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La Sirenetta - Quando Tutto Ebbe Inizio

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Grrodon
Flagello dei mari
PolliceSu

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PolliceSu
    La Sirenetta - Quando Tutto Ebbe Inizio
    Mercoledì 15 Ott 2008, 17:17:18

    Ecco un film stupido. Ed è abbastanza azzeccato che in modo stupido si chiuda così un'era stupida, come quella dei cheapquel. Siamo quindi giunti al termine della serie, con l'ultimo prodotto sopravvissuto alla strage compiuta da Lasseter al momento di prendere il comando. Caduta la mannaia su cose come Gli Aristogatti 2: l'avventura di Minou, Chicken Little 2, Meet the Robinson 2: First Date, Pinocchio 2 e 3 e Beauty is the Beast, a convincere parzialmente Lasseter non era rimasto che questo. Questo e Cenerentola 3, che però era in fase troppo avanzata per essere buttato via. E ora anche questo film è uscito, recando sempre il logo Toon Studios ma con le animazioni realizzate fuori dalla Disney, precisamente a Toon City, patria di alcune produzioni direct to video non proprio esaltanti dal punto di vista grafico, come Red & Toby 2 e Le Follie di Kronk. Stavolta però siamo di fronte ad un prodotto molto più curato nel disegno e nell'animazione, e pur non raggiungendo alcune finezze proprie dello studio australiano, si nota come sia stato stanziato un budget parecchio alto per conferire alle immagini un certo appeal. Visto che qua e là alcuni tratti stilistici in comune con lo stile dello studio di Sidney però rimangono, è abbastanza logico pensare che si sia riversata in questa produzione parte del personale rimasto disoccupato. Ma sinceramente, a parte qualche animazione gommosa e una colorazione piuttosto piatta e anonima, elementi che fanno molto "età buia dei dtv", non è certo nel comparto grafico che il film delude.
    E' la stupidità alla base della trama, della sceneggiatura, dello humor, dei personaggi che rende questo film tanto idiota. La storia è un prequel della Sirenetta, che a differenza delle dicerie che erano trapelate, non tiene minimamente conto della serie tv e dei fumetti, raccontando quindi da capo la morte della mamma di Ariel, l'incontro tra Ariel e Flounder e via dicendo. Piuttosto che spiegare le motivazioni alla base dell'esilio di Ursula, che interessavano sicuramente di più a tutti, si preferisce raccontare di come Ariel riporti in auge la musica nel regno di Atlantica dopo che Tritone la bandì per il dolore per la perdita della moglie. Una sinossi che a seconda di come la si tratti può dare il voltastomaco, come essere interessante. Il guaio è che si è scelto la prima strada, facendo cadere tutto nella farsa e nel poco convincente, tratteggiando Tritone in maniera del tutto infantile. La trama di base presenta Marina del Rey, una cattiva macchiettistica che di interessante ha solo il nome, e che per tutto il film preferisce comportarsi in modo insensato, cercando una promozione nella servitù del palazzo, cercando di gettare scredito su Sebastian e comportandosi in modo demenziale per tutta la durata della pellicola, salvo poi ricordarsi negli ultimi secondi di essere la cattiva, mettendosi in testa di uccedere Ariel, ancora una volta senza motivo alcuno. Ed è solo una delle tante insensatezze di una sceneggiatura che è un groviera, con buchi in quantità: non si spiega come faccia Marina a scoprire il club segreto in cui si pratica la musica, non si spiega che senso abbia il piano di Sebastian per risolvere la situazione facendo casualmente trovare ad Ariel un carrillon che da più di un decennio se ne stava sul fondo del mare. Insomma, la trama non è solo insignificante, ma assente. Se a questo aggiungiamo che il già poco pathos è completamente vanificato dalla tonnellata di humor fuori luogo inserito qua e là, con obbrobri come il Flounder rapper che da metà film in poi contamina ogni scena, o il nuovo personaggio che fa da assistente alla cattiva, interessante solo graficamente ma assolutamente irritante nel suo parlare in modo da sembrare sempre lì lì per fare una battuta che però non arriva mai, lo spettacolo è a dir poco desolante. Un continuo ammiccare, dar di gomito allo spettatore con stratagemmi uno più scontato dell'altro che altro non fanno che sottolineare l'insensatezza della trama.
    C'è poi la colonna sonora a deludere un altro po', specialmente se consideriamo essere opera di Jeanine Tesori, che farà anche le musiche di Raperonzolo, il Classico del 2010. Decenti ma fiappine sono Athena's Song, la canzoncina della mamma di Ariel, e I Will Sing l'abbastanza orecchiabile canzoncina finale. Leggermente meglio I Remember che per forza di cose dovrebbe rappresentare il cuore del film, mentre è un vero disastro Just One Mistake, la canzone del cattivo, una disordinata accozzaglia di note, parlato, pessimo umorismo degna di altre celebri disarmonie da sequel come la canzone di Maestro Forte. Insomma, non ci siamo proprio, e spero proprio che tutto questo derivi dal basso budget dato alla Tesori e che per Rapunzel tutto vada meglio. L'unica scena musicale veramente riuscita è Jump in the Line in cui si ripesca una vecchia canzone di Harry Bellafonte per ripresentare Sebastian nella sua nuova veste di musicista clandestino, una scena che era stata usata come teaser per il film, che però sembra esser stata parzialmente rielaborata e rianimata. E il fatto che il brano migliore sia l'unico non originale la dice lunga sulla qualità della colonna sonora del film.
    Un film ridicolo quindi, che di buono ha al massimo lo zoom sulle sorelle di Ariel, e c'è da preoccuparsi che Lasseter abbia deciso di salvarlo considerandolo decente, visto che è più di una tacca sotto a molti fra gli ultimi prodotti direct to video. Un precedente che fa tremare per il futuro delle produzioni Toon Studios che dopo i sequel si dedicheranno ai filmetti per i vari franchising come Trilli. Va detto che forse potrebbe essere la nostra percezione ad esser cambiata, dopo l'annuncio della fine dei sequel: prima si era maggiormente assuefatti a questo genere di produzioni, si pensava che fosse l'unico modo per avere un briciolo di 2d Disney mentre la situazione cinematografica stagnava. Ma con la situazione attuale, una Disney in ripresa e una Pixar in stato di grazia, siamo molto meno disposti a guardarci indietro verso quella che è stata un'epoca buia per il brand Disney.

