Sono andato a riprendere il topic di questo numero dopo aver letto la recensione del Dominatore.
Lungi da me criticare la recensione in se' (anche perché abbiamo già avuto precedenti sanguinolenti....) ma trovo una grossa distonia tra la recensione e i commenti a corredo presenti nel topic.
Conosco ormai il modo di approcciarsi alle recensioni degli albi del Dominatore che sono di stampo molto "naif" , ma bisogna trovare, a mio parere, anche un filo di giudizio più obiettivo e comprensibile a tutti.
Come puo' un albo che contiene storie di De Vita, Scarpa, Martina (cit. di alcuni utenti nel topic), che ristampa Pierino il lupo e le termiti ristampate pochissimo (cit. di altri utenti nel topic), che contiene uno dei capolavori assoluti di Scarpa (cit. ancora presente nel topic) meritare 2 stelle ?
Critiche meritatissime. (Non avere paura a criticare la recensione in sé: per cosa le scriverei, altrimenti?
). Ti confesso che quelle due stelle sono state tutt'altro che convinte.
Vedi, come dissi circa un anno e mezzo fa, ho dovuto compiere una scelta: giudicare gli albi confrontandoli con la media vecchia, e con la media nuova. Dopo mesi di "nuovo corso", come una prova di fiducia ho scelto la prima strada. Sono abbastanza convinto di aver fatto bene, e che tener traccia di cosa la testata "può essere" sia importante, visto il prezzo.
Ciò presenta però dei problemi. La votazione di questo albo, di per sé dignitoso, ne è un esempio. Ecco perché le stelline sono un metro che, in fondo, convince solo sino ad un certo punto. Del resto, non voglio assegnare una stella ad un albo disastroso; non devono essercene. Voglio assegnare una stella ad un albo mediocre, che si comprerà per inerzia, due stelle ad un albo non del tutto convincente, tre stelle ad un albo nella buona media della testata, quattro ad un albo molto bello, e cinque ad un albo memorabile.
Kalì è una signora storia; d'altra parte è molto ristampata (e non parlo solo del TuttoScarpa, perché quello è una pubblicazione monografica e se ne deve tenere conto sino a un certo punto). Viceversa le termiti mangiamuri sono poco ristampate; però davvero, a qualcuno sono piaciute? C'è dello
stile in quella storia? Uhmm...
\ Etc. etc. . Ammetto che, a mia valutazione, per un lettore che si avvicina al mondo Disney può essere un albo migliore, e soprattutto per un lettore che nel mondo Disney c'è già... beh, l'albo non è catastrofico ma può decisamente essere migliorato (e qui, ribadisco, siamo ai confini con le tre stelle. Ma siccome l'albo precedente secondo me era da tre stelle e questo è secondo me peggiore... ah scellerata mania di confronto!
).
Veniamo invece alla questione di quanto la recensione debba raccogliere i commenti del forum. Ebbene, vi confesso che (pur leggendoli) non mi ero mai posto il problema di fare una sintesi (che pure, come potrà certificare chi mi conosce, è il mio sport preferito). Ma d'ora innanzi lo farò volentieri. Sarà un po' di lavoro in più, ma in fondo... che mi pagano a fare, sennò?
Ormai le stelle rimangono due, mi sentirei un po' troppo influenzabile a cambiarle
(e resto convinto di quel che ti ho detto); ma leggile come un 2,9.
Voglio aggiungere, infine, una nota per Lucio. Mi accorgo, anche ripensando alle poche altre volte che sono intervenuto in commento a tuoi discorsi, che mi hai conosciuto forse come un commentatore un po'
tranchant (intendevi qualcosa del genere con
naïf, giusto?
), sicuro di sé, insomma un sedicente esperto della materia. Ecco, quelli erano (sono!) Monkey_Feyerabend, Grrodon, e altri. Molto più informati, molto più decisi anche, molto più autorevoli (autoritari qualche volta? Sì, ma con simpatia). Un tempo, molto prima della tua apparizione, scrivevo davvero sul forum, ero noto per miei post chilometrici e pieni di precisazioni, distinguo, teorie alambiccate che trattavano il testo di una storia come un lavoro letterario di ampia densità critica. I post di ora (compreso questo) al confronto sono lapidari telegrammi. Non ho mai voluto farmi influenzare dal tono assertivo, sarcastico, fintamente estroverso, che spopola su Internet. Internet stesso l'ho assaggiato e sputato già da qualche tempo. E tuttavia, dopo quattro anni di forum, ho decisamente perso smalto. La speculazione si è mutata in annotazione, l'ardore interpretativo, ricolmo di ingenuità, in nota a margine spesso comica (o presunta tale). Tutto, si badi bene, non per noia né asservimento. Ma per mancanza di TEMPO. Ne ho dedicato tanto di tempo al Forum, ultima fiamma l'ammazzata per il Premio dell'anno scorso (in tre abbiamo scritto più di mezzo libro), e ho dovuto riprendermelo con gli interessi, per via dell'intensificarsi dei miei studi in maniera che forse solo un paio di voi immaginano.
Ma può bastare. Posso riappropriarmi, spinto anche, in maniera estremamente indiretta, dalla tua segnalazione (non sentirti responsabile
), del mio vecchio stile, del mio vecchio, ingenuo, un po' ridicolo approccio alla scrittura sul forum. Lo farò con molto piacere, e spero anche di dare a chi mi ha conosciuto dopo un'idea diversa di cosa significa per me schiacciare il tasto "Invia post". Insomma siate pronti ad esclamare di nuovo "Oh, no! Ancora un post di una pagina sulle relazioni fra la produzione minore di Roberto Catalano e i flagellanti del Quattordicesimo Secolo!". Buona continuazione a tutti!