Appena visto il famoso cartone dei primi anni 80 sulla storia dell'avaro Ebezener Scrooge, interpretato, naturalmente, da zio Paperone (con basette grigie): anche Topolino è 'vittima' dello zione e con lui la sua famiglia (Minni, Tip, Tap, Melody), oltre a un Paperino che non si capisce bene che ruolo abbia (ma non si potrebbe farlo parlare decentemente?). Dopo un incontro con il fantasma di Pippo, è il Grillo Saggio a portare Scrooge a vedere il suo passato e relativi errori: si intravedono Orazio, Clarabella, Nonna Papera e una Paperina che amava il Paperone giovane (potevano scegliere Brigitta o Doretta), non ricambiata o meglio, in secondo piano rispetto al denaro.
Gambadilegno porta lo zione al cimitero dove, oltre a fargli vedere la tomba di Tip (o Tap?), morto per non essersi potuto curare, lo scaraventa dentro un fosso dove la tomba che stanno per calare è la sua!
Ma sono solo incubi: il mattino di Natale è radioso e il vecchio papero ha voglia di rinfrancarsi con il mondo, memore degli errori passati. E la scena finale lo vede in casa di Topolino, a cui propone addirittura di diventare suo socio, abbracciato ai suoi nipotini.
Bei colori, bell'animazione e temi forti: povertà, malattie, morte, avarizia, egoismi ma anche rimorsi, altruismi, solidarietà, generosità e amore.