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Topolino 3590

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di Matteo Gumiero

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Minni pret-a-porter - Fashion academy: La classe
Paperino, Paperoga e l'inaffidabile Pallonar
Zio Paperone e le voci dello spazio
What if...? Paperino diventa The Mighty Thor

Topolino 3590

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Geena
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    Topolino 3590
    Mercoledì 11 Set 2024, 16:02:45
    Le storie

    Minnie prêt-à-porter-la classe; episodi 1 e 2 di 2
    Storia di Sergio Badino
    Disegni di Giulia Lomurno
    Chine di Roberta Zanotta
    Colori di Chiara Bonacini (Gfb Comics)

    Paperino, Paperoga e l'inafferrabile Pallonar
    Storia di Roberto Gagnor
    Disegni e chine di Alessandro Perina
    Colori di Irene Fornari (Gfb Comics)

    Zio Paperone e le voci dello spazio
    Storia di Giovanni de Feo
    Disegni e chine di Paolo de Lorenzi
    Colore di Emanuele Virzì (Gfb Comics)

    A giornale capovolto

    Whay if...? Paperino diventa The Mighty Thor
    Soggetto di Steve Behling
    Sceneggiatura di Riccardo Secchi
    Disegni e chine di Lorenzo Pastrovicchio
    Colore di Lucio Ruvidotti (Gfb Comics)

    Servizi e rubriche

    -Bentornati alla Purple Boutique!
    -Le stelle del campionato: i giocatori più promettenti per la Serie A
    -Scendete in campo...in tre uscite! Annuncio del ritorno del gioco da tavolo "Calisota Football Cup"
    -Le Adrenalyn di Topolino! Annuncio della seconda uscita
    -Il mitico...papero?! Intervista a Riccardo Secchi e a Lorenzo Pastrovicchio

    Prezzo di Topolino con le carte Adrenalyn XL di Topolino €6,90
    Prezzo di Topolino senza gadget €3,50

    « Ultima modifica: Mercoledì 11 Set 2024, 17:06:51 da Geena »

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    Cornelius
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      Re:Topolino 3590
      Risposta #1: Mercoledì 11 Set 2024, 20:16:25
      Un numero piuttosto infantile, a volte nella forma, a volte nella sostanza.

      Nel secondo caso metto le tanto celebrate sinergie tra Marvel e Disney: l'ultimo Paperino-Thor si salva per le illustrazioni di Pastrovicchio ma sia i colori (così forti, come solo quelli a spirito di un bambino delle elementari potrebbero essere) che la sceneggiatura (così semplice, elementare, con i soliti alieni) mi hanno lasciato perplesso. Evidentemente questi prodotti americani della DPW sono rivolti ad un pubblico tipo quello di Topolino Junior e, inseriti fra le mature e articolate storie della Panini, non reggono proprio il confronto, al di là della loro specificità sinergica.

      Nel primo caso includo il prét-à-porter di Minni, Betty e Priscilla le cui avventure nel campo della moda sarebbero anche interessanti se non fosse per dei disegni in cui sembrano tutte bambine, sia le allieve della scuola che le insegnanti.
      Minni ha 30 anni ed è inutile farla passare per un'adolescente. Stesso discorso per le sue amiche più o meno coetanee. Riguardo il look, semplicemente orrendi i capelli di Priscillla, un ammasso lanoso senza arte né parte. Da rivedere come quello di altre protagoniste: si salva solo l'unica allieva black della scuola, con le classiche crocchie 'alla Topolino' (sarebbe meglio dire 'alla Minni', in questo caso) che riflettono realmente le attuali mode umane in fatto di capelli.
      ________________________________________________________________________________________

      Il resto del numero non è che sia granché: la storia calcistica riesce a salvarsi dalla tipica stressante confusione pallonara con un finale dove non è tutto oro quel che luccica e con una interessante caratterizzazione di un calciatore ingiustamente bistrattato. Le illustrazioni di Alessandro Perina restano, secondo me, sempre al limite fra una morbida e gradevole classicità e una certa nota di pesantezza. Nota che, se si intravede nelle storie di altro genere, in quelle prettamente sportive appare più evidente.

      "Le Voci dallo Spazio" convincono per le tavole di De Lorenzi che ha ulteriormente affinato il suo stile che era già piuttosto elegante ma per il resto mixano delle particolari intuizioni di Paperone concretizzate dall'inventiva di Archimede con un particolare storico sentimento dello zione che in questo caso non mi pare c'entrasse più di tanto, inserito tanto per. Oltretutto non credo proprio che sulle pareti del suo ufficio Paperone metta dei quadretti così 'espliciti', alla vista di tutti (magari anche di Brigitta). Quel sentimento lo ha inizialmente tenuto segreto e poi, una volta svelato, lo ha sempre tenuto al riparo da 'occhi indiscreti', e non solo nelle storie di Don Rosa. 
      « Ultima modifica: Mercoledì 11 Set 2024, 23:26:58 da Cornelius »

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        Re:Topolino 3590
        Risposta #2: Mercoledì 11 Set 2024, 20:46:23
        Mi perdoni, direttore Bertani se, pur non commentando un numero da vari mesi per ragioni che non le starò a spiegare, questa settimana mi permetto di segnalarle due minutaglie sul Topo in questione, ma sento un bisogno irrefrenabile di farlo, almeno per stavolta:

        1) i crossover Disney / Marvel sono molto meno attesissimi di quanto lei scriva, mi creda.

