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I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Anno 2024

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raffa007
Sceriffo di Valmitraglia
PolliceSu

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PolliceSu
    Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Anno 2024
    Risposta #180: Venerdì 20 Set 2024, 10:28:18
    purtroppo ho notato che due storie sono in alternanza bianco-nero  e colore pur essendo state editate in origine interamente a colori . questo non depone affatto bene  per la serieta della testata
    Purtroppo è una questione di sopravvivenza, ieri hanno chiuso una editrice di automobilismo e una di modellismo...

      Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Anno 2024
      Risposta #181: Sabato 5 Ott 2024, 19:49:36
      Ma quanto è sottovalutata Zio Paperone "giovane" leone? Davvero splendida
      Luca Giacalone

        Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Anno 2024
        Risposta #182: Martedì 8 Ott 2024, 17:38:26
        Venendo da una scorpacciata degli ultimi 12 mesi di questa testata (ero rimasto indietrissimo), leggere la prima storia di questo GCD105 scritta da Osvaldo Pavese mi aveva lasciato con più di un deja-vù. "Ma l'ho già letta? Ho già letto questo numero per sbaglio?" ho continuato a chiedermi finché non ho iniziato ad accorgermi che questa Topolino e le collane a passeggio altro non è che un rifacimento di idee già usate per Topolino e i furti acrobatici, storia di Pavese ristampata nel GCD100. Entrambe hanno lo stesso incipit, le stesse gag iniziali con Manetta, la stessa presenza importante di Pluto e lo stesso giallo a porte chiuse apparentemente irrisolvibile. Questa seconda versione è più lunga, ma mi è comunque sembrata poco riuscita. Un giallo con un solo possibile sospettato, come in questo caso, è difficile trovarlo appassionante.

        Gambadilegno e lo scippo fatale colpisce per il crossover inaspettato (per noi lettori moderni) con i paperi, ma niente di che per il resto. Una piccola occasione sprecata il finale: Gambadilegno che non può pagare il taxi perché Minnie non aveva soldi in borsa è una buona conclusione, ma non è chiaro perché non ne avesse. Si poteva aggiungere una vignetta in cui durante la colluttazione con Paperino la borsa sballottata rovescia il suo contenuto senza che Gamba se ne accorga, creando quindi un'anticipazione di quel che succede alla fine.

        Zio Paperone "giovane" leone di Cimino molto bella per l'approccio pratico e umano alla situazione fantasiosa di partenza. Negli ultimi tempi sto imparando ad apprezzare Cimino e l'altra sua storia nell'albo, Zio Paperone e il tesoro del faraone, con l'assurdità e l'inventiva che la contraddistingue me lo ha riconfermato.

        Topolino e la missione blindata di Siegel e De Vita è una storia divertente che poteva esserlo di più con un maggiore spazio da dedicare alle gag. Sembra una storia pensata per un cortometraggio che avrebbe puntato sulle animazioni e il ritmo assurdo delle varie peripezie di Topolino e Pippo lungo il percorso.

        Le due storie di Martina sono interessanti per via delle similitudini e delle differenze: da un lato c'è Martina che non dimentica mai che il mondo è anche un posto pieno di lestofanti, e quindi i viaggi all'estero in entrambe le storie sono occasioni che mettono i protagonisti a esporsi al rischio di essere truffati, dall'altro lato però il Martina più maturo di Topolino e il fiore magico si piega a una vicenda dalla risoluzione molto più dolce, con un trattamento del personaggio di Pippo decisamente gentile rispetto agli standard dell'autore. Probabilmente una differenza dovuta anche al cambio di clima nella redazione di Topolino.

        Infine interessantissima la storia di Gabriella Damianovich con i fantastici disegni di Scarpa (mi rendo conto di aver parlato poco dei disegnatori, ma non volevo dilungarmi troppo) sia per la caratterizzazione di Paperone sia per l'aspetto educativo (o più probabilmente "fanta-educativo", non so quanto accurate le cose dette nella storia) che non risulta per nulla noioso.

