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Topolino 3507

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di Simone Devoto

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Ok Quack e l'eterno ritorno
Topolino e il ragazzo venuto dal freddo - Prima parte
Paperino e Paperina in Love Quack: Geloso/a? Chi, io?
Paperino e Paperina in Love Quack: Daisy
La Banda Bassotti e il difficoltoso regalo
Time Machine (Mis)Adventures: Tutta colpa di uno zero

Topolino 3507

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    Re:Topolino 3507
    Risposta #30: Sabato 11 Feb 2023, 10:25:45
    Il ragazzo venuto dal freddo a me personalmente non ha convinto… passino i telefoni fissi di 40 anni fa con cornette di dimensioni abnormi, passi Topolino che come pedinatore è a dir poco imbarazzante, ma le espressioni dei personaggi molto spesso le ho trovate poco calzanti con quello che si stava raccontando

    sul resto del Topo ho apprezzato le Love Quack, quantomeno un sorriso te lo strappano, bassotti impalpabili e macchina del tempo internazionale nonsense, ma almeno i disegni di De Lorenzi sono apprezzabili
    "Remember: when people tell you something's wrong or doesn't work for them, they are almost always right. When they tell you exactly what they think is wrong and how to fix it, they are almost always wrong." - NG

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      Re:Topolino 3507
      Risposta #31: Sabato 11 Feb 2023, 10:28:43
      Mi riferivo al disegno su carta, mi prendi per scemo?!
      Sappiate che tutte le cose sono così: un miraggio, un castello di nubi... Nulla è come appare  -  Buddha

      https://ilnumeroprimopiugrande.wordpress.com

      https://altriproblemidellalieno.wordpress.com

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      conker
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        Re:Topolino 3507
        Risposta #32: Sabato 11 Feb 2023, 12:16:05
        Mi riferivo al disegno su carta, mi prendi per scemo?!

        bastava scrivere disegno su carta allora, eh  :-)

        che poi in molti oggi lavorano in modo ibrido, con parte della lavorazione fatta su carta, riesci a distinguere cosa viene fatto su carta e cosa in digitale in ogni singola storia?

        inoltre, perché mai sarebbe un valore aggiunto disegnare su carta piuttosto che in digitale?
        (io qui una risposta ce l’ho, in quanto colleziono disegni originali che con il digitale non ci sono più… ma se fossi un semplice lettore, cosa cambia?)

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          Re:Topolino 3507
          Risposta #33: Domenica 12 Feb 2023, 16:13:12
          Gianluca Gazzoli, paperizzato in questo numero, ha invitato Gagnor e Sciarrone in questo video.
          Innanzitutto fa piacere che Topolino venga pubblicizzato e gli autori messi in risalto, in secondo luogo Sciarrone dice una cosa che personalmente non sapevo: le nuvolette le inserisce direttamente il letterista e non il disegnatore come ho sempre creduto.

          Ciao!

          Il Grande Tiranno
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            Re:Topolino 3507
            Risposta #34: Domenica 12 Feb 2023, 18:32:15
            in secondo luogo Sciarrone dice una cosa che personalmente non sapevo: le nuvolette le inserisce direttamente il letterista e non il disegnatore come ho sempre creduto.

            dipende… sulle storie internazionali generalmente (per ovvi motivi) il disegnatore non mette né balloon, né suoni onomatopeici… in quelle nostrane il balloon è ancora spesso inserito dal disegnatore stesso
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              Re:Topolino 3507
              Risposta #35: Domenica 12 Feb 2023, 20:13:27
              In una live da Fisbio, un disegnatore, mi pare Pastrovicchio, ma sto andando a memoria quindi mon fidatevi del chi fosse, aveva detto che Panini, per le storie italiane, chiedeva, a differenza di Disney, al disegnatore di inserire lui il fumetto sulla tavola.

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                Re:Topolino 3507
                Risposta #36: Martedì 14 Feb 2023, 08:46:14
                A me il numero è piaciuto. I punti di forza per me sono nettamente la copertina e le prime due storie cioè quelle di Ok Quack e il ragazzo venuto dal freddo.
                Sulla quella di Ok Quack temevo li peggio mentre invece è stato fatto un lavoro molto buono sia di sceneggiatura che di disegni.
                Quella di Coppola è stata davvero una sorpresa: un giallo iper-realistico (relativamente ai canoni del topo) e ritmo serrato. L'ho letta tutta d'un fiato perché mi ha veramente preso.
                A mio parere il legame che c'è tra Brad e Loren è proprio quello di
                Spoiler: mostra
                due separati.

