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Continuity e caratterizzazioni di poco senso

0 Utenti e 13 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

    Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
    Risposta #30: Lunedì 12 Ago 2024, 14:35:49
    Quindi né tu né maryano21 comprate più il Topo?

      Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
      Risposta #31: Lunedì 12 Ago 2024, 21:20:44
      Io lo compro un tre-quattro volte l'anno per vedere se cambia qualcosa...per curiosità.
      ...ho la febbre, ma ti porto fuori a bere...

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      joe7
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        Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
        Risposta #32: Lunedì 12 Ago 2024, 22:32:48
        Poco amo l'esasperazione della continuità perfino nel fumetto Bonelli (che l'ha sempre caratterizzato) figuriamoci nel fumetto Disney in cui negli anni sessanta e primi settanta era meno che flebile.
        E poi questa fregola di scavare nel passato e nelle personalità dei personaggi come se si trattasse di classici della letteratura russa...la pedanteria è dietro l'angolo.

        La continuità non è una storia e non dà niente alla storia: sono soltanto curiosità da fanatici, che appesantiscono il racconto. E trattare i personaggi Disney come fossero personaggi di Dostoevskij in sedicesimo li rende ridicoli.

        Figurarsi che porcheria sarebbe diventata una storia come Zio paperone e il Ventino fatale, coi collegamenti, per esempio, alla storia di Natale sul Monte Orso, l'incontro con Doretta Doremì, quella volta della Gemma Anatema e quell'altra con le Città di Cibola. Con in più considerazioni dostoevskiane sul passato di Paperino, di Zio Paperone, Paperina e i nipotini. Una storia così l'avrei già buttata nella spazzatura alla velocità della luce. Come ho fatto con le altre, con la stessa impostazione e forma mentis.

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          Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
          Risposta #33: Lunedì 12 Ago 2024, 23:13:56

          Quando ho letto in "Foglie Rosse" di una papera-teen dire  "che ansia" come le ragazzine di un posto al sole (che anzia) , ho ben capito che il fumetto Disney contemporaneo non fa per me.

          Ho odiato Foglie Rosse. I motivi sono facili da intuire. Ci aggiungo che (picchiatemi) lo stile grafico di Sciarrone non rientra nei miei gusti.
          Mariano

            Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
            Risposta #34: Lunedì 12 Ago 2024, 23:16:30
            Quindi né tu né maryano21 comprate più il Topo?
            Io ogni settimana da 12 anni. Sinceramente spesso negli ultimi tempi ho sentito che qualche numero non valesse i soldi, ma compro per un'esigenza, quasi... Non di collezionismo, sia chiaro, semplicemente sono troppo affezionato al settimanale. Infatti, in quanto a collezione delle altre testate Disney faccio proprio pena.
            Mariano

              Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
              Risposta #35: Martedì 13 Ago 2024, 00:08:54
              Poco amo l'esasperazione della continuità perfino nel fumetto Bonelli (che l'ha sempre caratterizzato) figuriamoci nel fumetto Disney in cui negli anni sessanta e primi settanta era meno che flebile.
              E poi questa fregola di scavare nel passato e nelle personalità dei personaggi come se si trattasse di classici della letteratura russa...la pedanteria è dietro l'angolo.

              La continuità non è una storia e non dà niente alla storia: sono soltanto curiosità da fanatici, che appesantiscono il racconto. E trattare i personaggi Disney come fossero personaggi di Dostoevskij in sedicesimo li rende ridicoli.

              Figurarsi che porcheria sarebbe diventata una storia come Zio paperone e il Ventino fatale, coi collegamenti, per esempio, alla storia di Natale sul Monte Orso, l'incontro con Doretta Doremì, quella volta della Gemma Anatema e quell'altra con le Città di Cibola. Con in più considerazioni dostoevskiane sul passato di Paperino, di Zio Paperone, Paperina e i nipotini. Una storia così l'avrei già buttata nella spazzatura alla velocità della luce. Come ho fatto con le altre, con la stessa impostazione e forma mentis.