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        Samu
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        PolliceSu   (4)
          Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Anno 2024
          Risposta #183: Domenica 13 Ott 2024, 09:51:26
          Copertina, indice e next del numero di Ottobre 2024.

          (Foto dalla pagina facebook del Papersera).

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          PolliceSu
            Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Anno 2024
            Risposta #184: Martedì 15 Ott 2024, 13:08:40
            molte storie anni 60 con disegnatoi alle prime armi come Bordini o non ccezionali comePerego e De Vita senior. Interessante il focus su un autore , in questo caso Dick Moores
            come faccio a mettere immagine qui

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            raffa007
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            PolliceSu
              Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Anno 2024
              Risposta #185: Mercoledì 16 Ott 2024, 17:20:02
              molte storie anni 60 con disegnatoi alle prime armi come Bordini o non ccezionali comePerego e De Vita senior. Interessante il focus su un autore , in questo caso Dick Moores
              A parte De Vita senior gli altri li trovo ottimi e piacevoli come disegnatori.

                I Grandi Classici Disney 105
                Risposta #186: Sabato 19 Ott 2024, 13:12:52
                Recensione I Grandi Classici Disney 105


                 I Grandi Classici Disney 105, in uscita nel mese di settembre, si caratterizza per una selezione di storie piuttosto interessante, ma ci consegna un albo punteggiato anche da varie imperfezioni. Analizziamolo quindi nel dettaglio.

                 La copertina di Cavazzano, bella nonostante un Pluto irriconoscibile per mimica e per colore, ci porta direttamente alla prima storia del numero, ossia a Topolino e le collane a passeggio (Pavese/M. De Vita). Sfortunatamente, trattasi di un thriller come se ne sono visti troppi negli anni Sessanta, privo di guizzi o di veri motivi d’interesse, se non forse i disegni di De Vita, sempre piacevoli da guardare sebbene il suo tratto sia ancora lontano dai massimi fulgori.

                 Molto più interessante, tanto dal punto di vista filologico quanto da quello di stretta narrazione, è Gambadilegno e lo scippo fatale (Dalmasso/Cristina): se da un lato la storia “regge” come commedia degli equivoci e strappa anche qualche risata, dall’altro la sua pubblicazione è giustificata dal fatto di essere la prima storia in assoluto che vede Gambadilegno protagonista sin dal titolo: la scelta è dunque ottima, e non possiamo che plaudire a questa ristampa di una storia che, peraltro, ne ha viste ben poche.

                 Zio Paperone “giovane” leone (Cimino/Bordini) ci fa invece riflettere su quanto i desideri di eterna giovinezza possano influire sulla qualità della nostra vita: è un Cimino forse poco ricordato rispetto ad altre sue trame, ma non per questo minore, ed anzi è meritevole di una riscoperta, al pari di un Bordini in buona forma, autore che forse meriterebbe più stima e ricordo da parte degli appassionati.

                 
                Topi e Paperi insieme: per gli anni Sessanta, era una commistione rara[/size][/i]

                 Topolino e la missione “blindata” (Siegel/P.L. De Vita) sfugge a tanti stilemi tipici della produzione disneyana del creatore di Superman e ciò, per quanto assurdo appaia, è sicuramente un bene, perché la trama scorre via liscia. Se vi sono delle palesi ingenuità nel dipanarsi della vicenda, le risate non mancano: in loro presenza si può chiudere un occhio sul resto. Peraltro, la storia è praticamente irristampata dalla sua prima edizione: doveroso quindi darle una chance sulla testata, soprattutto considerando che appare intonsa anche nei dialoghi più politicamente scorretti. Non comprendiamo invece le ragioni di una qualità di stampa dei colori assolutamente pessima.