        2) se devono essere scritte storie fantascientifiche però basate su un presupposto fisico davvero esistente, come è stato possibile che abbia passato il vaglio una storia in cui si dice che nel vuoto cosmico le onde sonore si propagano all'infinito, allorquando senza atmosfera le onde sonore cessano di esistere (a differenza delle onde radio)?

        Senza offesa, ma con tanta ironia, sia chiaro.

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          Re:Topolino 3590
          Risposta #3: Mercoledì 11 Set 2024, 21:37:08
          Vero l' "errore" fisico nell'ultima storia (quelle a propagarsi sono le onde elettromagnetiche, non le onde sonore)... e concordo sul quadro (mi è parso strano pure a me).
          Però.
          Però.
          Che presupposto incredibile è per una storia?
          Spoiler: mostra
          Seriamente, quando ho visto l'idea prendere forma e poi usata solo per i personaggi storici ho quasi tirato un sospiro di sollievo, ma poi la storia è andata avanti.
          "Cosa non darei per risentirmi da piccolo". Il passaggio a "Cosa non darei per sentire qualcuno che non c'è più", "risentire qualcosa che mi portò tanta felicità ma oggi non è più possibile". Non è affatto un tema banale. Un bambino forse non capisce appieno il potenziale di un'invenzione del genere. Zio Paperone, sul finale, viene roso dal dubbio... e anche io lo sarei. La memoria tende per definizione a "pulire" i ricordi tristi e dolorosi, lasciando solo quelli felici (che forma la nostalgia). Ma vorrei sostituire la memoria con l'esperienza, per quanto "registrata"? Poter stare ad ascoltare voci dal passato sarebbe potuta diventare una droga molto potente, addirittura da assuefazione. Era da tempo che non ragionavo su qualcosa di simile.
          Perciò si, meglio un errore fisico ma un qualcosa di più dentro.

          Leggendo il commento di Cornelius, in effetti credo sia vero che Minni & C. (pun intended) sembrano bambine, ho rivisto la prima storia disegnata dalla Perissinotto... e non ricordavo che la fisionomia delle altre ragazze fosse così diversa, anche nel viso. Però, non vorrei sbagliare, nella prima storia Minni sembra rappresentare la base per le proporzioni di tutti gli altri personaggi e del mondo intorno a leu. Invece (ma già dalla seconda storia in poi), Minni ha la stessa proporzione che Topolino ha nelle sue storie (che appare basso, in compagnia di Pippo, Orazio, Basettoni, Gambadilegno), questo la fa sembrare bassa e tutte le sue amiche con lei. Ovviamente, commento da profano, non sono un disegnatore   :thankYou:

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            Re:Topolino 3590
            Risposta #4: Mercoledì 11 Set 2024, 21:52:05
            Mi aspettavo molto peggio dalla storia calcistica, mi ha fatto ridere un po' di volte.

            Mentre ho saputo solo in seguito che la copertina della storia di wolverine era ispirata a una "vera", qui è palese, sempra che abbiano preso un'immagine di thor, sbiancato la pelle e appiccicato sopra la faccia di paperino.

            La parte migliore dell'ultima storia erano i giochi di parole sulle frasi storiche (quella di Cesare è geniale) non ho capito il finale, Paperone distrugge i satelliti perchè ha paura di scoprire che Doretta gli avesse chiesto il sale? Come fa ad avere dubbi del genere?

            (mannaggia non sono più allegro castoro)
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            3589

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              Re:Topolino 3590
              Risposta #5: Mercoledì 11 Set 2024, 21:54:48
              Vero l' "errore" fisico nell'ultima storia (quelle a propagarsi sono le onde elettromagnetiche, non le onde sonore)... e concordo sul quadro (mi è parso strano pure a me).
              Però.
              Però.
              Che presupposto incredibile è per una storia?
              Spoiler: mostra
              Seriamente, quando ho visto l'idea prendere forma e poi usata solo per i personaggi storici ho quasi tirato un sospiro di sollievo, ma poi la storia è andata avanti.
              "Cosa non darei per risentirmi da piccolo". Il passaggio a "Cosa non darei per sentire qualcuno che non c'è più", "risentire qualcosa che mi portò tanta felicità ma oggi non è più possibile". Non è affatto un tema banale. Un bambino forse non capisce appieno il potenziale di un'invenzione del genere. Zio Paperone, sul finale, viene roso dal dubbio... e anche io lo sarei. La memoria tende per definizione a "pulire" i ricordi tristi e dolorosi, lasciando solo quelli felici (che forma la nostalgia). Ma vorrei sostituire la memoria con l'esperienza, per quanto "registrata"? Poter stare ad ascoltare voci dal passato sarebbe potuta diventare una droga molto potente, addirittura da assuefazione. Era da tempo che non ragionavo su qualcosa di simile.
              Perciò si, meglio un errore fisico ma un qualcosa di più dentro.

