Questi
500 piedi non so quanto possano essere considerati 'eredi' degli Evaporati: certo, la coppia autoriale è la stessa così come una certa ambientazione rurale dove al giallo dominante della prima serie sembra sostituirsi una sorta di arancione, a volte ben presente e a volte solo accennato. Anche il 'climax' è particolare, imbevuto da atmosfere vagamente mistery. Sicuramente non quello di una storia 'normale'. Inoltre ritroviamo il look di una protagonista femminile alternativo al solito: siamo passati dalle 'clamorose' trecce extension della Minni 'evaporata' ad un simpatico 'cappellaccio' ben calzato (con tanto di buchi per le corna) per Clarabella.
Ma anche Minni continua a non scherzare: al solito fioccone rosso ormai 'indecente' (stesso dicasi per Paperina) la fidanzata di Topolino sostituisce due fiocchettini verdi sicuramente più presentabili. E' comunque Orazio il vero protagonista di questi 500 piedi 'iniziali' con un rapimento tanto misterioso quanto la sua 'moltiplicazione'. Gli altri personaggi creati per l'occasione hanno tutti un aspetto poco rassicurante, fra simil alieni e simil buttafuori: sia gli ipotizzabili 'nemici' che gli 'alleati'. Se l'abito non fa il monaco l'aspetto non dovrebbe fare il 'cattivo' (almeno non sempre, visto che di fumetti si tratta): staremo a vedere.
_________________________________________________________________________________________Una doppia sfida ZP-RK chiude il numero. Non credo sia banale o nostalgico dire che non sono più le sfide di 'una volta' anche perché il ruolo di John D. (papero ben raccontato e approfondito in altri ambiti) spazia fra quello attendista e passivo della trasferta lucchese a quello sicuramente canagliesco ma sempre molto periferico della
Melaurea perduta.
Non che in passato non abbia avuto questi ruoli che in un certo senso lo contraddistinguono: ma la presenza e l'atteggiamento erano più convincenti, più da protagonista. Qui si limita a battibeccare col suo fido segretario (esteticamente orribile quello della Perissinotto: se Lusky ha un pregio è quello di essere uno slanciato e attraente giovanotto) mentre Paperone, al solito, sa già tutto riguardo la presenza dell'avversario in loco.
Altre cose non mi convincono: nella
Opera inattesa non male l'idea di far incontrare lo zione con Giacomo Puccini (cronologicamente e geograficamente possibile) ma renderlo autore della prima foto d'epoca di Paperopoli mi sembra esagerato: agli inizi del '900 la fotografia era stata inventata da più di mezzo secolo e la stessa città aveva avuto un grande sviluppo più o meno dallo stesso periodo (quello della Corsa all'Oro in California). Che tutti i paperopolesi dell'epoca abbiano atteso l'arrivo di un papero dal Klondike per avere la prima foto della loro città mi pare altamente improbabile.
Nella storia di chiusura la creazione del 'pioniere agronomo' Gustavus si rifà, non solo nell'aspetto ma anche nella statua scoperta tra i labirinti verdi, al più famoso Cornelius e mi chiedo se questa specie di 'parodia' fosse proprio necessaria. Anche la benevola reazione di Paperone nei confronti della 'fedifraga' Bessy mi pare fuori luogo: sebbene dettata da nuovi possibili business, non sembra tener conto del clamoroso tradimento della frutticultrice orchestrato oltretutto con Rockerduck: se quest'ultimo non l'avesse poi licenziata, non credo sarebbe tornata sui suoi passi a capo chino. Un minimo di 'muso' e di rimprovero erano quanto meno auspicabili e, per quanto il tempo sia denaro (e le tavole siano sempre poche), abbracciarla con aria sognante in previsione di nuovi affari mi è parso esagerato. Manteniamo le distanze, please