                Cosa che non è stupefacente in sè ma sul Topo mai si era vista.
                Andando un po' off topic rilevo che negli ultimi anni (possiamo parlare di gestione Bertani conferendo proprio a lui il merito?) sono comparsi temi nuovi sulle pagine: abbiamo Ray che è un disabile, nell'ultima storia di PP8 ci sono due genitori single che si innamorano e in questa pare esserci una coppia
                Spoiler: mostra
                separata o divorziata.

                Lovequack si chiude, non ne sono stato un appassionato ma mentre i primi episodi non mi hanno detto niente la serie a mio parere si è ripresa sul finale.
                La storia dei bassotti è una riempitiva leggerissima, forse fin troppo leggera. Se non fosse per qualche tenue esperimento con la gabbia l'avrei scambiata per una di quelle del magazzino.
                Sulla time machine invece esprimo la mia più totale bocciatura. Già trovavo queste storie "ingombranti" perché per me le storie della macchina del tempo erano e sono quelle dei topi, ma questa è proprio una "bambinata". Mi dispiace essere duro ma sembra che per scrivere storie del mercato internazionale sia obbligatorio semplificare la trama fino al livello di una favola della buona notte. Capisco che questo genere di storie abbia un certo mercato e quindi ci sia necessità di produrle ma perché metterle sul Topo? Tra l'altro il confronto con le storie degli ultimi anni che sono più mature e complesse è veramente impietoso.
                Ma davvero si può credere che
                Spoiler: mostra
                togliendo lo zero allora Zio Paperone si ritrova con un 1$ sul conto? Cioè mi si sta dicendo che i popoli dell'antichità come i romani, i greci e i sumeri sapevano contare solo fino a 9???

                Anche ammettendolo, le conseguenze sarebbero state catastofiche. Difficile che il mondo sarebbe rimasto pressocché uguale come invece appare nella storia e dubito che Archimede avrebbe inventato la macchina del tempo senza le opportune nozioni matematiche.
                Se proprio si voleva ragionare su questo tema si potevano mettere a confronto 2 tecniche di numerazione: quella romana e quella araba. Mostrando che con la prima è assai difficile farei i conti seppur non impossibile.
                Piccola curiosità: in questa storia credo si veda per la prima volta a quanto corrisponde un fantastiliardo e se non sbaglio è pari a un miliardo di miliardi.
                Per quanto mi riguarda cercherò di rimuovere questo dettaglio dalla mia testa così come il resto di tutta questa storia.
                « Ultima modifica: Martedì 14 Feb 2023, 08:49:40 da Tenebroga »