              Leggendo il commento di Cornelius, in effetti credo sia vero che Minni & C. (pun intended) sembrano bambine, ho rivisto la prima storia disegnata dalla Perissinotto... e non ricordavo che la fisionomia delle altre ragazze fosse così diversa, anche nel viso. Però, non vorrei sbagliare, nella prima storia Minni sembra rappresentare la base per le proporzioni di tutti gli altri personaggi e del mondo intorno a leu. Invece (ma già dalla seconda storia in poi), Minni ha la stessa proporzione che Topolino ha nelle sue storie (che appare basso, in compagnia di Pippo, Orazio, Basettoni, Gambadilegno), questo la fa sembrare bassa e tutte le sue amiche con lei. Ovviamente, commento da profano, non sono un disegnatore   :thankYou:

              Capisco benissimo quel che scrivi.

              Ma, per come era impostata la storia, ho fatto veramente fatica ad accettare uno svarione simile, svarione che mi auguro sia licenza voluta tipo suoni nello spazio in tutti i film e cartoni di fantascienza, a sottolineare le battaglie.






              Ah, i bei tempi di Pkna "Zero assoluto"... :rotfl: :rotfl: :rotfl:

              *

              Cornelius
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                Re:Topolino 3590
                Risposta #6: Mercoledì 11 Set 2024, 23:02:07
                concordo sul quadro (mi è parso strano pure a me).
                Però.
                Però.
                Che presupposto incredibile è per una storia?
                Spoiler: mostra
                Seriamente, quando ho visto l'idea prendere forma e poi usata solo per i personaggi storici ho quasi tirato un sospiro di sollievo, ma poi la storia è andata avanti.
                "Cosa non darei per risentirmi da piccolo". Il passaggio a "Cosa non darei per sentire qualcuno che non c'è più", "risentire qualcosa che mi portò tanta felicità ma oggi non è più possibile". Non è affatto un tema banale. Un bambino forse non capisce appieno il potenziale di un'invenzione del genere. Zio Paperone, sul finale, viene roso dal dubbio... e anche io lo sarei. La memoria tende per definizione a "pulire" i ricordi tristi e dolorosi, lasciando solo quelli felici (che forma la nostalgia). Ma vorrei sostituire la memoria con l'esperienza, per quanto "registrata"? Poter stare ad ascoltare voci dal passato sarebbe potuta diventare una droga molto potente, addirittura da assuefazione. Era da tempo che non ragionavo su qualcosa di simile.
                Hai ragione a voler sottolineare l'aspetto sicuramente non banale ma, al contrario, psicologicamente interessante della storia di chiusura. I quadri di Doretta 'maldigeriti' hanno 'deviato' il mio commento su un tema più specifico senza tener conto di un argomento coinvolgente non solo per i paperi ma anche per gli umani. Sviluppato con tutti i limiti e i paletti che la Disney può mettere in plot del genere (almeno nei fumetti).
                Spoiler: mostra
                Per quanto, personalmente, non senta il bisogno di risentire alcune voci del mio passato: sarà che le ho ben in mente non solo nel timbro vocale ma anche nei dialoghi (non tutti, ovviamente: solo alcuni) pur essendo passati molti anni. E se le risentissi (cosa fra l'altro non impossibile se, come si usava anche in un remoto passato, fossero state registrate nei filmini fatti in casa) la cosa mi porterebbe più turbamento che felicità.

                non ho capito il finale, Paperone distrugge i satelliti perchè ha paura di scoprire che Doretta gli avesse chiesto il sale? Come fa ad avere dubbi del genere?
                Magari Paperone non ricordava quel dialogo particolare che conferma una certa ironia ma anche un certo 'sadismo' usato spesso da Doretta nei confronti dello zione. Alla fine quel breve colloquio fra i due durante un pic-nic nelle campagne del Klondike poteva anche essere un ricordo simpatico ma così non è stato per Paperone, evidentemente. Al di là del fatto che il magnate credo ricordi molto bene ogni dettaglio di quegli anni avventurosi e amorosi. E poi Doretta non è scomparsa, ogni tanto riappare proveniente da qualche luogo più o meno precisato: un'occasione per chiederle perché avesse voluto rovinare un'atmosfera che sembrava aver creato ad arte (cosa non insolita per un'artista)   ;D
                « Ultima modifica: Mercoledì 11 Set 2024, 23:39:25 da Cornelius »

