Gustoso il numero del Topo incentrato sulla tematica amorosa con San Valentino come perno della storia di apertura e di marca avventurosa in chiusura, con il sesto ed ultimo episodio della seconda stagione delle Comete.
Quest'ultima mi ha intrigato, avvinto e coinvolto come era successo per tutti gli episodi precedenti.
Si lasciano volutamente delle porte aperte per il futuro e sono contento di essermi goduto questa esperienza di lettura fino a qui.
Sebbene alla maggioranza degli abituali commentatori sul forum che sono intervenuti in merito ad essa non abbia entusiasmato, nel mio caso sono felice di avere seguito con un interesse costante questo racconto senza che si sia smorzato col prosieguo della vicenda.
Mi piace il taglio nuovo e diverso di questa tipologia di narrazione, che ha reso la lettura di queste sei puntate ariosa e che mi ha consentito di conoscere tanti personaggi nuovi e gli sviluppi delle interazioni tra di essi.
La promuovo senz'altro per sceneggiatura, disegni e colorazione: ottimo lavoro da parte di tutto il team che ci ha lavorato.
Tornando al debutto di questo numero, ad aprire le danze del libretto a tinte rosa (come evidenziato dalla squisita cover di Freccero) abbiamo una storia divisa in tre mini episodi che ho letto con simpatia e gusto.
Il "Si Sanva chi può" di Badino (perfettamente coadiuvato alle matite da Perina, Mazzarello ed Usai) è un racconto vivace, leggero, frizzante... pregno di una simpatia e di una godibilità che lo rende adorabile.
Ci ho riso su più e più volte, mi piace la voce narrativa di Badino nel suo gusto per le parodie dei nomi, per i giochi di parole, per i testi delle canzoni adattati in chiave disneyana a seconda del contesto (oltre alla Cura di Battiato già menzionata da Claudia, mi sono divertito a leggere la parodia di "Sarà perché ti amo" dei Ricchi e Poveri, o meglio... dei "Benestanti e Monoreddito!"

)
Completano il numero due buonissime storie centrali.
Graziosa la seconda consecutiva a tema culinario pubblicata sul libretto sempre a firma di Cabella e Ottavio Panaro e guizzante la nuova incursione di Testi sul giornale, questa volta servito ai disegni nientepopodimeno che da Giorgio Cavazzano.
In merito alla "nottata storta" mi ha fatto piacere ritrovare in veste di protagonisti Manetta e Rock Sassi, un duo che non si rivedeva da tempo come titolari di una storia.
Nonostante la semplicità della trama di base, la sceneggiatura è sbarazzina, frizzante, ilare e regala una lettura molto piacevole e che strappa buoni sorrisi.
Nota di merito, infine, al simpatico Che Aria Tira d'apertura, alla seconda puntata di Fumettando dedicata ad Orazio, alla divertente autoconclusiva di chiusura e alla gustosa intervista ad Andrea Malgeri sulle "Maschere", impreziosita da simpaticissimi sketch sui ruoli che interpreteranno i Paperi nella commedia da lui scritta e disegnata che vedrà il suo approdo sul Topo la settimana prossima.