C'era un tempo in cui Walt Disney produceva solo animazione.
L'Isola del Tesoro avrebbe nel 1950 smentito questo luogo comune, dando inizio alla serie dei film live-action che continua ancora oggi con titoli quali
La Maledizione della Prima Luna e
Le Cronache di Narnia: Il Leone, la Strega e l'Armadio. Prima di quel forunato periodo erano però già stati prodotti alcuni lungometraggi che mischiavano parti animate e scene recitate da attori in carne ed ossa. La scrittura mista affondava le sue radici nella notte dei tempi, quando il giovanissimo Walt cercava di sfondare con la sua serie animata
Alice Comedies.
Fantasia,
Saludos Amigos e gli altri film a episodi prodotti negli anni 40 avevano portato avanti la tradizione, a volte alternando le parti live-action a quelle animate - è il caso di
Bongo e i Tre Avventurieri - altre volte mostrando direttamente attori e cartoni animati interagire, come ne
I Tre Caballeros.
Quando
I Racconti dello Zio Tom venne prodotto nel 1946, si ebbe il primo caso di lungometraggio a scrittura mista in cui le parti animate erano in minoranza. A dire il vero c'erano già stati
Il Drago Riluttante e
Victory Through Air Power a non esser stati inclusi nella lista dei classici disney (che però sarebbe stata ufficializzata solo con
Taron e la Pentola Magica), ma entrambi i film avevano un andamento documentaristico e non raccontavano una vera e propria storia, finendo così per essere velocemente messi da parte.
I Racconti dello Zio Tom, invece, acquistò una rilevanza eccezionale nel panorama Disneyano, diventandone in fretta uno dei film più amati i cui personaggi sarebbero stati ripresi molte volte negli anni successivi. Il film, che molti considerano la risposta Disney a
Via col Vento, è introdotto dall'omonima canzone
Song of the South, ascoltabile nei titoli di testa, ed è ambientato durante la guerra di secessione. Il protagonista è Johnny, un bambino, intepretato dal "solito" Bobby Driscoll, che con la madre viene spedito alla piantagione della nonna materna. Il padre fa il giornalista, è quindi troppo "socialmente impegnato" per ritirarsi nel piccolo angolo di paradiso (paradiso per modo di dire, c'era la schiavitù) in cui vive la suocera, e preferisce invece continuare la propria battaglia ad Atlanta, lontano dalla famiglia. A casa della nonna, Johnny fa amicizia con Ginny, interpretata da Luana Patten, già protagonista di altri film Disney in coppia con Driscoll, e soprattutto con un anziano schiavo di colore pieno di saggezza, lo Zio Remo (James Baskett), tradotto in italiano con Tom per godere dell'assonanza con la celebre capanna.
Sarà proprio questo personaggio che aiuterà il piccolo ad accettare la propria realtà familiare, con una cura a base di fiabe. E' proprio attraverso questi racconti che l'animazione si insinua nel film facendo sfilare un gruppetto di characters di tutto rispetto: Fratel Coniglietto, Compare Orso e Comare Volpe, protagonisti di tre godibilissimi segmenti, incentrati sulla caccia del primo da parte degli altri due.
La morale di ognuno dei tre racconti avrà poi delle ripercussioni sulla trama principale fino al finale, in cui in una scena surreale, i protagonisti stessi finiscono per incontrare Fratel Coniglietto e il resto della fauna presente dei racconti del vecchio Zio Tom.
Il primo dei tre racconti viene narrato dallo Zio Tom a Johnny la sera in cui i due si incontrano. Johnny vorrebbe andarsene di casa per raggiungere il padre e lo Zio Tom, usando la psicologia inversa, gli racconta questa storia proprio per distoglierlo dall'impresa. Il segmento si apre con una sequenza in tecnica mista in cui lo Zio Tom canticchia, immerso in un mondo disegnato, il pezzo che farà vincere al film l'Oscar per la migliore canzone, e che diventerà poi uno degli inni del mondo Disney:
Zip-A-Dee-Doo-Dah. L'attenzione si focalizza ben presto su Fratel Coniglietto, un personaggio irriverente e un po' sbruffone che, andatosene di casa finisce ben presto nella trappola di Comare Volpe, riuscendo però a liberarsene sfruttando l'ottusità di Compare Orso, che da adesso in poi diventerà un ulteriore nemico da cui guardarsi.
Fratel Coniglietto e il Pupazzo di PeceLa seconda storia è un po' più lunga della precedente e viene raccontata a Johnny (e a un altro bambino di colore) per consolarlo del fatto che la madre non voglia lasciargli tenere un cagnolino. In questa, i due villain vogliono vendicarsi per quanto accaduto precedentemente e riescono a catturare Fratel Coniglietto facendogli attaccar briga con un pupazzo fatto di pece. Il pezzo è introdotto come l'altro da una breve sequenza musicale
How Do You Do?, in cui lo Zio Tom e gli altri abitanti del bosco si lamentano dell'eccessiva spavalderia di Fratel Coniglietto. Dopo la cattura viene lasciato un momento di suspence, interrompendo la narrazione e tornando ai piccoli ascoltatori, che credono che il lieto fine questa volta non ci sia. Ovviamente l'episodio si conclude come l'altro, con un intelligente motto di spirito del protagonista, che ancora una volta riesce a scampare alla morte.
Raccontato questa volta per consolare Johnny e Ginny per una festa andata male, il terzo e ultimo episodio inzia in medias res, ovvero con Fratel Coniglietto catturato e prossimo alla cottura. Lo stratagema per cavarsela questa volta consiste nel far leva sull'animo innocente di Compare Orso, promettendogli di portarlo nel suo
Laughing Place, tradotto in italiano con Trastulliolà. Il concetto di Trastulliolà, molto Disneyano, è espresso molto bene nella canzone
Everybody Has a Laughing Place canzone che accompagna gran parte dell'episodio, di per sè molto corto.
Come suggerito dal titolo originale,
I Racconti dello Zio Tom sia per la qualità dell'animazione sia per la profondità della storia, rimane uno dei film più "caldi" e poetici della filmografia Disneyana. Il suo successo strepitoso consegnò questo terzetto di personaggi verso un avvenire luminoso, che li avrebbe visti protagonisti di tavole domenicali e gradevolissime storie in formato comics book, spesso e volentieri disegnate da un Paul Murry in stato di grazia. Il tema di
Zipp-Ah-Dee-Doh-Dah avrebbe poi fatto capolino anche nei cortometraggi
Soup's On e
Man's Best Friend, mentre Fratel Coniglietto & co. sarebbero ricomparsi in versione animata in
Chi Ha Incastrato Roger Rabbit. Ma il successo di questo film sarebbe stato destinato a svanire. Bob Iger, nuovo capo della Disney, ha da poco deciso che questo film NON verrà editato in dvd, a causa dei sui contenuti poco rispettosi verso i neri. E' inutile dire che una scelta così bigotta e sciocca priverà le future generazioni della possibilità di conoscere una delle pagine più gloriose della storia dell'animazione.
da
La Tana del Sollazzo