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                PolliceSu
                  Re:Topolino 3590
                  Risposta #7: Mercoledì 11 Set 2024, 23:23:55
                  Vero l' "errore" fisico nell'ultima storia (quelle a propagarsi sono le onde elettromagnetiche, non le onde sonore)... e concordo sul quadro (mi è parso strano pure a me).
                  Però.
                  Però.
                  Che presupposto incredibile è per una storia?
                  Spoiler: mostra
                  Seriamente, quando ho visto l'idea prendere forma e poi usata solo per i personaggi storici ho quasi tirato un sospiro di sollievo, ma poi la storia è andata avanti.
                  "Cosa non darei per risentirmi da piccolo". Il passaggio a "Cosa non darei per sentire qualcuno che non c'è più", "risentire qualcosa che mi portò tanta felicità ma oggi non è più possibile". Non è affatto un tema banale. Un bambino forse non capisce appieno il potenziale di un'invenzione del genere. Zio Paperone, sul finale, viene roso dal dubbio... e anche io lo sarei. La memoria tende per definizione a "pulire" i ricordi tristi e dolorosi, lasciando solo quelli felici (che forma la nostalgia). Ma vorrei sostituire la memoria con l'esperienza, per quanto "registrata"? Poter stare ad ascoltare voci dal passato sarebbe potuta diventare una droga molto potente, addirittura da assuefazione. Era da tempo che non ragionavo su qualcosa di simile.
                  Perciò si, meglio un errore fisico ma un qualcosa di più dentro.

                  Concordo pienamente.
                  Nonostante le premesse strampalate, ci ho visto un approccio pezziniano... (Autore di roba non meno estrema come la "ZP e la leggerezza mondiale", o affini).

                  Alla fin della fiera, comunque, di tutto ciò che Alby87 riporta, cosa resta nel fumetto? Ben poco, tutto sommato.
                  La riflessione che PdP fa non tocca nessuno, non genera ansie né si calca la mano su nulla.
                  Ovviamente, sappiamo che ormai non si può più parlare di nulla, e dobbiamo valutare le storie attuali a partire da questo presupposto. In questo senso, De Feo ha fatto un discreto lavoro. Se non altro, ci ha provato.
                  Potremmo qui aprire una parentesi sulla fantomatica "scuola di sceneggiatura" cui Bertani sembra tenere particolarmente. Perché delle due, l'una:
                  o il ragionamento di De Feo è stato: non posso parlare di morti e depressi, la prendo alla larga e distraggo il bambino con le classiche paperonate, e la redazione si è limitata al "visto e comprato";
                  oppure il soggetto è stato discusso e rimestato n volte da autore ed editor, come da narrazione bertaniana, e allora pregi e difetti vanno divisi fifty-fifty.


                  *

                  raes
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                    Re:Topolino 3590
                    Risposta #8: Giovedì 12 Set 2024, 08:15:33
                    La storia Marvel è la prima storia di Thor mettendo paperino al suo posto

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                      Re:Topolino 3590
                      Risposta #9: Giovedì 12 Set 2024, 14:35:20
                      1) i crossover Disney / Marvel sono molto meno attesissimi di quanto lei scriva, mi creda.
                      Potevano esserlo prima che iniziassero a comparire, ma già dopo "Il decino dell'infinito" l'entusiasmo si è raffreddato, per poi avvicinarsi pericolosamente allo Zero Assoluto (a dispetto di una estate caldissima).
                      Citazione
                      2) se devono essere scritte storie fantascientifiche però basate su un presupposto fisico davvero esistente, come è stato possibile che abbia passato il vaglio una storia in cui si dice che nel vuoto cosmico le onde sonore si propagano all'infinito, allorquando senza atmosfera le onde sonore cessano di esistere (a differenza delle onde radio)?
                      In effetti questa è davvero grave, ma non tanto per l'errore in sé, quanto perché Topolino ha sempre avuto fama di essere una pubblicazione molto attenta a non commetterne di macroscopici. Errori di questo tipo finiscono per giustificare il noto sfottò "lo hai letto su Topolino?", sinora sempre detto a sproposito ma che dopo questa storia - purtroppo - acquisterà un senso.
                      "I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Ora hanno lo stesso diritto di parola dei premi Nobel"

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                        Re:Topolino 3590
                        Risposta #10: Giovedì 12 Set 2024, 14:58:07
                        Mi intrometto non essendo ancora 'degno' del thread, nel senso che manco mi è arrivato il topolino in questione...ma leggo sempre con piacere i pareri altrui non spoilerosi.

                        Partendo dal fatto che non ho apprezzato i precedenti Marvel Disney apparsi mi chiedo però riallaciandomi al post di photomas se davvero siano 'meno attesissimi' di quel che pensiamo o per semplificare mi chiedo se siamo un campione statistico valido. Io parlo per me sia chiaro, al massimo aggiungo un figlio un suo compagno di classe ma so benissimo di non aver il polso del mercato e mi chiedo se chi apprezza queste storie, ammesso che esista, sia il genere di lettore che da feedback per esempio (il forum, i social e che dir si voglia).

                        Se devo dar atto al direttore di qualcosa è sicuramente l impegno in un  cambiamento del settimanale ma se davvero queste storie, che ribadisco a me non piacciono fino ad ora, son poco apprezzate cosa si sta cercando di fare..?

                        Poi se lo poste consegnano sarò felice di far un commento più aggiornato.
                        Grazie Babbo anche per quella volta nel 1980 in cui sei tornato a casa con un Topolino in mano chiedendomi se mi andava di leggerlo...non ho più smesso.

