Mi dispiace, non sono d'accordo.
Non sono per ragioni anagrafiche un pker della prima ora, solo di recente ho recuperato tutta PKNA e PK2, fortunatamente la PKNE l'ho vissuta in diretta, anche se con pochissima partecipazione, la prima vera storia che ho letto non in differita è probabilmente Ur-Evron.
Nonostante questo amo Pikappa, è uno dei miei personaggi preferiti a tal punto che una volta all'anno mi rileggo tutte le sue storie (a proposito, mi avete interrotto durante Ritratto dell'Eroe da Giovane, non si fa
).
Fumettisticamente parlando si può dire che io sia cresciuto con PK, e mi ricordo bene le sensazioni lasciatemi da PKNA e da PK2, ho anche apprezzato la PKNE ma con riserve. IMHO ci si era dimenticati di cosa fosse PKNA. PKNA era innanzitutto sperimentazione e innovazione, e quest'aspetto è venuto totalmente a mancare. Ci si è affidati ai soliti, seppur bravissimi, strepitosi, straordinari, ecc. ecc. Pastrovicchio e Sciarrone ai disegni, e ai testi a due Mostri Sacri come Sisti e Artibani. Risultato? Le nuove storie, spero mi si perdoni, di Artibani post-Potere e Potenza, mancavano di cuore e innovazione. Ineccepibili tecnicamente, dei meccanismi perfetti, ma non mi hanno lasciato più di tante emozioni, sarà che non ho atteso per anni il ritorno di PK. È stato troppo comodo a mio avviso ricicciare fuori le stesse trame di PKNA condite con una consistente dose di fanservice (Trauma, sto guardando te) e di retcon. Attenzione, non dico che Artibani non ami Pk, ma che non è riuscito a trasmetterlo appieno.
Quello, seppur ci si avvicini, non è il PK che amo io. E colui che invece è riuscito a portare innovazione e sperimentazione pur mantenendo dei capisaldi ha un nome e un cognome: Alessandro Sisti.
Le storie di Sisti della PKNE su Topolino magari (sicuramente) non sono tecnicamente ineccepibili, hanno dei difetti. Ma hanno anche tanto cuore e tanta volontà di non ridurre anche PK a un classico intoccabile, ma di farlo tornare l'apice della sperimentazione disneyana. E quindi nuove sottotrame e personaggi (gli En'tomek) nuove situazioni e ambientazioni (Droidi e Gli argini del tempo).
E poi, cos'è successo? Si è insediato un nuovo direttore, che di certo non ha a cuore questo personaggio come il precedente, ma ne ha secondo me compreso fin da subito il senso: sperimentare. E quindi via da Topolino, spazio che a una serie come questa stava certamente troppo stretto, via gli autori "classici", dentro un giovane, con Pikappa un esordiente: Roberto Gagnor. Anche ai disegni si è tornati a cambiare, a sperimentare. Disegnatori giovani, freschi d'accademia avremmo detto una volta. Si è sbagliato, chiaro, lampante, Gagnor non era adatto a quel personaggio e a quella serie, ma va bene così.
Si è richiamato Sisti, e scelta migliore non si sarebbe potuta fare, come al solito quest'autore è ritornato a sperimentare, cosa che faceva anche Gagnor, ma stavolta tenendo ben presente l'identità di questa serie. Le storie di Sisti della PKNE su Topolino Fuoriserie magari (sicuramente) non sono tecnicamente ineccepibili, hanno dei difetti. Ma hanno anche tanto cuore e tanta volontà di non ridurre anche PK a un classico intoccabile, ma di farlo tornare l'apice della sperimentazione disneyana. E quindi nuove sottotrame e personaggi (Il Ragno d'oro, Axel Alpha) nuove situazioni e ambientazioni (Xadhoom alla Dt), e sono state sfornate storie al pari di quelle degli anni '90.
Finché Sisti curerà questo progetto c'è da star sicuri. PK è in buone mani.
Ciao!
Il Grande Tiranno
Ovviamente questo è il mio punto di vista da pker dell'"ultima ora". Ma ci tenevo ad esprimere un parere più sentito su questo nuovo corso del mio supereroe preferito