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Non che avessi dubbi ma a me è arrivata la copertina 'felice'. Non me ne faccio un cruccio, semplicemente la trovo la peggiore delle due. In omaggio estratto del  "catalogo fumetterie 2024"

ho apprezzato molto la storia di Gambadilegno, con un Cavazzano che smentisce le sue "decadenze" mostrate nel Miliardo, e anche l'idea di aggiungere un "Topesio" per Gambadilegno arricchendo la criminalità Topolinese, secondo me è una gran bella storia per l'esordiente, e non è da meno l'altro esordiente con una storia molto comica e intelligente.

Giovanni Eccher e Niccolò Testi debuttano sul Topo presentando delle storie molto piacevoli, munite entrambe di un ottimo ritmo narrativo, infarcite di situazioni Ilari e simpatiche e di un linguaggio forbito adeguato alla tradizione culturale disneyana e che mi fa sempre piacere ritrovare sul Topo.

Coadiuvati da due maestri ai disegni quali Cavazzano e Leoni, offrono delle prove convincenti e che ricorderò con piacere.

La mia preferita del numero è però la storia di apertura.
Non sono un amante dei bivi e spesso questo tipo di racconto non mi coinvolge molto.
Ma questo l'ho veramente apprezzato, le due situazioni immaginate da Bosco riguardo a Paperino e il suo comportamento da adottare e le varie "viuzze" che lo portano a fare una scelta piuttosto che un'altra sono interessanti e le ho seguite con piacere, giungendo decisamente soddisfatto al finale del racconto.

Sicuramente è uno dei racconti a bivi che ho più apprezzato, quanto alle altre due storie mi è piaciuta la chiosa della breve di Faccini e gradevole è stata la storia finale, disegnata da un Luca Usai che riesce ad immortalare vividezza, espressività e dinamismo ai personaggi che disegna ed alle storie che raffigura donando loro un guizzo grafico sempre assai piacevole da ritrovare.

Scusatemi, ma io non ho capito alcune cose dell'ultima storia e chiedo aiuto (probabilmente ha ragione chi ha detto che io non sono in grado di capire le storie, mi arrendo).

Quindi, AVVERTO CHE CI SARANNO SPOILER A MANETTA E A BASETTONI.

Anzitutto, nell'economia della storia, che senso ha la scena d'apertura coi corvi che invadono piazza San Marco? Credevo che a qualcosa avrebbe portato, invece nulla, e poi nella storia non vi si fa più cenno, allorquando la circostanza come minimo avrebbe dovuto portare il panico in città per ore (cfr. Grande Mazinger 10 "Il Grande Mazinger nel regno del terrore")?

Poi, mi sfugge completamente la sequenza sottostante: chi sono i due che inseguono la ragazza? Non possono essere Paperone e Amelia in veste di Pico, perché la didascalia dopo ci dice "Nel frattempo", e ancora a cosa servono costoro nell'economia della storia? Non viene poi spiegato, né proprio comprendo l'utilità di questa sequenza.

Subito dopo, la ragazza arriva all'isola dove vuole nascondere il talsimano, ma alle spalle le compare immediatamente Amelia, sempre nelle vesti di Pico. Ora, capisco che Amelia aveva fatto seguire la ragazza da Gennarino, quindi le è stato facile arrivare lì subito teletrasportandosi magicamente. Ma Paperone? Come fa ad essere arrivato immediatamente dopo con tutta quella gente? Si sono teletrasportati pure loro? Non mi pare che possa avere avuto tutto il tempo necessario...

Infine, quando la strega bibliotecaria scompare... il diario dell'alchimista RESTA IN SCENA E NON SCOMPARE CON LEI! Lo si vede chiaramente: lei sparisce ma il diario rimane! Quindi? Perché Amelia non lo prende? Avrebbe vinto solo pagando una sovrattassa...

Boh, chi mi aiuta, per favore?