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                Cornelius
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                  Re:Topolino 3507
                  Risposta #37: Martedì 14 Feb 2023, 19:43:59
                  Ok Quack e l'eterno ritorno
                  Un (momentaneo) finale a fasi alterne: non mi convince che l'alieno compia quotidiane ricerche di una moneta che in realtà sa di non aver perso ma che non vuol utilizzare, visto che ormai si trova più a suo agio sulla Terra che sul pianeta Duck. A che pro continuare a svuotare distributori automatici per poi far finta di controllare le varie monete una ad una per ridarle, inevitabilmente, al legittimo proprietario? Sicuramente interessante l'arrivo della sorella Tsk-Tsk, papera volitiva e pragmatica che non  ha certo tempo da perdere: tutta l'opposto del fratello. Emozionante il saluto finale del papero ad un passante scelto non a caso, visto che è il suo creatore Carlo Chendi. Non so se Ok Quack tornerà mai sul nostro pianeta: di sicuro non tornerà nel suo, vista la tavola finale e la descrizione che ne da la sorella.
                  Topolino e il ragazzo venuto dal freddo   (prima puntata)
                  Un Coppola autore super completo (soggetto, sceneggiatura, disegno e supervisione del colore) mi convince nelle prime due voci ma meno nella terza: quegli sguardi fissi li ho visti solo sul Pianeta Rhubarhape. Giallo comunque avvincente e molto articolato, come altri soggetti del copertinista di 'Paperino' che però dovrebbe 'sciogliere' quelle espressioni un po' 'congelate' dei topi, tipiche del papero da cover illustrato quasi 500 volte. Per quanto funzionale allo sviluppo del plot, l'insistenza di Topolino nel voler a tutti i costi dare il resto al ragazzo delle pizze, addirittura inseguendolo con la macchina quando lo vede andar via col suo monopattino ("Sono solito pagare i servizi che ricevo!") mi pare davvero esagerata: Mickey non è semplicemente 'perfettino' ma mentalmente un caso da studiare.
                  La Banda Bassotti e il difficoltoso regalo
                  Il ritorno del Nonno (era da un po' che mancava) in occasione del suo compleanno ci fa scoprire l'esistenza di un Museo del Sellino (con tanto di sala dedicata al Biciclo Vetusto) e di Lino MacSullivan, il più grande collezionista di biciclette del Calisota. Storia scorrevole anche se non trascendentale.
                  Tutta colpa di uno Zero   (Time Machine Mis/Adventures)
                  I disegni di DeLorenzi rendono più accettabile questo ennesimo episodio 'tri-temporale' il cui prologo ed epilogo futurista resta un di più poco convincente e non necessario. Accettabile fino ad un certo punto: che lo zione svuoti il suo salone del denaro per farne un magazzino di mobilio vario, non limitandosi a spostarlo in altro loco (come accaduto in tante storie passate) ma trasformandolo in un mega assegno è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Sebbene anche in passato abbia convertito tutte le monete in banconote di piccolo taglio, non ricordo per quale motivo. Dunque i suoi isolati momenti di  'non sense'  non sono solo targati DPW.
                  « Ultima modifica: Mercoledì 15 Feb 2023, 16:12:41 da Cornelius Coot »

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                    Topolino 3507
                    Risposta #38: Mercoledì 15 Feb 2023, 15:35:19
                    Recensione Topolino 3507


                    Topolino, negli ultimi anni, ci ha abituato a veder tornare tra le pagine del settimanale saghe e personaggi che credevamo dimenticati: Reginella, Le Tops Stories, I mercoledì di Pippo, Paperino il paladino sono tutti riapparsi a sorpresa, chi con maggiore e chi con minore successo. A volte, come per Reginella, si trattava della semplice volontà di dare una chiusura a una saga lasciata aperta; altre volte, pensiamo alle Tops Stories, si è trattato di un rilancio vero e proprio.

                     Questa settimana tocca a Ok Quack, il papero alieno bloccato a Paperopoli ormai da quarant’anni, quando in Paperino e il turista spaziale ha perso tra le monete del deposito la sua astronave miniaturizzata. In questo caso la volontà di Francesco Artibani è quella di dare una conclusione alla saga e far tornare a casa l’alieno in esilio, con un soggetto che scopriamo essere stato già discusso con il papà del personaggio, Carlo Chendi, la cui scomparsa avvenuta nel 2021 rende questa storia ancora più speciale.

                     In Ok Quack e l’eterno ritorno facciamo conoscenza con Tsk Tsk Quack, sorella del protagonista, che giunge sulla Terra per recuperare il “disperso”, da troppo tempo assente dal natio pianeta Duck. Veniamo a scoprire che la società di Duck è tanto tecnologicamente avanzata quanto rigida: ognuno ha un ruolo assegnatogli e precisi doveri da assolvere, da cui Ok Quack, spirito libero per natura, è sfuggito bighellonando per anni nell’universo. Ma ormai la vacanza è finita: Tsk Tsk Quack si occuperà di ritrovare il disco volante del fratello grazie alle avanzate tecnologie del loro pianeta, mentre a Ok Quack resteranno solo quarantott’ore per sbrigare le sue ultime faccende sulla Terra.

                     Inizia così una caccia al souvenir perfetto, che porta l’alieno sognatore ai quattro angoli del globo per ottenere, con l’aiuto di Paperino, il profumo di un fiore tropicale, il suono del canto delle balene, l’impronta di un leone. È proprio quando la raccolta di ricordi è perfetta (o quasi, a causa di qualche pasticcio finale…) che Tsk Tsk Quack torna con la sconvolgente verità sull’astronave del fratello. Scopriamo infatti che Ok Quack aveva ritrovato la sua astronave da tempo, decidendo tuttavia di nasconderla per poter rimandare il ritorno, ormai affezionatosi alla sua nuova casa.

