Ho quasi ultimato la lettura di questo albo (mi manca giusto la barksiana) e, per quanto ritenga tutte le storie lette finora gradevoli e simpatiche, voglio soffermarmi su due avventure in particolare che ritengo delle storie davvero ottime e assolutamente valide, entrambe firmate da Coppie d'Autore del Fumetto Disney.
La prima,
Topolino e l'incantesimo di Fonte Argento, la considero davvero una bella storia, molto graziosa nel suo sviluppo ed appassionante nell'avventura (o meglio disavventura) vissuta da Topolino e Pippo.
Ho trovato tenerissimo il serpente che Pippo, dopo averlo inizialmente guardato con sospetto, decide di portare con sè, nella sua casetta nella zona di Fonte Argento che ha appena ereditato.
Ed è veramente dolce la scena in cui lo stringe a sé per non fargli sentire freddo, sicuro che Camillo, talmente è pacifico e bonario, non possa fargli del male.
In secondo luogo, mi ha fatto davvero sorridere di gusto la battuta di Pippo che si rivolge a Topolino, dicendo lui : -
Fino ad oggi non possedevo che il fondo dei pantaloni, ma da adesso è tutto diverso ! Sublimi poi i disegni del Maestro Giovan Battista Carpi (colui che considero, insieme a Romano Scarpa, il mio disegnatore Disney preferito di tutti i tempi) il quale riesce ad animare la vicenda di un piglio particolare, di una verve intrigante e attraverso cui è in grado di spaziare dalla rappresentazione dei momenti più ilari a quelli più drammatici e di pericolo.
E poi c'è la bellezza della Coppia di Maestri Cimino/Scarpa.
Non conoscevo affatto la storia da loro firmata e presente sul numero di questo mese dei Grandi Classici ma la lettura di questa storia è stata veramente piena e genuina.
Mi è piaciuto molto il piglio deciso e convinto con cui Cimino mostra, nelle prime vignette della storia, un irreprensibile Paperone che, nonostante appaia come un "vecchietto" agli occhi di due figuri che si credono scaltri, si rivela pienamente in grado di difendere il suo patrimonio con le tutte le sue forze e il suo essere coriaceo.
Bellissima poi la scena in cui si materializza Carolina,
l'arpia buona e carina, che si risveglia da un lungo periodo di inattività grazie all'aiuto involontario dei nostri amici Paperi.
E ho trovato veramente bella ed emozionante la vignetta in cui si copre il volto per nascondere le sue lacrime e il suo pianto ininterrotto per quella che considera l'occasione persa di rimettersi in gioco e di essere, finalmente, libera.
Si tratta quindi di due storie che ho apprezzato veramente tanto e che ritengo di una freschezza e di una bellezza davvero persistente e, per me, indimenticabile, nate dalle fantasia e dalla creatività di Maestri senza tempo che continuano ad illuminare il me lettore con storie belle ed appassionanti e che spesso, come in questo caso, posso scoprire, per la prima volta, grazie alla lettura dei Grandi Classici Disney.