Poi, mi sfugge completamente la sequenza sottostante: chi sono i due che inseguono la ragazza? Non possono essere Paperone e Amelia in veste di Pico, perché la didascalia dopo ci dice "Nel frattempo", e ancora a cosa servono costoro nell'economia della storia? Non viene poi spiegato, né proprio comprendo l'utilità di questa sequenza.

Subito dopo, la ragazza arriva all'isola dove vuole nascondere il talsimano, ma alle spalle le compare immediatamente Amelia, sempre nelle vesti di Pico. Ora, capisco che Amelia aveva fatto seguire la ragazza da Gennarino, quindi le è stato facile arrivare lì subito teletrasportandosi magicamente. Ma Paperone? Come fa ad essere arrivato immediatamente dopo con tutta quella gente? Si sono teletrasportati pure loro? Non mi pare che possa avere avuto tutto il tempo necessario...

1. Penso siano le spie di Paperone
2. Penso che Paperone, avvertito dalle spie di prima, segue Lucietta, con tutta la gente che lui, a sua volta, ha avvertito

Anzitutto, nell'economia della storia, che senso ha la scena d'apertura coi corvi che invadono piazza San Marco? Credevo che a qualcosa avrebbe portato, invece nulla, e poi nella storia non vi si fa più cenno, allorquando la circostanza come minimo avrebbe dovuto portare il panico in città per ore (cfr. Grande Mazinger 10 "Il Grande Mazinger nel regno del terrore")?

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Grazie a tutti.

Però continuo a non capire dove Paperone trovi il tempo materiale di seguire Lucietta vista la situazione.

Nè capisco il diario che non scompare...

Ero convinto che la doppia copertina di questo numero fosse in un unico albo, lato A e lato B, mentre oggi mi è arrivata la copia in abbonamento con la cover celeste e sul retro della pubblicità. A questo punto la copertina rossa diventerebbe (almeno per me) una variant che dovrei trovare in edicola. Considerando che quello che mi è arrivato è l'albo più mal ridotto in 15 anni di abbonamento (forse per via del catalogo allegato che, al contrario, è arrivato integro), non è detto che prenda entrambi i colori in edicola.

Riguardo il catalogo devo dire che è fatto molto bene. E' datato 2024 ma ripropone tutti i cartonati della Panini usciti in questi ultimi 11 anni, da quando l'editore di Modena ha preso in mano il fumetto Disney. Alcuni volumi delle innumerevoli collane non li ricordavo affatto e questo fascicolo di 70 pagine (copia omaggio con un prezzo barrato di 3 euro) può essere utile anche per 'recuperare' qualcosa (magari è proprio questo l'intento della casa emiliana).

Grazie a tutti.

Però continuo a non capire dove Paperone trovi il tempo materiale di seguire Lucietta vista la situazione.

Nè capisco il diario che non scompare...

Buongiorno a Voi e le mie scuse per essere stato evidentemente poco chiaro,

Cercherò di rimediare, innanzitutto confermando le interpretazioni date da Geena e da Paperdano. I piccioni trasformati in corvi servono per quei pochi minuti necessari a disorientare le spie, dopodiché torneranno automaticamente alla loro... colombarità isovolatile! Ho avuto la tentazione d'aggiungere un paio di vignette in cui Gennarino protestasse con Amelia per la promozione a corvi di quei tonti dei colombi, che dal suo punto di vista non meritano tanto, ma ho rinunciato perché mi pareva di diventare prolisso e didascalico. Però mi piace ancora immaginare i quotidiani di Venezia che l'indomani titolano "Corvi a San Marco, allucinazione di massa"?

