Gottfedson.
                  Comunque continuo a pensare che, se non si tratta di un guizzo artistico del Maestro dei Topi, probabilmente è una richiesta esplicita del King Features Sindycate per omologare tra loro le strisce Disney distribuite; come ho già detto, infatti, anche quelle di Karp e Taliaferro, sempre distribuite da KFS , presentano dei retini.
                  ''Un cappello pensatore può aiutarmi a creare un cappello spensatore?''

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                    Re:Retini gottfredsoniani
                    Risposta #8: Lunedì 19 Dic 2022, 21:40:41
                    A proposito di Wright e del craftint, mi è venta in mente una cosa che forse risponde alla domanda iniziale.
                    Il retino speciale è stato impiegato a partire dal cacciatore di balene. E dalla stessa occasione in due persone hanno lavorato alle chine.
                    Personalmente non ricordo altri casi (nè in Gottfredson nè in altri) con due inchiostratori attivi contemporaneamente alla medesima storia. Potrebbe essere un indizio del fatto che se ne occupavano loro e che un lavoratore in più si è reso necessario per la particolarità del craftint.
                    E' vero che Thwaites e Wright hanno continuato insieme in questa mansione anche dopo il ritorno al retino tradizionale, ma non per moltissimo. E poi magari l'azienda non poteva licenziare un dipendente senza valida motivazione (o forse sì, bisognerebbe conoscere la legislazione dell'epoca).
                    Maestro dei Topi
                    Non sono d'accordo nell'attribuire a Gottfredson questo epiteto, ma  lasciamo perdere.
                    Citazione
                    probabilmente è una richiesta esplicita del King Features Sindycate per omologare tra loro le strisce Disney distribuite; come ho già detto, infatti, anche quelle di Karp e Taliaferro, sempre distribuite da KFS, presentano dei retini.
                    Ma i retini venivano utilizzati fin dal 1930, quando non c'erano altri fumetti disney da omologare fra loro. Io propendo per una tecnica comunemente usata nelle strisce dell'epoca, ma ciò dovrebbe essere confermato da chi ne sa più di me in questo ambito.

                    *

                    Maximilian
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                      Re:Retini gottfredsoniani
                      Risposta #9: Sabato 7 Gen 2023, 19:27:21
                      Ma soprattutto, si pronuncia rètino o retìno?

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                      hendrik
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                        Re:Retini gottfredsoniani
                        Risposta #10: Lunedì 9 Gen 2023, 12:51:42
                        ì. :thankYou:
                        ... non ferma a Verkuragon!

                         

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