                        *

                        Geena
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                          Re:Topolino 3590
                          Risposta #11: Giovedì 12 Set 2024, 16:46:45
                          Per me questa storia Marvel non è esattamente una delusione. I disegni di Pastrovicchio sono bellissimi, li ho adorati fin dalla prima lettura, ma ciò non significa che la storia sia perfetta: ci sono un paio di cose che non mi tornano:
                          Spoiler: mostra
                          1-dove viene lasciato il martello di Thor? Non si capisce se Paperino lo ha buttato da qualche parte o che fine abbia fatto;
                          2-per quanto rimane attivato il raggio psico-tecnologico? Dura in eterno? O si disattiva automaticamente?
                          .
                          Comunque, lo stesso Secchi ha ammesso che alcuni dettagli non essenziali sono stati rimossi, probabilmente i miei dubbi sono tra le "scene eliminate".
                          Riguardo al resto del numero ho solo un commento da fare, riguardo alla storia a puntate: non so se è possibile cambiare opinione di qualcuno solo perché ha fatto conoscere due persone importanti...

                          *

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                            Re:Topolino 3590
                            Risposta #12: Venerdì 13 Set 2024, 09:03:16
                            Rispolvererei il caro vecchio assunto "so fumetti".
                            E non perché nei fumetti le cose si debbano scrivere con superficialità e il realismo non conti nulla, ma perché la storia non si propone di essere divulgativa, e visto che all'autore era comodo piegare le leggi della fisica per migliorare la sua sceneggiatura credo che abbia fatto bene a farlo.
                            D'altra parte anche in Star Wars tutto quello che riguarda lo spazio è sbagliato e non ha alcuna attinenza con la realtà, ma nessuno se ne è mai lamentato, mi pare.
                            Catturamento Catturamento!

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                              Re:Topolino 3590
                              Risposta #13: Venerdì 13 Set 2024, 10:59:17
                              Eh, non sarà divulgativa, ma sono errori da non fare, proprio per il discorso "l'hai letto su Topolino"... :lipsrsealed:

                              Che poi, uno dei miei sogni fantascientifici è quello di fare la stessa cosa che si fa nella storia, ma con la luce invece che con il suono: se si potesse "rincorrere" la luce (quella sì che si trasmette nello spazio!), potremmo rivedere (senza audio...) tutto quello che è successo nel passato, oltre alle città e ai monumenti com'erano una volta! Sarebbe anche meglio che sentire i suoni!
                              Peccato che l'autore non ci abbia pensato...

                              La storia di Paperino/Thor, nonostante le aspettative sotto lo zero (o forse proprio per quello!), l'ho trovata molto meglio delle precedenti!
                              E' sicuramente molto più "classica", sia per la "velocità" dei fatti narrati (non mi ha messo l'ansia mentre la leggevo come le altre!), che per l'uso dei personaggi, che sono quelli "veri" e non delle loro controfigure...
                              Secondo me, questa è la strada giusta! :-)
                              Io son nomato Pippo e son poeta
                              Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                              Verso un'oscura e dolorosa meta

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                                Re:Topolino 3590
                                Risposta #14: Venerdì 13 Set 2024, 12:40:07
                                Eh, non sarà divulgativa, ma sono errori da non fare, proprio per il discorso "l'hai letto su Topolino"... :lipsrsealed:
                                E questo dovrebbero capirlo tutti.
                                Citazione
                                La storia di Paperino/Thor, nonostante le aspettative sotto lo zero (o forse proprio per quello!), l'ho trovata molto meglio delle precedenti!
                                E sai perché? Perché Secchi ha lavorato a PK e ne ha recuperato un modo di scrivere ben più adatto a questi crossover di quanto si è visto sinora. Quest'ultimo, a differenza degli altri due, almeno raggiunge una buona sufficienza, pur con tutti i limiti legati a una storia troppo breve.
                                "I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Ora hanno lo stesso diritto di parola dei premi Nobel"

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                                  Re:Topolino 3590
                                  Risposta #15: Venerdì 13 Set 2024, 12:56:23
                                  E sai perché? Perché Secchi ha lavorato a PK e ne ha recuperato un modo di scrivere ben più adatto a questi crossover di quanto si è visto sinora. Quest'ultimo, a differenza degli altri due, almeno raggiunge una buona sufficienza, pur con tutti i limiti legati a una storia troppo breve.

                                  Faccio notare che la storia di Thor da cui si è preso spunto per scrivere questa è di ben 13 pagine.
                                  Al di là di PK, non PK, la cosa è tutta da vedere, è proprio la storia che si prestava ad essere rinarrata in una storia non particolarmente lunga.

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                                    Re:Topolino 3590
                                    Risposta #16: Venerdì 13 Set 2024, 17:20:25
                                    Vedo di non essermi fatto capire al meglio.

                                    Ci sono tonnellate di storie Disney dove la fisica è violata consapevolmente dagli autori, ma la cosa è voluta, palese, straniante, oltre i limiti ma sappiamo che è così, e lo accettiamo proprio perché è chiaro che è stata fatta una cosa oltre la soglia.

