A fine lettura posso confermare che si tratta davvero di un ottimo numero.
Forse non raggiungerà le vette altissime del precedente, ma, secondo il mio parere personale, vi si avvicina molto.
La
Top Story, che apre le danze, si rivela essere una storia molto intrigante e davvero piacevole da leggere.
Alla serietà di alcuni momenti (su tutti la scomparsa di Van Marten) fa da contraltare il tipico humour di Giorgio Pezzin, tra tariffe di spedizione di un messaggio che dipendono dalla qualità degli stessi piccioni viaggiatori (
!) e un incredibile tasso di anzianità degli isolani (
Dove è andato il trisavolo? Ad aiutare suo padre! )).
È proprio la longevità uno dei temi cardine di questa storia, che finisce per intrecciarsi con la storia del continente perduto di Mu, avvolto tra fascinose leggende.
Veramente inquietante il
Punapao a fine storia! :surprised:
Tra le altre, spiccano sicuramente la
mossa-mossa che ha uno sviluppo talmente appassionante da coinvolgere quanto un passo di samba e la bella barksiana (che ci presenta una proto-versione dei Bassotti e un simpatico pappagallino di nome Polly, vero animatore della vicenda
)).
Discorso a parte merita la ciminiana, pezzo da 90 di questo numero.
Ha da subito scalato la classifica nella mia lista di preferenza personale del Maestro, tanto che la ritengo una delle sue storie più belle.
Ha un ritmo coinvolgente, non c'è un attimo di pausa, l'azione è sempre rapida, mai noiosa o ripetitiva.
Quanto è simpatico il personaggio del prof.(reso magnificamente dalla sublime arte di Romano Scarpa) che si finanzia da solo i suoi studi di ricerca, suonando tra i tavoli del ristorante dove siedono Paperino e i nipotini!
Mi ha sinceramente spiazzato la presenza di quello che, se vogliamo, è un
doppio finale.
Infatti, al primo che vede, per una volta, un Paperino vincente e giustamente ricompensato, se ne aggiunge un altro che chiama in causa Paperon de' Paperoni.
La cosa mi ha davvero sorpreso anche perché lo Zione era rimasta una presenza abbastanza marginale per quasi tutta la lunghezza della storia.
Veramente, una bellissima storia (e permettemi di citare la memorabile
partita a scopone tra il pro-console Sallustius e Cartaserse, re dei Persiani!!!
Quanto mi ha fatto ridere quella scena!
).