Le punte di questo albo hanno entrambe qualcosa di triplo: la prima ha tre sette, la seconda un trio di X.
Partirei da quest'ultima: è un capolavoro bellissimo di Barks, una chicca ottima, impreziosita da i disegni molto umani e realistici. Non mi è chiaro l'elenco dei personaggi che Boschi fa nell'articolo introduttivo: ho letto di un certo F. B. McEye o di Cloakan Dagger, ma nella storia non vengono citati. Sarà mica che hanno usato una versione differente da quella che l'esperto Luca aveva sotto mano durante la redazione dell'articolo?
Anticipa le Superstar la bellissima "Magnum 777". Congeniata benissimo, l'ho letta per ultima, un po' come fosse la "perla del numero". È così, cavoli! I disegni impreziosiscono una trama che di per sé è molto realistica.
Ci sono addirittura tre finali: sembra risolto tutto e poi...no! Ora sembra finito davvero...no! C'è il colpo di scena! Ottima.
Le due autoconclusive sono molto carine.
Il tredicesimo invitato è fulminante. Un subdolo trucco martiniano, che però si basa su una leggenda. Questi colpi di scena affaristici mi piacciono un sacco.
Belli anche Scala autore completo e lo Studio Diaz ai disegni; quest'ultimo si è occupato di una breve molto divertente.
Non mi fa né caldo né freddo la "lombricoltura".
Le estive Superstar mi sono piaciute molto, non sono le solite brevi americane insipide. Ho preferito le storie di Bradbury, inoltre il suo stile mi piace molto. Sa tanto di "scompigliato", forse per le sue basette fatte a Paperone, forse per i becchi...
Mi chiedo però se ogni estate dovremmo sorbirci avventure tratte solo dal
Donald Duck's Beach Party, iniziano a diventare monotone.
-ilFu