                                    Ma, se mi imposti una storia su certi presupposti scientifici e poi me li violi così, solo per assurdità, allora non mi sta bene, come, saltando un attimo di palo in frasca, vorrei capire il senso di usare personaggi storici reali, come Giulio Cesare, e cambiare il nome del Rubicone: non ne comprendo davvero la logica.

                                    So che questa è ancor più minutaggine, ma mi ha sconcertato non poco, lo confesso.

                                    *

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                                      Re:Topolino 3590
                                      Risposta #17: Venerdì 13 Set 2024, 19:15:56
                                      Mentre ho saputo solo in seguito che la copertina della storia di wolverine era ispirata a una "vera", qui è palese, sempra che abbiano preso un'immagine di thor, sbiancato la pelle e appiccicato sopra la faccia di paperino.
                                      La copertina, disegnata da Walt Simonson, è il remake di quella di Thor (v1) #337, cioè l'inizio del ciclo scritto e disegnato dal medesimo Simonson (in anni precedenti era stato solo disegnatore); uno dei più celebri del personaggio:



                                      P.s.: In copertina appariva, per la prima volta come nella storia stessa, Beta Ray Bill, conosciuto anche come Beta Ray Thor poiché capace di sollevare Mjolnir e quindi essere degno dei suoi poteri.
                                      « Ultima modifica: Venerdì 13 Set 2024, 19:23:00 da Ramarro »

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                                        Re:Topolino 3590
                                        Risposta #18: Sabato 14 Set 2024, 22:24:19
                                        Il "What If" di questa settimana è stata una bella lettura, ho apprezzato la trasposizione del fumetto delle origini di Thor nella sua versione disneyana con protagonista Paperino sia per la sceneggiatura scorrevole che per i fantastici disegni di Lorenzo Pastrovicchio.

                                        Gustosissima la storia calcistica, che mi ha regalato buone risate e la cui intesa tra la sceneggiatura dinamica e divertita di Gagnor con i disegni espressivi e vivaci di Perina anima una vicenda che puntella di ironia, sarcasmo e verità la descrizione dell'ambiente calcistico.

                                        Carina la storia di De Feo e De Lorenzi anche se non mi ha colpito più di tanto e la dimenticherò in fretta, mentre la mia preferita è stata quella di Badino e Lomurno.

                                        L'ambientazione della Purple Boutique non aveva praticamente mai destato il mio interesse ad eccezione della storia di debutto coi disegni della Perissinotto ma in questo primo racconto in due parti firmato dalla nuova coppia autoriale alle prese con il ciclo ho goduto di una vicenda beh raccontata, interessante e sfiziosa.

                                        Sia per la sua narrazione fluida e piacevole che per l'ideazione di tanti personaggi nuovi, molti dei quali giovanissimi, che hanno dato brio e freschezza al racconto.

                                        Felice di essere stato sorpreso in positivo da questa storia, ne attendo fiducioso il prosieguo.

                                        *

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                                          Re:Topolino 3590
                                          Risposta #19: Venerdì 27 Set 2024, 08:57:27
                                          Ho ricevuto il Topo in ritardo e l'ho finito di leggere solo ora.
                                          Mi è dispiaciuto vedere tutte queste critiche sebbene non le possa considerare infondate. A me l'albo è piaciuto e ho letto con piacere tutte le storie, certamente non uno dei migliori e non uno dei più memorabili.
                                          La storia di Minni mi ha coinvolto e non ho rilevato i difetti da voi segnalati. Almeno per me, Minni non mi è mai parsa come un'adolescente.
                                          Ho apprezzato anche la storia calcistica pur non apprezzando nulla del calcio. Le batture di Gagnor mi hanno fatto ridere e il ritmo era veramente incalzante.
                                          Per quanto concerne la storia "Zio Paperone e le voci dello spazio" è vero che c'è un errore scientifico (ho storto subito il naso) ma non è invece vero che il personaggio di Doretta Doremì è buttato li a caso. E' proprio grazie a Doretta che prende forma il tema della storia, ovvero che: la memoria fa spesso brutti scherzi (molti di più di quanto si creda) e i nostri ricordi non riflettono l'esatta realtà ma sono pur sempre ciò che resta della nostra storia passata e perciò non vale la pena di rovinarli.
                                          Questa tematica compare, insieme ad altre, pure nel film The Final Cut.
                                          Di questa storia ho meno digerito il fatto che un'invenzione del genere sarebbe molto più utile nell'aula di un tribunale ma questo è un problema mio perché l'età non mi fa più guardare le cose con gli occhi di un bambino.
                                          Arrivando alla tanto discussa storia Marvel, posso dire che l'ho trovata discreta e ci ho visto un qualcosina di PK come già segnalato da qualcuno. A fine lettura mi è parsa quasi una storia danese (l'arrivo di un ufo e i personaggi Disney che in qualche modo evitano l'invasione della Terra) con gli steroidi.
                                          Per chi ama fare le pulci segnalo che anche in questa storia c'è un'imprecisione scientifica: è vero che la gravità di Saturno è superiore a quella della Terra ma di pochissimo, meno del 10%. Perciò la forza degli uomini di pietrà difficilmente sarebbe così potenziata dalla poco più bassa gravità terrestre.

