Copincollo ciò che avevo scritto tempo addietro su "La Tana del Sollazzo".
Dunque.
Ho visto i corti in questione, e devo dire che non ho ancora ben capito se mi piacciono o meno.
Cioè, sì, mi piacciono, ma con molte riserve. Perché se per certi aspetti mi hanno divertito, per altri mi hanno lasciato PERPLESSO. Parecchio perplesso.
Partiamo da quel che mi è piaciuto: le gag, l'umorismo, i tempi comici. Tutto perfetto, tutto divertentissimo.
Non c'è stato un corto che non mi abbia fatto quantomeno sghignazzare, i tempi sono perfetti e le gag scatenate, con quelle dinamiche slapstick che, se usate con maestria, sono sempre una carta vincente per episodi brevissimi ma "incisivi" come questi. Si preme spesso sul pedale del grottesco e dell' "estremo", ma lo si fa con un ottimo uso dei tempi comici, con gag a volte argute e geniali (il corto delle orecchie), altre volte più di grana grossa o volgarotte (rutti, nudità e roba del genere) ma comunque ben gestite.
Da questo punto di vista, dunque, niente da obiettare.
Ma veniamo a ciò che mi ha lasciato PERPLESSO: lo stile grafico.
Cioè, se io mi fossi trovato di fronte a questo prodotto senza sapere di cosa si trattasse, ecco cosa avrei pensato: "Uhm, Topolino, Pippo & C. disegnati in modo stilizzato, deformato e caricaturale, con espressioni esagerate, situazioni grottesche, demenziali e politicamente scorrette, stile a suo modo trasgressivo. Non può essere un Disney ufficiale, deve trattarsi di una irriverente parodia fatta da qualche buontempone che si è divertito a prendere per il culo i personaggi Disney. Una parodia divertentissima, ma pur sempre una parodia".
Ciò che mi lascia perplesso è proprio questo: sapere che non di parodia si tratta, ma di un prodotto Disney ufficiale che ha come protagonisti i Disney characters ufficiali. E questa cosa, per lo spettatore abituato ai corti classici o al massimo ai simpatici revival di Mickey MouseWorks e House of Mouse, è parecchio straniante.
E non mi venite a dire che si tratta di un rimodernamento del design degli anni '30, perché francamente non mi pare proprio. L'unica cosa che può ricordare gli anni '30 sono gli occhi e i calzoncini rossi di Topolino, il resto mi sembra tutto basato, più che altro, su quello stile moderno alla Cartoon Network & simili, deformato e iperstilizzato, da cui i personaggi Disney finora si erano sempre tenuti alla larga. Le espressioni del viso di questo Mickey, sinceramente, mi ricordano parecchio SpongeBob - senza nulla togliere a SpongeBob che mi piaceva tanto da giovincello (ora molto meno), ma non avrei mai pensato di poter dire questo di Topolino.
E poi Pippo è BRUTTO. Brutto non nel senso che sia fatto male, ma proprio che l'abbiano reso brutto, sgradevole, dal punto di vista estetico. E sarà anche ispirato al Dippy Dawg dei primi corti (ma solo fino a un certo punto, direi), ma è pur sempre gran brutto. E non ispira simpatia. Cioè, fa molto ridere perché protagonista di gag spassose (come nel corto sulla mostra canina ad esempio), ma non è simpatico, anzi è decisamente sgradevole.
Per non parlare di Paperino, Paperina e Pluto che mi sembrano invece reinventati ex-novo, e coi modelli degli anni '30 non c'entrano proprio nulla. Sembra quasi che abbiano pensato che per rendere Topolino più simpatico fosse necessario "rovinare" gli altri personaggi, rendendoli brutti/sgradevoli/poco interessanti. Per lo meno, a me hanno dato questa impressione.
E poi mi ha lasciato perplesso vedere come le gag estreme e politicamente scorrette, che in altri contesti mi piacciono moltissimo, si applicano ai personaggi Disney. L'effetto, intendiamoci, non è sgradevole quanto straniante.
Cioè: vedere Topolino incazzato come una bestia che ruggisce con lo sguardo assatanato, Pippo con l'espressione da demente che si scaccola l'ombelico e nel tempo libero si diverte a fare il travestito (!), Paperino a cui viene strappata LA PELLE dall'elica di un aeroplano... be', mi sembra tutto assai poco disneyano. Per quello che di solito siamo abituati a definire, più o meno stereotipicamente, come "disneyano". Come ripeto, sembrano più delle irriverenti parodie che non dei corti ufficiali.
E francamente non so dire se questo sia un bene o un male.
Tirando le somme, devo dire che se lo scopo dei corti è (com'è ovvio che sia) quello di divertire, ci riescono benissimo. E l'importante è questo. Però, per il resto non saprei come giudicarli.
Mi dispiace solo di non avere più SKY (abbonamento disdetto da qualche mese), e di non poterli quindi vedere su Disney Channel: guardarli sullo schermo televisivo anziché sul computer, e nella mia lingua, magari me li avrebbe fatti apprezzare di più.