Concordo, è da tempo il n.1.
(Per la precisione, nella mia classifica personale, da quando con Darkenblot il Pastro si è "normalizzato" e ha perso la vetta.)
Tuttavia, devo dire, ad un certo punto, ho cominciato a notare qualche piccola abbozzatura, qualche frettolosità che nella sua produzione non si vedevano veramente da un pezzo. Ho pensato che avesse disegnato più velocemente del solito.
Poi, la tavola dopo, è iniziato il flashback.
Vabbè, niente, alzo le mani.
Perdona, Maestro, se ho dubitato.
Peraltro, storia gradevole, nel suo riprendere i modismi dell'originale, come nelle parodie gotiche. C'è anche qui la "barbabietola".
Purtroppo non ricordo il romanzo e mi sono perso i dettagli.
Ma a questo punto deve parodiarli proprio tutti, i casi, non limitarsi ai soliti 3-4 famosi.
Ah, M è MN, lo so vede esplicitamente.
Le bombette. Sono anch'io abbastanza sorpreso che, con tutte le censure demenziali cui abbiamo assistito, questa istigazione al mangiare elementi non commestibili sia sopravvissuta indenne.
Tanto più che ultimamente non si vede più tanto spesso l'usurata gag della pietanza con condimenti random ("pizza con mostarda e cioccolato", per capirci), che pure nelle ere Muci e De Poli compariva ogni due numeri.
Si vede che per la redazione 'sta cosa delle bombette ha trasceso l'elemento comico per diventare l'elemento caratterizzante del personaggio. "Chi è Rockerduck?" "Quello che perde sempre, e non è davvero cattivo, e mangia le bombette". Fa un po' Poldo Sbaffini.
Comunque, al netto di qualche gioco di parole divertente (sparandone a raffica, è impossibile non azzeccarne nessuno; o, se preferite, sparando in tutte le direzioni si prendono tutti i direttori), ho preferito la pur non originale vignetta "autocensurata" di Pianeta Paperino.
Il ciclo grecoide non è malaccio.
La rubrica lessicale. (Ci sono arrivati!)
Fa ridere perché nella stessa storia ce ne sono anche di più inusuali di quelle selezionate.