                                          *

                                          Gumi
                                          Diabolico Vendicatore
                                          Moderatore
                                          PolliceSu

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                                            Topolino 3590
                                            Risposta #20: Lunedì 30 Set 2024, 11:02:37
                                            Recensione Topolino 3590


                                             Spesso quando si legge Topolino si è convinti che sia giusto e sacrosanto che tutto debba essere di nostro gradimento. Che se si è appassionati di un certo genere di storie, queste non debbano mai mancare; oppure, che se si detestano determinate soluzioni narrative, queste non siano mai inserite. Quello che spesso si è però portati a dimenticare è che Topolino è un magazine, un periodico che per sua natura contiene al suo interno una grande quantità di cose differenti. Ci sono le storie a fumetti, gli articoli a esse collegati, rubriche di attualità e di approfondimento, giochi, angolo della posta e dei rapporti coi lettori. E tante altre sezioni che negli anni sono man mano venute meno. Una varietà che solitamente è possibile riscontrare anche nella proposta fumettistica che il settimanale consegna ogni mercoledì agli appassionati. 

                                             Ed è su questo aspetto che deve essere valutata la serie Minni Prêt-à-Porter che ha avuto origine con la storia Questione di stile iniziata su Topolino oramai 4 anni fa. Nelle intenzioni della sceneggiatrice Valentina Camerini e del direttore Bertani, questa serie aveva il duplice scopo di cercare di attirare il pubblico femminile e di dare al personaggio di Minni una scossa, che la vedesse impegnarsi in qualcosa di differente dall’interpretazione della fidanzata petulante e insopportabile dell’eroe Topolino.

                                             Probabilmente, se fosse ancora attiva, le storie appartenenti a questa saga avrebbero visto la propria pubblicazione sullo storica testata Minni & company, che ha rappresentato una presenza costante nelle edicole soprattutto nella seconda metà degli anni Novanta. 

                                             Non stupisce quindi che l’episodio di Minni Prêt-à-Porter presente nel numero oggetto di questa recensione non sia proprio nelle corde dello scrivente. La serie vede al timone un nuovo autore: la sceneggiatrice non è infatti Valentina Camerini, che aveva scritto le trame di tutti gli episodi pubblicati finora, bensì Sergio Badino.

                                             
                                            Appuntamento col finale: rimandato

                                             Fashion Academy – La classe è composta di due parti, entrambe contenute in questo libretto, ma la trama non si conclude e prosegue con nuovi episodi nei prossimi numeri del settimanale. Ai disegni troviamo Giulia Lomurno, alle prese con la sua prima storia “lunga”. 

                                             La trama vede Minni alle prese con i problemi della Purple Boutique, che aumentano nel momento in cui la protagonista e la sua amica Betty, proprietaria del negozio, si lasciano convincere a insegnare presso un’accademia che eroga corsi di formazione in materia di moda e stile. 

                                             Non sarà semplice per loro immergersi nel ruolo delle docenti ed entrare in confidenza con una classe oltremodo riottosa e turbolenta, con alcune situazioni che sembrano nascondere qualcosa e alcuni personaggi, di contorno, che non sembrano essere stati completamente onesti con le protagoniste della storia.

                                             Al di là delle questioni lasciate volutamente misteriose per necessità narrative, anche taluni passaggi della trama risultano poco scorrevoli, con accorgimenti talvolta forzati. I disegni sono proporzionati, ma forse per mancanza di tempo fornito alla disegnatrice per completare il tutto, molte tavole risultano un po’ scarne alla vista, in quanto spesso sono riportati solamente i personaggi senza lo sfondo, o con lo sfondo comunque abbozzato. Si tratta di una consuetudine molto comune nei Topolino di qualche anno fa, ma che via via è stata abbandonata nella ricerca di sfondi più curati e accattivanti, che però portano con sé intrinsecamente il rischio di distrarre il lettore e non fargli ben comprendere la narrazione.

                                             In conclusione la storia, che già a priori non è nell’interesse di un lettore maschio di 35 anni, a posteriori non ha la forza e la capacità (anche comica o di frizzantezza) di consentirgli di riconsiderare le proprie basse aspettative e farsi apprezzare al di là del genere a cui appartiene.

                                             
                                            UN MOMENTO. Come sarebbe a dire “paga il Papersera” ???[/size][/i]

                                             Sicuramente migliore, se non altro dal punto di vista umoristico, è Paperino, Paperoga e l’inafferrabile Pallonar, per i testi di Roberto Gagnor e i disegni di un granitico Alessandro Perina. Lo sarebbe anche dal punto di vista tematico visto che tratta di un argomento che solitamente d’estate intrattiene buona parte degli uomini italiani: il calciomercato.

