Mi accodo ai pareri dei lettori sulla storia di Hatequack, non l'ho trovata particolarmente riuscita. Diciamo che sul più bello la storia si interrompe e fa dietrofront. Mi spiego: sarebbe stato più intrigante che i nipotini avessero indagato di più, d'altra parte non sono proprio degli sprovveduti (anche se infiltrarsi in un castello semi abbandonato lo può sembrare). Ma mi rendo conto che lo scopo di questo ciclo sia quello di lasciare più domande che risposte. Non mi ha messo smarrimento, più che altro il senso di qualcosa di incompleto.
Segue una storia del ciclo "La casa delle storie". Ammetto che la storia non mi stesse tanto coinvolgendo nelle prime pagine, nonostante i disegni apprezzabili di Pisapia. Però tutto sommato nella seconda parte diventa ben più dinamica portando ad una conclusione molto carina.
In questo numero ritorna anche Newton, dove la riempitiva a lui dedicata cerca di coniugare scienza e comicità. Tutto sommato fa il suo, è incredibile la frenesia della creatività di Newton e i disegni di Leoni vanno a nozze con la sua follia. Forse la storia meglio riuscita di questo numero, per me.
Ricompare la "sezione gialla" delle estere con una simpatica avventura disegnata da Midthun. Ormai riconosco che l'autore abbia un proprio tratto distinto, soprattutto nelle gag slapstick. La storia è semplice, Paperino deve aiutare i nipotini con una recita, ma - come suo solito - cerca di strafare. Sicuramente vengono ripresi setting un pò abbandonati dal fumetto odierno italiano e per questo sembra fuori posto nel Topolino. Ma ciò non guasta il suo essere una sorta di capsula del tempo di uno stile che ha sempre funzionato, con Paperino.
Chiude il numero l'ultima puntata della Fashion Academy di Minni. La settimana scorsa avevo preventivato che ci sarebbero state molte soluzioni spinose da risolvere. Beh.. e come vengono risolte? Bene, tutto sommato! Ed è assurdo come, nonostante una lunga parte dedicata alla "truffa", la storia ha sempre mantenuto dei ritmi pazzeschi, mi ha messo più ansia questa di quella di Hatequack. Purtroppo era difficile dare voce a tutti i personaggi e molti sono rimasti tagliati fuori (mi riferisco in particolare ai ragazzi), e anche il finale forse è affrettato. Ma alla fine direi che funziona, si legge volentieri.
Nel complesso numero altalenante, ma discreto.
P.S. Circus non può che farmi pensare a Carnivàle, serie HBO ambientata quasi negli stessi anni e con lo stesso setting. Anche in essa i personaggi fanno parte di un viaggio itinerante in carovana, e sono un circo. Chissà se è stata d'ispirazione! Qualcuno di voi l'ha vista e può confermarmi la somiglianza? Ovviamente aspetto settimana prossima per capire meglio e fare il confronto reale.