http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/esteri/paperino-cina/paperino-cina/paperino-cina.htmlL'organismo di censura ha proibito i cartoon dalle cinque alle nove di sera
"Favorire l'industria locale". La campagna di moralizzazione in vista delle Olimpiadi
Cina, banditi Paperino e Topolino
"Niente cartoni stranieri a cena"PECHINO - Decine di milioni di bambini a secco di Paperino e Topolino. Le autorità cinesi hanno bandito dagli schermi televisivi tutti i cartoni animati stranieri all'ora di cena, quella in cui la tv è maggiormente vista. La State Administration of Radio, Film and Television (Sart, l'organismo addetto alla censura) li ha proibiti in tutte le reti tv cinesi dalle cinque alle nove di sera, estendendo anche all'ora di cena un divieto già esistente per le ore pomeridiane.
La misura è stata motivata per "creare un ambiente favorevole per l'innovazione nell'industria cinese dei cartoni animati", penalizzata, secondo Pechino, dalla concorrenza straniera. La Sarft ha inoltre chiesto alle reti televisive di mantenere un rapporto di 7 a 3 tra le trasmissioni di cartoni cinesi e di cartoni stranieri. La decisione arriva mentre è in corso una campagna di "moralizzazione" del contenuto delle trasmissioni televisive e radiofoniche che, secondo la politica promossa dal presidente Hu Jintao, devono riflettere un'immagine "armoniosa" della società. Per le autorità cinesi l'esigenza di mostrare anche dagli schermi televisivi - computer compresi, visti i continui interventi censori su Internet - una realtà di armonia è diventata impellente con l'avvicinarsi delle Olimpiadi, che si terranno dall'8 al 24 agosto a Pechino.
Il primo divieto ai cartoni stranieri - dalle cinque alle otto - era stato imposto nell'estate del 2006, anch'esso motivato dalla necessità di proteggere l'industria locale, che nel 2007 ha prodotto 186 cartoni con un aumento del 23 per cento sull'anno precedente.
"Non ci sarà più concorrenza ed i cartoni cinesi non avranno lo stimolo a migliorare", ha scritto su Sina.com un navigatore che si firma BJ. "La chiave è migliorare la qualità dei cartoni cinesi", protesta in rete un altro anonimo cittadino, "la gente li guarderà quando saranno migliorati".
Il primo cartone ad arrivare in Cina è stato, nel 1981, il giapponese Astro Boy. Da lì tutti i più famosi, americani e non, hanno seguito a ruota, conquistando un vastissimo pubblico. Nel mirino della campagna moralizzatrice sono finiti, oltre a quelli "volgari", anche tutti gli spettacoli che hanno un contenuto che si riferisce alla magia e ad eventi soprannaturali. Solo Harry Potter si salverà, perché la sua qualità, secondo un articolo pubblicato dal Quotidiano del Popolo, è riconosciuta anche dalle autorità cinesi.
(20 febbraio 2008)