Papersera.net

Purtroppo molte storie principali pubblicate su Topolino rivista sembrano riempitive allungate . Per quanto riguarda le riempitive italiane io non me le ricordo.

Per riempitive italiane intendo alcune storielle di 10/15 pagine, come "Paperino e l'equazione Qui Quo Qua" (giusto per dirne una recentemente ristampata), che sono magari carine e simpatiche, ma certamente meno meritevoli di stare in una testata chiamata "Grandi Classici", che a mio avviso dovrebbe ospitare storie che siano veri contributi sostanziali al patrimonio di grandi storie, siano esse di Barks, Gottfredson, Martina, Cimino, ma anche i Barosso, che hanno anche scritto avventure memorabili ed impegnate, ma certamente non si può ascrivere tra queste le brevi "riempitive". Non dico che tutte le storie italiane di 10/15 pagine siano dimenticabili, alcune sono anche molto divertenti, ma finiscono nei sommari anche storie poco memorabili di questo tipo.
Lo stesso discorso vale per le riempitive americane, come "L'isola di Robinson-Pippo" per fare un altro esempio recente. Più che un discorso italiane/straniere io ne faccio una questione memorabili/dimenticabili, dove nell'una e nell'altra categoria possono esserci italiane e non. Ma a prescindere dalla provenienza, il criterio di selezione dei sommari dovrebbe essere l'importanza di una storia, e in tal senso andrebbero evitate IMHO quelle storielle che si dimenticano appena chiuso l'albo, siano esse italiane o americane.

Qualcuno con un po’ di buon cuore potrebbe indicare i codici inducks di questo indice? 

Qualcuno con un po’ di buon cuore potrebbe indicare i codici inducks di questo indice? 

Ecco:

Zio Paperone e il nabucodonosor da collezione

Topolino e la stanza n. 13

Pippo e la foto accusatrice

Zio Paperone e il rosolio della nonna

Paperino e gli scherzi di Carnevale

Paperino e l'eredità a condizione

Topolino quinto Arlecchino

Paperino e il carnevale redditizio

Appena acquistato il GC110: è solo una mia errata sensazione tattile, o la copertina e il retro sono un minimo plastificati, mentre fino al numero precedente non lo erano?

Appena acquistato il GC110: è solo una mia errata sensazione tattile, o la copertina e il retro sono un minimo plastificati, mentre fino al numero precedente non lo erano?

No no, è proprio così. Non ho idea se questa novità verrà mantenuta nei prossimi numeri, ma pur non gradendola tattilmente rende più belle le copertine alla vista secondo me.

La copertina plastificata, in stile Grandi Autori, è molto meglio.
Mi sembra un bel sommario e non me lo sono lasciato sfuggire.

E' un bel numero.
Mi resta solo un dubbio: perché "Paperino e il carnevale redditizio" (tra l'altro molto divertente) ha le ultime 2 tavole in bianco e nero mentre tutto il resto è a colori?

E' un bel numero.
Mi resta solo un dubbio: perché "Paperino e il carnevale redditizio" (tra l'altro molto divertente) ha le ultime 2 tavole in bianco e nero mentre tutto il resto è a colori?

Nei redazionali, Gaspa accenna a non meglio precisati motivi editoriali.

Condivido l'indice del n.111 di marzo:

Articolo: elogio della rilettura

Topolino e le astuzie del "Vecchio Fedele"

Paperino e l'anima gemella

Topolino e il bacillo dei baccelli

Articolo: Bubi? Chi era costui?

Paperino avvocato difensore

Sezione Superstar: Pace e silenzio fra boschi e valli d'or...

Paperino e la merenda mancata

Topolino e la foresta in trambusto

Zio Paperone e i picnic promozionali

Paperino e la foresta meccanizzata

Paperino e il bosco del silenzio


Allego copertina e anteprima del numero di aprile.

"Paperino avvocato difensore" è l'unica che mi manca, alla sua seconda ristampa in quasi 70 anni.
A suo modo una 'chicca' ma queste storie così poco ristampate lo sono state perché 'scarse' o per 'dimenticanze'? 

Sarà Topolino e i flagelli del dottor Talos la storia nel prossimo numero?

E' un bel numero.
Mi resta solo un dubbio: perché "Paperino e il carnevale redditizio" (tra l'altro molto divertente) ha le ultime 2 tavole in bianco e nero mentre tutto il resto è a colori?

Se ricordo bene, quelle tavole erano in bianco e nero già nella ristampa sui Grandi Classici vecchia serie n.315. Se può servire per un confronto posso aggiungere le foto di alcune tavole di quell'edizione.

Devo ancora iniziare a leggere le storie del nuovo numero, per cui mi soffermo soltanto sulla parte redazionale del nuovo albo fresco di uscita.
Gli articoli di Gaspa non riescono a suscitare il mio interesse, li leggo e dopo poco mi dimentico quel che ho letto.
Trovo che il suo modo di curare la parte redazionale si soffermi troppo spesso su curiosità fini a sé stesse, che poco c'entrano con le storie ristampate nel numero.
Informazioni come quelle sulle prime apparizioni di Pluto al cinema e nei fumetti o quelle legate al Rebo del 1936 che ispirò l'opera disneyana del '60 a firma di Chendi e Bottaro sono divagazioni che non hanno punti in comune (o ne hanno ben pochi) con le storie del numero.
Si finisce col citare racconti di autori indubbiamente fondanti dell'universo Disney come Gottfredson o Barks ma senza che ci siano delle loro storie effettivamente ristampate nell'albo.

In questo modo, a parer mio si toglie spazio all'approfondimento dei racconti che - al contrario - sono presenti sul Grande Classico.
Una divagazione può anche starci ma mi sono ritrovato a leggere tre articoli per un totale di nove pagine che hanno aggiunto poco o nulla di curioso o dal carattere informativo sulle ristampe.
Se non c'è materiale tale da riempire lo spazio concesso per la parte redazionale, preferirei leggere due, tre, anche quattro pagine in meno ma centrate fin da subito sulla tematica delle storie e meno su divagazioni di cui poco mi importa.

sono articoli 'scolastici', anche a me piacciono poco, pure quelli su biancaneve nell'ultimo topolino sono scritti in questo stile

sono articoli 'scolastici', anche a me piacciono poco, pure quelli su biancaneve nell'ultimo topolino sono scritti in questo stile

Quello è l'unico redazionale del Topo di questa settimana che ho saltato, anche perché il film non mi interessa.