Il meccanismo risolutivo è appunto che quando Zio Paperone e il falso Pico si separano dopo la scena dell'alchimista fasullo, Gennarino ha credibilmente modo d'informare la sua padrona che il presunto Atanorius era Lucietta e Amelia la raggiunge magicamente... Ma Paperone è un passo (o anche quattro o cinque) avanti a lei. Dopo la caduta di "Pico" in canale, mentre quello/a s'asciuga, ordina alle spie di restare a disposizione e attendere direttive. Dopodiché, di nuovo a seguire l'inseguimento del presunto alchimista, telefona ai due per mandarli da Lucietta avendo capito l'inganno grazie al simbolo alchemico nell'insegna e sono infatti le spie a chiamarla nella nebbia, abbastanza riconoscibili (o almeno distinguibili da Pico e Paperone), nonostante la scarsa visibilità. D'altra parte, se si fosse capito subito che erano loro, addio entrata finale a sensazione, quindi spero che me la darete buona.

Quanto al diario che non sparisce nella prima vignetta di pag. 143,,,, veramente è il libro da cui Severilla appare nell'ultima della pagina precedente. Colpa mia, Luca mi ha mandato in anteprima le tavole in b/n, però ho creduto che il fatto che i due libri fossero diversi unito a una colorazione un po' differente, più la nuvoletta del diario che svanisce dalla mano di Amelia, bastassero a differenziarli. A quanto pare no, mi sono fatto sviare dal sapere ciò che succedeva.

Lo ricorderò per la prossima volta - sapete che lo faccio davvero - e intanto ringrazio chi ha gradito la storia non meno di chi ne ha rilevato le pecche e me le ha fatte notare. Imparo di più dalle cose non perfettamente riuscite che dai bersagli centrati in pieno.

Buon weekend e a presto.   

E' datato 2024 ma ripropone tutti i cartonati della Panini usciti in questi ultimi 11 anni

Stranamente, benchè sia aggiornato anche con le prossime uscite, manca il volume 'Macchia Nera Genio dell’Impossibile' (Thriller Collection 6).

Un grazie ed un plauso al maestro Sisti per i chiarimenti forniti.

Purtroppo dal disegno della "sparizione" della strega bibliotecaria mi sembrava proprio che il diario fosse rimasto lì. Adesso che mi è stato detto, comprendo l'errore e faccio ammenda.

Un grazie ed un plauso al maestro Sisti per i chiarimenti forniti.

Purtroppo dal disegno della "sparizione" della strega bibliotecaria mi sembrava proprio che il diario fosse rimasto lì. Adesso che mi è stato detto, comprendo l'errore e faccio ammenda.

Ci mancherebbe, se non l'ha notato un lettore attento come lei si vede che non si capiva. Quindi diamo la colpa in contumacia al buon Luca Usai 

Domanda: tutti avete trovato il catalogo? In Emilia ho trovato l'ultimo topo in edicola (versione felice) senza cellophane e catalogo. Stano 

Poi, un piccolo appunto sulla storia a bivi, metto spoiler per sicurezza:



E comunque, un plauso a Cavazzano. La doppia di apertura della storia di Sisti è uno spettacolo. Non c'è niente da fare, appena si parla della sua Venezia, il Maestro deve ricordarci perché è, appunto, un Maestro 

Domanda: tutti avete trovato il catalogo? In Emilia ho trovato l'ultimo topo in edicola (versione felice) senza cellophane e catalogo. Stano  |

Il catalogo è un omaggio dato esclusivamente agli abbonati, quindi non preoccuparti se non lo hai trovato!

Poi, un piccolo appunto sulla storia a bivi, metto spoiler per sicurezza:

Spoiler: mostra

A un certo punto Paperino è in pasticceria col pittore, vede Paperina e, ricordandosi di averle buttato giù il telefono per "lavoro", si pone il quesito se ignorarla o sgattaiolare via. Ora, perché non è esistita una terza opzione, semplicemente andare da lei e dirle che era costernato per aver chiuso velocemente il telefono, ma per lavoro stava accompagnando un ospite di suo zio (che era anche lì al tavolo), e che finito il lavoro l'avrebbe chiamata subito, scusandosi?

Penso che tra una coppia sia la dinamica più normale, perché due situazioni così forzate? Ora, lo so che la risposta dovrebbe essere "cerchi normalità in un fumetto con paperi che parlano?" però non so... mi è dispiaciuto. Non so spiegarmi, evidentemente.