Papersera.net

Rockerduck riesce a far approvare dal consiglio comunale di Paperopoli una legge vecchia di due secoli in favore dell'occupazione giovanile in cui anche i vecchi finanzieri vengono 'rottamati'.
Paperone è dunque costretto ad abbandonare i suoi affari e fa ritorno nelle terre del Klondike (sua autentica 'patria') dove tutto era cominciato, non prima di aver designato come unica erede Paperina (scelta voluta o errore ortografico in quanto nel testamento è scritto 'mio nipote Paperina': ma per la legge contano i nomi e non le sfumature grammaticali, come dice il giudice testamentario ad un Paperino furente).
Lo scopo di RK è quello di far fuori Scrooge immaginando il crollo del suo impero visti i nipoti inetti ma la scelta di Daisy (volontaria o meno) non era prevista, risultando un boomerang per il papero in bombetta in quanto Paperina, con il suo charme, convince magnati e petrolieri a sottostare alle sue condizioni, mette in crisi anche i Bassotti e migliora le condizioni del  Deposito e quelle di Battista e Miss Paperett.
Divertente soggetto di Paolo Crecchi (che fine ha fatto?) e disegni molto scarpiani di un Del Conte che non faceva ancora quelle pupille allucinate da rendere lo sguardo dei paperi perennemente ipnotizzato.

http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1660-B

divertentissima  
una delle storie che vorrei ritrovare

 :exclamation

Divertente soggetto di Paolo Crecchi (che fine ha fatto?) e disegni molto scarpiani di un Del Conte

Non per niente la storia ha avuto un contributo ai disegni anche da parte di Scarpa, INDUCKS dixit Comunque sembra piuttosto interessante come soggetto, sebbene quel poco che ho letto di Crecchi non mi ha fatto impazzire. Ricordo una sua storia dove un personaggio secondario si chiamava Paul Kreek eheh. Riguardo dove sia finito, probabilmente dopo questo pugno di sceneggiature (le prime disegnate da nomi illustri, tralaltro! ) e' tornato a dedicarsi al giornalismo a tempo pieno per godersi poi oggi la pensione.

Storia molto gradevole di ambientazione quotidiana, che vede protagonista una Paperina ben caratterizzata la quale dimostra non solo di essere un'affarista in gamba ma capace anche di trattare in modo intelligente coi propri potenziali partner commerciali, sfruttando appieno quello "charme finanziario'' menzionato nell'azzeccato titolo di questo racconto.
La vicenda si legge molto bene per via della freschezza della sceneggiatura che si dipana in modo interessante e piacevole, a partire dalla teatrale reazione di Zio Paperone all'iniquo pensionamento che gli è stato imposto (molto simpatiche le scene di straziato attaccamento che mostra nei confronti delle sue amate monetine, trattate come "pargoletti" che ora diverranno orfani, senza più il loro paparino a prendersene cura), passando per il radicale rinnovamento nell'ambiente del Deposito operato dalla protagonista-affarista fino a giungere alla assai graziosa e romantica chiosa finale della storia.

Diversi sono i siparietti di questo racconto che ho apprezzato con gusto, ma tra tutti quello che in un certo senso mi ha più "toccato" è stato l'esilio che lo Zione si auto-infligge per non vedere il suo patrimonio dilapidato a destra e a manca.
Il vederlo rintanato nelle terre del gelido Klondike, laddove da giovane ha cominciato a concretizzare la propria fantasmagorica ricchezza multi-miliardaria, mi ha trasmesso al contempo tanta simpatia ma anche tenerezza, specie nel modo di rivolgere lo sguardo ai nipoti quando questi ultimi vanno ad informarlo dei risvolti della vicenda dal punto di vista giuridico.
Un'espressione, la sua, che Sandro Del Conte (con l'aiuto del maestro Romano Scarpa) è riuscito a rendere umana e carica di sentimento sintetizzando in modo efficace e ben riuscito quella fragilità e quel momento di insicurezza sul proprio futuro che lo Zione si guarda bene dal rivelare ai quattro venti, a parole, ma che in cuor suo non può non avvertire né reprimere in quello sguardo che parla da sé di quanto sa essere espressivo e adatto a trasmettere già solo con gli occhi la tristezza di essere stato escluso per sempre da quel mondo degli affari che tanto lo fa sentire vivo e giovane nel cuore e nello spirito!