              Quoto ogni parola.
              ...ho la febbre, ma ti porto fuori a bere...

                Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
                Risposta #36: Martedì 13 Ago 2024, 08:19:03
                Forse ti troveresti meglio a leggere i Grandi Classici oppure a recuperare numeri del passato. Se leggi da 12 anni c'è tutta la produzione antecedente il 2010 che rispecchia i tuoi canoni.

                  Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
                  Risposta #37: Martedì 13 Ago 2024, 09:42:22
                  Forse ti troveresti meglio a leggere i Grandi Classici oppure a recuperare numeri del passato. Se leggi da 12 anni c'è tutta la produzione antecedente il 2010 che rispecchia i tuoi canoni.

                  Infatti, comunque ho il volume 312 dei Grandi Classici (maggio 2013) che dal mio punto di vista fu abbastanza fortunato per le storie (Topolino Corriere dello Zar e Topolino fra le stelle, per citarne 2), e anche molti numeri di anni e anni fa (anni '80 soprattutto). In più avrei Io Topolino, Io Paperino (edizioni nuove cartonate), la Deluxe di Casablanca, tra le altre cose.
                  Mariano

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                    Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
                    Risposta #38: Martedì 13 Ago 2024, 09:56:33
                    Forse ti troveresti meglio a leggere i Grandi Classici oppure a recuperare numeri del passato. Se leggi da 12 anni c'è tutta la produzione antecedente il 2010 che rispecchia i tuoi canoni.

                    Lo sto facendo da vent'anni.

                    Mi basta dare un'occhiata ogni tanto alla Disney di adesso per vedere quanto è caduta in basso, con la continuità ossessiva e le psicologie dozzinali. Per non parlare di disegni che vanno per conto loro. 

                    Salvo solo Casty e Gervasio (che però stanno cominciando anche loro a partire: il primo con gli spiegoni, il secondo con la psicologia da telenovela sudamericana). Almeno disegnano bene. Cavazzano è sempre bravo, ma qui parlo delle storie, non dei disegni.

                    *

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                      Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
                      Risposta #39: Martedì 13 Ago 2024, 14:55:38
                      Figurarsi che porcheria sarebbe diventata una storia come Zio paperone e il Ventino fatale, coi collegamenti, per esempio, alla storia di Natale sul Monte Orso, l'incontro con Doretta Doremì, quella volta della Gemma Anatema e quell'altra con le Città di Cibola. Con in più considerazioni dostoevskiane sul passato di Paperino, di Zio Paperone, Paperina e i nipotini.
                      A prescindere dal fatto che molti collegamenti non ci sarebbero stati in quanto relativi a storie successive (Doretta, le città di Cibola, la gemma Anatema), non vedo perché una storia con queste caratteristiche sarebbe diventata una porcheria. Realizzata da Barks sarebbe restata un capolavoro. Realizzata da altri sarebbe diventata una schifezza. Perché alla fine conta come si realizza la storia, non se questa è in continuity/non lo è/è inclusiva/è censurata.

                      edit: aggiungo che chi scrive queste "colorite" valutazioni su una storia che neanche esiste sta sostanzialmente bollando come "porcheria" l'intera produzione di Don Rosa.
                      « Ultima modifica: Martedì 13 Ago 2024, 21:07:57 da Fantasio »
                      "I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Ora hanno lo stesso diritto di parola dei premi Nobel"

                        Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
                        Risposta #40: Giovedì 15 Ago 2024, 13:00:02
                        Forse ti troveresti meglio a leggere i Grandi Classici oppure a recuperare numeri del passato. Se leggi da 12 anni c'è tutta la produzione antecedente il 2010 che rispecchia i tuoi canoni.

                        Salvo solo Casty e Gervasio (che però stanno cominciando anche loro a partire: il primo con gli spiegoni, il secondo con la psicologia da telenovela sudamericana). Almeno disegnano bene. Cavazzano è sempre bravo, ma qui parlo delle storie, non dei disegni.

