Questo è quello che scrissi al riguardo della storia al tempo della sua uscita:
"A fine lettura, posso dire che
Gastone e la solitudine del quadrifoglio è proprio una gran bella storia.
La seconda parte si dimostra all'altezza della prima e forse mi è piaciuta ancora di più!
Mi è piaciuto il modo in cui Nucci ha gestito il "momento di frattura" tra la nuova situazione che si era venuta a creare nella prima parte e il (seppur "momentaneo") ritorno allo status quo.
Il mio unico timore era che tutto quanto di bello Gastone era riuscito a creare con il rapporto con i suoi nuovi amici svanisse via per ritornare alla quotidianità del personaggio.
Invece, anche qui, l'autore ha dimostrato la sua grande abilità di narratore, in un meccanismo dove tutto (almeno, secondo il mio parere) viene studiato con precisione, senza affidare niente al caso o all'improvvisazione.
Come ho detto la scorsa settimana su Area 15, Nucci "gioca" molto sulle situazioni che ritornano (per esempio la scena del biglietto) e ciò rende la lettura veramente appassionante e coinvolgente!
Veramente belle le tavole in cui Gastone si appresta a fare il ritorno in città in grande stile e quando compare alle spalle di Pico e del giornalista, pronto a salvare la sua città.
Bellissima la scena in cui passeggia per le vie di Paperopoli e, al suo incidere, il brutto tempo si allontana.
Ma la tavola che mi ha più emozionato è sicuramente quella in cui un rassegnato Gastone fa ritorno a casa sua, triste e solitario.
E proprio nel momento in cui si sente più sconfortato, riceve una chiamata che lo riempie di gioia (facendogli scendere anche una lacrimuccia, e stava per scendere pure a me!!!
)
Insomma, una signora storia, scritta con maestria, con profonda conoscenza e amore per questi personaggi immortali che, se visti da un altro punto di vista, possono rivelare dei lati "inediti" e che si dimostrano estremamente interessanti e appassionanti.
Il tutto è trasposto su carta grazie all' Arte di un eccelso Stefano Zanchi, che dimostra di aver raggiunto una maturità stilistica davvero notevole.
Veramente azzeccata la scelta di fare ricorso alle vignette orizzontali che caricano la vicenda di un'essenza intimista e riflessiva".