                 La sezione Superstar è dedicata alle trame correlate con gli antichi Egizi. La coppia Cimino/Cavazzano ci delizia quindi con Zio Paperone e il tesoro del faraone, dove la caccia al prezioso diventa solo il pretesto per un buon fuoco di fila di situazioni folli al limite del demenziale, narrate con la maestria e con il gusto tipico di Cimino. Sul fronte disegni, Cavazzano, pur ancora legato allo stile di Scarpa, sta dando i primi segni di distacco dal tratto di costui, tanto che si notano facilmente gli abbozzi di quelle deformazioni dei corpi e delle espressioni dei personaggi che tanto saranno sue tipiche di lì a poco.

                 Segue Zio Paperone e il tempio d’oro (Martina/Perego): qui, per la seconda volta, dobbiamo ringraziare il fatto che la storia ci sia stata presentata nella sua forma integrale, nonostante gli evidenti riferimenti religiosi alla tradizione islamica del Ramadan (peraltro menzionato esplicitamente nella storia) e nonostante le ironie che Martina vi ha sotteso. La storia, è inutile negarlo, strappa grasse risate proprio per la sua relativa scorrettezza politica tipicamente martiniana (peraltro neanche chissà quanto esagerata, intendiamoci) ed è apprezzata proprio per quello. Perego porta a casa la giornata, senza picchi, ma anche senza cadute.

                 
                Una colorazione altamente imperfetta[/size][/i]

                 Zio Paperone e il segreto dei Nahuas (Damianovich/Scarpa-Del Conte) non è certo passata alla storia come una delle più memorabili trame mai narrate con protagonista lo Zione, eppure si lascia leggere e godere senza problemi. Del Conte (visibilmente mano principale delle tavole, e probabilmente unico inchiostratore) e Scarpa poi ci mettono del loro, con disegni freschi e dotati di giusta espressività. Insomma, questa storia è più che benvenuta, anche se un po’ capitata a caso in pubblicazione, punto sul quale tra poco torneremo.

                 Chiude il numero Topolino e il fiore magico (Martina/M. De Vita), storia dove il Professore “smonta” a modo suo il mito di Topolino perfettino, regalandoci una serie di gag nel suo puro stile, che non possono non far ridere. I disegni di De Vita aggiungono grande spettacolo alla vista del lettore, dato che la storia risale al 1980, suo assoluto periodo di apogeo grafico. Corre però l’obbligo di segnalare da subito che la storia è presentata in alternanza di pagine a colori e in bianco e nero, nonostante le precedenti edizioni, ivi compresa la prima stampa, fossero tutte in perfetta quadricromia.

                 Se le storie, quindi, rappresentano complessivamente buone scelte di edizione, sugli editoriali qualche critica va mossa.

                 Ottimo il pezzo dedicato a Gambadilegno, davvero interessante ed esaustivo; modesto il testo introduttivo alla sezione Superstar, che si rivela un mero elenco di storie. Curioso invece quanto riportato nel primo editoriale, dove apprendiamo che Zio Paperone e il segreto dei Nahuas è stata inserita all’ultimo momento nell’indice in sostituzione della prevista ma irreperibile Il cono di Paperonete I. Ora, se lo spunto sulle difficoltà di compilazione di un numero è interessante, lo stesso ci porta a chiederci come ciò sia possibile dato che l’ultima stampa della storia risale al 2006, e pertanto essa dovrebbe essere già provvista di impianto archiviato e facilmente reperibile.

                 
                Ecco un balloon che avrebbe dovuto essere modificato! [/size][/i]

                 Vorremmo ora poter saltare il capitolo refusi, ma purtroppo dobbiamo notare alcuni difetti. Mentre nell’editoriale che precede la sezione Superstar, si menziona la storia Paperina e i papiri del Pah-Peh-Rheo, indicandola come Paperina e i papiri di Pah-Peh-Rhea, sbagliando appunto sia il nome dell’avo papero, sia la preposizione “del”, sostituita da “di” senza motivo, un palese errore di stampa, da sempre presente in Topolino e il fiore magico, non viene invece corretto, ed è un peccato che non venga colta l’occasione di una ristampa per intervenire laddove realmente necessario.