                        Su Casty non sono molto d'accordo, alla fin fine se prendo in esame le mie storie preferite scritte da lui (Gli Ombronauti, I Boglins, per dirne due), gli spiegoni ci sono sempre stati. Sulla Spectralia ti posso dare ragione, anche io ho sentito una certa pesantezza nelle spiegazioni, talvolta prolisse, cosa che non avevo mai avvertito nelle altre sue storie, tra cui quelle che ho anche citato.
                        Disegni sempre molto puliti, tranquilli, mi verrebbe da dire "acqua e sapone", e migliorati per quanto riguarda fondali e quant'altro.

                        Su Gervasio personalmente nulla da dire, per me anzi è cresciuto molto con Fantomius (ne ho parlato in questo stesso topic, se non erro in pagina 1), e se rimane su questa linea, per me equilibrata, solo complimenti.
                        I disegni sono belli, anche se qualche vignetta lascia a desiderare, per proporzioni o mal collocamento dei personaggi negli scenari.

                        Cavazzano è calato, non mi reputo certo un esperto ma vedo che il tratto è diventato più "sbrigativo" (sicuramente c'è qualche termine migliore, ma ora non mi sovvengono). Però rimane uno dei miei disegnatori preferiti, azzarderei a dire il migliore di sempre: nel suo periodo d'oro, perfezione assoluta.
                        Mariano

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                          Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
                          Risposta #41: Venerdì 16 Ago 2024, 15:32:14
                          L'hai apprezzata perché, essendo un evento più unico che raro, ha la carica dirompente della novità: nel momento in cui dovesse diventare abituale la apprezzeresti di meno.

                          Ma perché dev'essere un evento più unico che raro? Ora non dico che debba accadere ogni settimana, ma una manciata di volte in più all'anno lo apprezzerei. Molto. Si potrebbero approfondire dinamiche e rapporti inediti fra personaggi che già si conoscono e, ribadisco, non vivono in universi paralleli ma a qualche chilometro di distanza.

                          Notoriamente per chi? Per le conoscenze in mio possesso, a parte la relazione tra Topolino e Pippo, incontrerei difficoltà a dimostrarlo.

                          Beh ogni volta che s'incontrano dimostrano di essere amici, e questo da ben prima dell'era Bertani. Si salutano festosamente come amici di vecchia data, vecchi compagni di scuola magari. Non considero minimamente quegli obbrobri di Young Donald Duck e Topolino Le Origini, ma magari si sono conosciuti davvero al liceo, o Paperino è stato a Topolinia dopo che è diventato abbastanza grande ed ha lasciato la fattoria di Nonna Papera. Di certo hanno condiviso avventure in gioventù e sono rimasti buoni amici.
                          « Ultima modifica: Venerdì 16 Ago 2024, 15:35:01 da Tuta_ »

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                            Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
                            Risposta #42: Venerdì 16 Ago 2024, 16:03:51
                            L'hai apprezzata perché, essendo un evento più unico che raro, ha la carica dirompente della novità: nel momento in cui dovesse diventare abituale la apprezzeresti di meno.

                            Ma perché dev'essere un evento più unico che raro? Ora non dico che debba accadere ogni settimana, ma una manciata di volte in più all'anno lo apprezzerei. Molto. Si potrebbero approfondire dinamiche e rapporti inediti fra personaggi che già si conoscono e, ribadisco, non vivono in universi paralleli ma a qualche chilometro di distanza.

                            Notoriamente per chi? Per le conoscenze in mio possesso, a parte la relazione tra Topolino e Pippo, incontrerei difficoltà a dimostrarlo.

                            Beh ogni volta che s'incontrano dimostrano di essere amici, e questo da ben prima dell'era Bertani. Si salutano festosamente come amici di vecchia data, vecchi compagni di scuola magari. Non considero minimamente quegli obbrobri di Young Donald Duck e Topolino Le Origini, ma magari si sono conosciuti davvero al liceo, o Paperino è stato a Topolinia dopo che è diventato abbastanza grande ed ha lasciato la fattoria di Nonna Papera. Di certo hanno condiviso avventure in gioventù e sono rimasti buoni amici.