                     La storia si conclude con alcune poetiche pagine in cui Ok Quack dice addio alla Terra e ai suoi amici, incluso il commovente abbraccio a un passante in rappresentanza di tutti i paperopolesi, che noi riconosciamo non essere effettivamente originario del Calisota.

                     
                    Abbracciando un vecchio amico[/size][/i]

                     L’impresa era tutto fuorché semplice, ma Artibani si destreggia con rara maestria, riuscendo far emozionare e divertire con una storia intrinsecamente malinconica nella quale Ok Quack (almeno apparentemente) dice di fatto addio anche ai lettori. La citazione a Chendi è perfetta e non si limita al cameo ma tocca anche alla sceneggiatura, che in parte cerca di riprendere lo stile dell’autore rapallese. Ottimi anche i disegni di Giuseppe Facciotto, che ci regalano un Ok Quack particolarmente dinamico.

                     Nell’intervista inserita nel volume al termine della storia, Artibani tiene aperta la possibilità che questa non sia l’ultima volta che sentiamo parlare del papero alieno, visto che “nei fumetti la parola ‘fine’ è fortunatamente spesso provvisoria”. Da un lato saremmo curiosi di vedere lo sceneggiatore di nuovo alle prese con il personaggio, ma dobbiamo anche ammettere che difficilmente si riuscirebbe a scrivere un epilogo migliore di Ok Quack e l’eterno ritorno. Quest’ultima forse uscirebbe addirittura indebolita da un eventuale prossimo rilancio del personaggio, visto che trae parte della sua forza proprio nell’essere una conclusione.

                     A seguire troviamo il primo episodio di Topolino e il ragazzo venuto dal freddo, storia di Alessio Coppola che si cimenta con un racconto giallo nelle vesti di autore completo. Per la natura stessa di una storia investigativa, è difficile esprimere un giudizio prima della sua conclusione, ma sorgono al momento un po’ di perplessità sulla trama che, speriamo, verranno risolte nella sua continuazione.

                     
                    Memorie dal passato[/size][/i]

                     Alcuni passaggi sembrano infatti un po’ forzati e inutilmente convoluti: particolarmente barocca è, per esempio, la strategia utilizzata dal giovane Sonny per entrare in contatto con Topolino ed è forse un po’ troppo creativo il modo in cui viene perso un numero di telefono potenzialmente utile per le indagini. Interessante invece la scelta di introdurre un nuovo amico di infanzia di Topolino dando un contesto al personaggio con svariati flashback. Aspettiamo dunque la conclusione nel prossimo numero, auspicando che tutto si concluda in maniera pienamente soddisfacente.

                     La parte centrale del numero è costituita da brevi storie riempitive che, purtroppo, non riescono a cogliere nel segno. Paperina ha una storia travagliata in termini di gradimento del pubblico, a causa di una sua tipica caratterizzazione come fidanzata superficiale e volubile, contraltare di un esuberante e iroso Paperino che sembra trovare ultimamente poco spazio sul settimanale.

                     Giorgio Fontana, negli ultimi due episodi di Love Quack, cerca con difficoltà la quadra per una lettura alternativa del rapporto tra i due innamorati presentando però una versione annacquata della gelosia e della superficialità che caratterizzava il papero nel passato, non abbastanza forte per fare satira ma abbastanza per alienare la simpatia del lettore.

                     
                    Geloso di un botolo[/size][/i]

                     Con La Banda Bassotti e il difettoso regalo Davide Aicardi usa il pretesto di un regalo per Nonno Bassotto per sceneggiare una serie di piccole gag che coinvolgono i suoi nipoti nel tentare una serie di furti con scarso successo. La storia si rende così complice della continua perdita di credibilità di questi villain: dopo averli visti fallire a rubare una vecchia bicicletta, è veramente difficile considerare i Bassotti come una seria minaccia per il deposito del papero più ricco del mondo.

                     Conclude il numero Tutta colpa di uno zero, una nuova storia del ciclo Time Machine (Mis)Adventures. Lo schema di queste storie è ormai noto: i personaggi di turno viaggiano indietro nel tempo per poter migliorare un certo status, ma modificano inavvertitamente qualcosa nel passato e il racconto riparte cercando una soluzione alle tragicomiche conseguenze sul mutato presente. L’idea è di per sé buona, ma inizia a mostrare i suoi limiti nella ripetitività, in particolare in un caso come quello di questa settimana in cui risulta più debole la descrizione delle conseguenze.

