Infatti... il reboot è una operazione concettualmente differente dal semplice remake.
Parliamo di Alien. Vi va?
Abbiamo avuto il primo, a mio avviso insuperabile in quanto a suspence e a senso del mistero, di Ridley Scott.
Poi c'è stato il sequel, di Cameron.
Quindi il terzo, in cui Ripley muore, e poi il quarto, la clonazione.
Poi abbiamo avuto gli spin off, cioè i crossover con Predator.
Toh, ecco che Ridley Scott, con Prometheus, fa una sorta di prequel. Tra un po' dovrebbe uscire il sequel di Prometheus, ma che continua il prequel di Alien.
Dopodiché, e qui sta la novità, ci saranno NUOVI capitoli di Alien, eh già.
Ma la vicenda ripartirà dal secondo (e sempre con Sigourney Weaver / Ripley), ignorando completamente il terzo e il quarto, che faranno finta non essere mai esistiti.
Ecco: questo è un reboot, sia pure parziale.
Un reboot totale è invece la saga di Star Trek di J. J. Abrams. Non un remake, ma proprio una storia differente in una realtà differente.
Mentre l'ultimo film è una sorta di remake de L'ira di Khan, sia pure mischiato ad un cripto-remake dell'episodio Spazio Profondo. Come vedete, un remake che fa parte di un reboot.
Penso che la differenza sia chiara...
Ecco: per Mary Poppins mi aspetto una cosa simile: una direzione artistica differente, magari anche più dark (perché no?), magari non poi molto, caratteri diversi da quelli del film di Stevenson, vicende differenti (un po' più fedeli ai libri della Travers, forse), grafica differente, concept visivi differenti, una nuova famiglia Banks, con pure i fratellini più piccoli, e un finale differente (vedasi sempre i libri della Travers).