                            I agree, I like to see stories with characters from the two Universes together, especially when it's long
                            Like "Zio Paperone e la lampada bisestile" or "Ser Topolino e la cavalcata dei cavalieri inesistenti"

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                            Tenebroga
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                              Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
                              Risposta #43: Venerdì 16 Ago 2024, 16:11:26
                              E io aggiungo Minaccia dalla Spazio.

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                              Cornelius
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                                Re:Continuity e caratterizzazioni di poco senso
                                Risposta #44: Venerdì 16 Ago 2024, 16:44:37
                                Si potrebbero approfondire dinamiche e rapporti inediti fra personaggi che già si conoscono e, ribadisco, non vivono in universi paralleli ma a qualche chilometro di distanza.
                                In realtà i chilometri di distanza non credo siano così pochi: per quanto il Calisota non sia uno stato particolarmente grande, Topolinia è situata sulla costa settentrionale e Paperopoli su quella centromeridionale. Se la costa dell'intera California è di 1350 km, quella del Calisota è circa un terzo, dunque intorno ai 450. Per cui fra la città dei topi e quella dei paperi dovrebbero esserci almeno 200/250 km di distanza.





                                Di certo hanno condiviso avventure in gioventù e sono rimasti buoni amici.
                                Sicuramente i rapporti fra gli abitanti delle due città sono stati diversi e variegati nel tempo: da giovani Paperino e Chiquita frequentavano Topolinia, visto che compaiono nelle strisce di Gottfredson come nei cartoni della stessa epoca: chi faceva il giornalaio, chi la cantante lirica, erano in origine gli unici due paperopolesi ufficialmente presenti nella vita quotidiana di Topolinia. Poi mi sembra che in YDD anche Paperina frequentasse da ragazza una scuola topoliniana.

                                Orazio e Clarabella per un certo periodo hanno frequentato Paperopoli, in storie sia americane che italiane. La mucca era una delle amiche di Paperina insieme a Chiquita e altre (fra cui la scarpiana Eufemia e la chendiana Pamela). Scarpa utilizza sia lei che l'equino posizionandoli in una villetta nella parte sud della città dei paperi. Spennacchiotto è rimbalzato spesso da una alleanza coi Bassotti contro Paperone ad un'altra con Macchia Nera contro Topolino.

                                Senza contare le diverse storie americane dei '60/70 dove topi e paperi vivevano in una sola città, situazione ripresa inizialmente dalla Mondadori e poi definitivamente dalla Egmont. Però, a parte queste comuni residenze un po' anti storiche (considerando Gottfredson e Barks) e le sporadiche 'doppie cittadinanze', topi e paperi, almeno nei fumetti, sono stati tradizionalmente sempre divisi. Se poi si conoscono al punto da passare insieme le feste natalizie (come accadeva soprattutto in passato) o di condividere particolari avventure, questo penso dipenda soprattutto da Paperino che fa da 'anello di congiunzione' fra le due comunità, avendo vissuto da giovane diverse esperienze con Topolino, Pippo e Minni.

                                Se gli altri paperi hanno familiarità con i tre principali topoliniani, questa è più che altro 'di riflesso', collegata a Paperino. Diverso il discorso per Orazio e Clara per quanto scritto prima (oltre alla conoscenza con il giovane Paperino, valida anche per loro). Con Basettoni e Manetta zio Paperone ha avuto contatti sia nelle storie anni '50 che in seguito, per via dei Bassotti in trasferta a Topolinia o di Gamba, Trudy e Plottigat in trasferta a Paperopoli (Paperolimpiadi e non solo). Però, al di là dei principali protagonisti e delle sporadiche occasioni, non vedo particolari interazioni fra i due gruppi che ne giustifichino un approfondimento retroattivo.
                                « Ultima modifica: Venerdì 16 Ago 2024, 17:56:37 da Cornelius »

                                 

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