    da La Tana del Sollazzo

    *

    Andrea87
    Uomo Nuvola
    PolliceSu

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    • Il terrore di Malachia!
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    PolliceSu
      Re: La Sirenetta - Quando Tutto Ebbe Inizio
      Risposta #1: Sabato 8 Ago 2009, 22:59:34
      visto oggi su Toon Disney e devo dire che fino a metà il film era anche interessante. poi, come già disse grrodon, la trama comincia ad avere dei buchi incredibili, tipo Marina che trova il club clandestino improvvisamente. penso sia dovuto a dei tagli per non fare il film troppo prolisso... e dire che con l'attacco dei pirati all'inizio pensavo potesse essere davvero da guardare... Anzi, quella baia dove avvenne la morte di Athena sembrava proprio quella che ospita le sirene in Peter Pan...

      mah, poteva avere un valore ed invece... come trama sembra questa storia addirittura ;D

      Marina, forse anche a causa del doppiaggio o forse per l'assistente che mi ricordava Kronk, sembrava Yzma! Inoltre Paola Valentini sembra troppo Minni!
      Grande, come sempre, Ronny Grant, l'unico che dall'89 è rimasto nel cast e sembra sempre uguale!



      PS: ma solo a me sembra che per Athena abbiano usato il model sheet di Wendy in Peter Pan 2 e le abbiano solo aggiunto una lunga chioma rossa? ::)
      Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

       

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