                                             In una divertente commedia degli equivoci, i reporter Paperino e Paperoga vengono incaricati dal loro direttore, nonché zio, di recuperare notizie di calciomercato e allo stesso tempo tentare di ingaggiare per la squadra di calcio del Vecchio Cilindro uno ieratico e capriccioso calciatore. Sebbene già dall’inizio si possa intuire dove la trama vada a parare, almeno per alcuni aspetti (ma d’altronde cosa si può pensare se Paperoga si prodiga in spese pazze perché “tanto paga il Papersera”?), la storia si legge con piacere. Perina è come sempre quel disegnatore che fa un lavoro chiaro, pulito, comprensibile, espressivo. Nulla di trascendentale, ma allo stesso tempo nemmeno niente che non sia molto buono. La satira sul mondo del calcio nella storia funziona molto bene, sa invece leggermente di riproposizione di cliché un po’ semplicistici la parte più relativa al gossip che vede il calciatore sempre accompagnato dalla bella ragazza un po’ vacua

                                             
                                            Quando i miti cadono…[/size][/i]

                                             Segue Zio Paperone e le voci dello spazio, opera di due “De”: De Feo, Giovanni, ai testi e De Lorenzi, Paolo, alle matite. Si tratta di una classica storia di paperi: zio Paperone individua una nuova idea e una nuova possibilità per fare affari e cerca di sfruttarla con l’aiuto di Archimede. I risultati, come sempre, non sono garantiti. La storia ipotizza che, in maniera fantascientifica, sia possibile ripescare dall’infinità dell’universo i suoni, e in particolare le voci, emesse nel corso dei secoli dagli individui suo nostro pianeta. Da quelli più eminenti e dispersi nelle pieghe della storia, a quelli che hanno significato qualcosa per noi e per il nostro passato. Ci si accorgerà che non sempre la storia viene raccontata per come è effettivamente avvenuta ma soprattutto che la nostra memoria è fallibile, e il nostro cervello è mirabilmente costruito per ricordare alcuni avvenimenti solo in parte, e per la parte a nostro favore. Ci si domanda a questo punto: a che pro rischiare di sostituire un bel ricordo con una deludente verità?

                                             La storia è in grado di restituire riflessioni etiche non banali pur partendo da uno spunto improbabile dal punto di vista scientifico (ma d’altronde Pezzin lo ha sempre fatto), con l’impressione che il cameo in stile donrosiano sia un po’ forzato e sia stato inserito nella storia allo scopo di sollecitare il finale desiderato.

                                             Per concludere il numero bisogna capovolgere il libretto arrivando finalmente a leggere What if… ?Paperino diventa the mighty Thor.

                                             
                                            The mighty Thor! by Pastro

                                             La storia è la seconda del ciclo What if… ? che vede la collaborazione tra i fumetti della Marvel e i personaggi Disney. Dopo la prima storia in cui Paperino indossa i panni di Wolverine, che avevamo già avuto modo di recensire qui, stavolta il buon Donald si trova a ripercorrere da protagonista la prima avventura del supereroe Thor. La storia nasce da un soggetto di Steve Behling, cresce con la sceneggiatura di Riccardo Secchi e corre grazie ai disegni di Lorenzo Pastrovicchio

                                             Rispetto alla prima storia con Wolverine questa avventura è decisamente migliore sotto molti aspetti. Intanto la trama è quasi una riproposizione in scala 1:1 della prima storia del supereroe-dio creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1962. In quella avventura d’esordio, pubblicata sul numero 83 della serie Journey into mistery, il dottor Don Blake, nel corso di un viaggio in Norvegia, sventa il tentativo di conquista del nostro pianeta da parte di inquietanti uomini-roccia alieni dopo essersi trasformato nel dio norreno. La metamorfosi da uomo debole impossibilitato nel camminare senza un bastone a potentissimo essere soprannaturale avviene dopo aver rinvenuto in una grotta un bastone di legno che si scoprirà essere nient’altro che il leggendario Mjolnir, il martello di Thor. 

                                             La trama della storia che troviamo su Topolino è praticamente la medesima. Paperino va in vacanza per accompagnare i nipotini che devono effettuare una ricerca sui vichinghi per conto delle GM, si fa male a una gamba per replicare l’andatura claudicante del dottor Blake e poi ripercorre tutte le vicende della storia originale con pochissime modifiche. Con la sua sceneggiatura, Riccardo Secchi prova a introdurre elementi di alleggerimento e qualche gag, non tutte riuscite, ma è interessante come nell’intervista dichiari che, grazie a suo padre Max Bunker che era direttore dell’editoriale Cosmo, sia stato il primo bambino in Italia a leggere alcuni fumetti di supereroi americani. Dal punto di vista grafico la storia è disegnata molto bene da Lorenzo Pastrovicchio che con le ambientazioni sci-fi e Paperino supereroe ha una lunga esperienza. Belle, oltre alle scene di azione, anche alcune espressioni di un Paperino partecipe, entusiasta e “vivo”!  

                                             Sull’operazione in generale avevamo espresso alcuni dubbi nella scorsa recensione, ma questa storia come risultato finale in termini di trama e disegni costituisce un sensibile miglioramento. Non è un capolavoro ma incuriosisce e si lascia leggere. 



                                            Voto del recensore: 2.5/5
                                            Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                                            https://www.papersera.net/wp/2024/09/30/topolino-3590/


                                            Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!


                                             

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