                     L’effetto di non aver fatto entrare Fibonacci in contatto con il numero zero non è infatti, come potrebbe venire più logico pensare, un presente in cui si usa ancora una notazione con i numeri romani o un altro sistema alternativo all’assai più comodo ed efficiente sistema arabo (con la sola assenza dei numeri negativi), ma un mondo in cui, letteralmente, i numeri vanno da 1 a 9 poi ripetendosi all’infinito. Una scelta che non solo risulta poco coerente, ma finisce per far passare il messaggio sbagliato su quale sia stato il reale (e importantissmo) impatto dello zero nella matematica.

                     
                    Sicuri funzioni così?[/size][/i]

                     Da segnalare all’interno del numero alcuni ciak con coprotagonista Gianduck Gazzosa, paperizzazione di Gianluca Gazzoli. Queste brevi gag di una pagina non risultano particolarmente interessanti, ma sono senza dubbio il modo migliore per gestire la presenza di VIP su Topolino: una soluzione discreta e poco invasiva che non scontenta i fan della celebrità né quelli della testata.

                     La qualità complessiva di Topolino 3507 non spicca molto, essendo di fatto principalmente composto di riempitive non particolarmente riuscite. Tuttavia, la sola storia di apertura è sufficiente per suggerire l’acquisto: è, allo stesso tempo, un delicato omaggio alla storia originale e ai suoi autori e un racconto perfettamente godibile a sé, mostrando la formula ideale per andare a ripescare (e concludere) una saga del passato.



                    Voto del recensore: 3/5
                    Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                    https://www.papersera.net/wp/2023/02/15/topolino-3507/


                    Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!


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                    Milo
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                      Re:Topolino 3507
                      Risposta #39: Mercoledì 22 Feb 2023, 18:41:57
                      La storia di ok quack mi ha divertito ed emozionato. Sarà forse colpa di quegli addii, conditi dagli abbracci al grande Carlo Chendi e Paperino, scene che in vita mia ho già vissuto troppe volte, ma mi ha emozionato.

                      Però

                      A mente fredda la storia non funziona. Non solo non è rispettosa del personaggio ma è incongruente persino con se stessa.
                      "È un papero onesti! Non sa rubare ne mentire!" Ci ricorda paperino. E cosa scopriamo poche pagine dopo? Che il papero alieno ha passato la vita ad imbrogliare e mentire e lo ha fatto fino all'ultimissima vignetta

                      Poi mi domando che senso abbia questa moda lanciata da Bertani di chiudere coi personaggi.
                      È vero che Reginella ed Ok Quack sono rimasti legati quasi solo ai loro creatori, ma perché sentire questa esigenza di porre la parola fine ai loro cicli? Che poi, di che cicli parliamo? È evidente che si trattasse di stratagemmi per introdurre i personaggi e non cicli finiti.

                      Allora, estremizzando, che dovremmo fare? Far sposare paperone e doretta e farli andare a vivere al fosso dell'agonia bianca? Far tornare della duck a portare via qui, Quo e qua e così via?

                      Imbarazzante la ripetitività delle tematiche delle storie con la macchina del tempo
                      « Ultima modifica: Giovedì 23 Feb 2023, 23:56:18 da Milo »
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                        Re:Topolino 3507
                        Risposta #40: Martedì 4 Apr 2023, 18:54:29
                        Però in fondo con Reginella non ha chiuso, visto che ritroviamo una papera uguale in una nuova saga fantasy su Topolino (quella con vari regni e un po' tutti i personaggi Disney, purtroppo ora non ne ricordo il nome)... e quello con Reginella è stato un bel finale, nonostante tutto
                        Inutile litigare, siamo tutti fessi uguali

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                          Re:Topolino 3507
                          Risposta #41: Martedì 4 Apr 2023, 18:56:28
                          Però in fondo con Reginella non ha chiuso, visto che ritroviamo una papera uguale in una nuova saga fantasy su Topolino (quella con vari regni e un po' tutti i personaggi Disney, purtroppo ora non ne ricordo il nome)... e quello con Reginella è stato un bel finale, nonostante tutto
                          La saga a cui ti riferisci si intitola Cronaca degli Antichi Regni.

                           

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