                 Da ultimo, infine, non possiamo esimerci dal trattare la questione delle decolorazioni. La nuova serie dei Grandi Classici Disney era partita, nelle sue intenzioni dichiarate, con la volontà di ristampare le storie per come colorate nella loro prima edizione, quindi anche in alternanza bianco e nero/colore, se così fosse stato all’origine. La prima pubblicazione di Topolino e il fiore magico è avvenuta però tutta a colori, ragione per la quale ci lascia perplessi la decolorazione applicata in questo albo. Purtuttavia, se proprio decolorazione deve essere, allora, perché piuttosto non farlo su una storia che appare in impianto colorata male come Topolino e la missione “blindata”, che da una pubblicazione in bianco e nero avrebbe guadagnato, magari dopo una riga di spiegazione data al lettore nell’articolo introduttivo? Sicuramente il risultato sarebbe stato migliore, senza penalizzare una storia che non lo meritava affatto.

                 Un doppio Massimo De Vita, un doppio Martina, un doppio Cimino, un Cavazzano comunque presente e una buona scelta delle storie pubblicate dovrebbero portare automaticamente ad assegnare al volume il massimo dei voti. Le pecche di cui sopra ci portano però a far pagare dazio al numero, nella speranza che da tale dazio scaturiscano miglioramenti effettivi nei prossimi numeri della collana, laddove queste righe fossero lette da chi ha competenza sulla pubblicazione dei Grandi Classici.



                Voto del recensore: 3/5
                Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                https://www.papersera.net/wp/2024/10/19/i-grandi-classici-disney-105/

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                  Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Anno 2024
                  Risposta #187: Domenica 3 Nov 2024, 12:00:12
                  Segnalo che, su questi GCD 106, Gaspa accenna alla morte di Asteriti, la cui notizia è arrivata in chiusura del presente numero (a fine agosto, quindi i gcd sono elaborati con due mesi di anticipo, a quanto pare); ci scrive pure che nei prossimi se ne parlerà diffusamente.

                  Finalmente, mi verrebbe da dire.
                  « Ultima modifica: Domenica 3 Nov 2024, 16:21:11 da Photomas2 »

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                  PolliceSu
                    Re:I Grandi Classici Disney (Seconda Serie) - Anno 2024
                    Risposta #188: Lunedì 4 Nov 2024, 07:32:34
                    Segnalo che, su questi GCD 106, Gaspa accenna alla morte di Asteriti, la cui notizia è arrivata in chiusura del presente numero (a fine agosto, quindi i gcd sono elaborati con due mesi di anticipo, a quanto pare); ci scrive pure che nei prossimi se ne parlerà diffusamente.

                    Finalmente, mi verrebbe da dire.

                    Da anteprima avevano annunciato che il 108 sarà dedicato proprio a lui:
                    Ultima uscita dell’anno per I Grandi Classici Disney. Un numero dedicato in particolare a Sergio Asteriti,con Pippo e la vacanza culturale, che segnò il suo esordio su Topolino nel lontano dicembre 1963. Insieme a un profilo dell’autore scomparso ad agosto,introduce le danze paperino apprendista detective,opera dei fratelli Abramo e Giampaolo Barosso e Giovan Battista Carpi, mentre la sezione Superstar di questo volume sarà dedicata a quattro storie disapore aureo che spaziano dagli anni Sessanta al decennio successivo, per la delizia (e i crucci) di Paperon de’ Paperoni, ma anche di Topolino
                    Grazie Babbo anche per quella volta nel 1980 in cui sei tornato a casa con un Topolino in mano chiedendomi se mi andava di leggerlo...non ho più smesso.

                     

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