Il numero di questa settimana ha dalla sua delle storie sulla carta interessanti, ma che non mi hanno convinto a pieno.
Si parte con il ritorno di PK "Metallo Pesante": Non so, da un titolo del genere forse mi aspettavo una trama con tutt'altri risvolti, ma sta di fatto che, a parte i disegni di Pastrovicchio, mi è sembrata particolarmente soffocante. Non tanto nei disegni, ma proprio nella costruzione delle gabbie. Ammetto che non sono proprio un fan accanito di PK e non ho dei riferimenti veri e propri per fare un confronto. Ma secondo me storie di questa portata funzionavano solo sul PKNA, ed averle portate sul Topo le ha, con il tempo, edulcorate. Il che non è per forza un male, ma con questa storia sembra di leggere un'altra cosa.
Invece nella seconda storia la coppia Gualtieri/Vian batte a macchina e disegni una storia dell'universo di Lord Hatequack. Se all'inizio di questa serie di avventure c'era davvero una sensazione di angoscia, si creava della tensione...via via macinando sceneggiature forse questo fattore è venuto a mancare. Gradevoli i disegni di Vian e alcuni riferimenti (forse Slenderman a pag,49, il busto di Edgar Allan Poe a pag. 70).
Segue una brevissima con Pippo e Orazio (di La Torre/Faraci), dove c'è una critica all'intelligenza artificiale. Così intelligente che non è proprio dotata del senso dell'umorismo, pensa un pò! Alla fine Orazio rompe la quarta parete in un certo senso, per una storia divertente e ben disegnata. Mi ha convinto di più delle restanti.
Ritorna Soldati, in una storia sceneggiata da Bosco, con Pico protagonista e i soliti paperi miliardari. Si vede che viene dato spazio al fattore Comic&Science, ma comunque si fa leggere con piacere.
Conclude l'albo una storia sui vichinghi (?) di Malgeri/Gagnor. Ammetto che credevo che fosse una storia di connotazione estera (viste le recenti sulla mitologia) ma invece si è rivelata riprendere una precedente storia pubblicata qualche tempo fa. Mi dispiace ma non sono riuscito del tutto a seguirla, forse perché l'ho trovata frenetica: succedono davvero tante cose diverse ed ad un certo punto si perde il filo. Comunque molto più metallo pesante di PK, sul finale.
Nel complesso non lo trovo un numero brutto, ma non completo come il precedente. Manca la storia che dovrebbe fare da copertina. Non mi sento di considerarla come quella di PK perché l'avrei vista meglio in chiusura (e non sarebbe la prima volta).
Settimana prossima ritorna il duo Enna/Cesarello, con una storia sulla quale aleggia un grande mistero.