Recensione Topolino 3522 Come recensore
scrivere di Topolino 3522 è particolarmente complicato. Questo perché, ed è già da qualche numero che succede,
gli spunti di riflessione che se ne ricavano sono pochi o poco attraenti, lasciando la sensazione di aver fruito di un prodotto che non ha lasciato particolare impressione.
Certo, non per questo non si andrà a sottolineare con particolare enfasi
la sperimentazione costituita dalla storia che apre il volume.
Topolino & Co. – Un viaggio TREmenDamente reale! è senza dubbio il risultato di un’idea, il pubblicare
una storia “tridimensionale”, che non poteva non essere trasportata nella realtà da un artista che viaggia sempre sul filo tra l’innovazione e (ciò che per qualcuno potrebbe essere definita) follia.
Claudio Sciarrone è l’artefice di
una storia totalmente fuori dagli schemi (e dalle vignette) e si produce in
un compendio di perizia tecnica e tecnologica, dove però a fronte di disegni geniali, nella riuscita dell’effetto tridimensionale, ne
risulta un po’ sacrificata la storia. L’autore milanese va ad abbozzare infatti una trama che è più che altro un pretesto, comunque coerente, per mostrarci i personaggi in 3D, ipotizzando il trio composto da Topolino, Paperino e Pippo alle prese con un videogioco e dei visori che li trasferiscono in una realtà virtuale per l’appunto tridimensionale.
Esperimento da considerarsi riuscito, in attesa di capire se verrà ripetuto o resterà un
unicum, un progetto
una tantum, ricordato come la folle e geniale trovata di un sognatore.
Nel numero è anche presente
la quinta puntata del lunghissimo progetto editoriale costituito da
Le isole della cometa. La storia come spesso accade ultimamente nasce
da uno spunto di Alex Bertani e vede
Pietro B. Zemelo ai testi e
Nico Picone ai disegni.
Scorci d’Italia
In
Sogna, sogna, Paperoga! Faccini riesce a costruire da un’idea balzana attribuita a Paperoga una piacevole gag allungata nelle poche tavole a disposizione. I disegni dell’autore ligure sono sempre adatti a questo tipo di umorismo surreale.
Conclude questo numero interlocutorio (ancorché, come detto, “da collezione” per la particolarità della storia di apertura) la seconda parte della saga di
Francesco Artibani dedicata alla Via Appia.
Topolino e la via della storia, disegnata da
Alessandro Perina, è tuttavia caratterizzata da
una pubblicazione troppo sporadica e irregolare. A parte ciò, la storia si inserisce nel
filone storico-archeologico che lo sceneggiatore ha recentemente portato avanti.
In particolare, con la scusa di dover recuperare tra le pieghe del tempo uno Zapotec disperso lungo la
Regina Viarum, la storia permette ad Artibani e Perina di
mostrare le meraviglie architettoniche e archeologiche della via consolare meglio conservata. Protagonista indiscusso dell’episodio
Messaggio dal passato è l’anfiteatro di Capua (oggi Santa Maria Capua Vetere). Al suo interno i nostri, tra beghe e beffe, cercheranno di portare a casa la pelle e indietro nel tempo il professore.
La storia continuerà, ma non nel numero seguente, bensì tra circa un mesetto.
Menzione per l’intervista a
Paolo Cognetti, scrittore Premio Strega nel 2017, esploratore e alpinista, accompagnato da una serie di
tavole autoconclusive, com’è uso ultimamente fare quando è ospite sulle pagine settimanali un personaggio illustre.
Voto del recensore:
3/5Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2023/06/05/topolino-3522/Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!