L'anno inizia molto bene per I Grandi Classici , che sembra mi abbiano preso in parola quando sostenevo che sarebbe bastata una certa attenzione ai contenuti per non farci sentire la mancanza della foliazione precedente. Questo mese le più notevoli sono proprio le brevi americane, mai ristampate in Italia, e qui pubblicate per mezzo di buone scansioni. Anche la pubblicazione di Paperino e i propositi di Capodanno e Paperino e il Ferragosto al fresco è lodevole, perché tali storie sono in versione del tutto originale e non erano mai apparse finora nella sezione Superstar, che per questa occasione è molto più corposa del solito. Però, ci sono anche degli errori che purtroppo continuano: le storie di Barks, e così pure Il Carnevale di Paperin-Paperone, non dovevano essere nella versione di Zio Paperone, da cui questa testata - non mi stancherò mai di farlo notare - non dovrebbe mai attingere, eppure lo fa sempre più spesso. E non dovrebbe farlo sia per ragioni di leggibilità che di sgradevole promiscuità interna, perché si tratta di storie sì datate, ma con una ricolorazione ed un lettering che non evocano affatto l'epoca della loro prima pubblicazione in Italia: la cosa andava bene su Zio Paperone, dove tutte le storie erano uniformate da questo trattamento, ma qui, appunto, stona fortemente con le storie in versione originale.
Comunque, il mio giudizio su questo numero è complessivamente molto positivo ed il prossimo, lo speciale 50, dalle anticipazioni sembra non essere da meno.