Visto in anteprima gratuita lunedì sera, su 5 sale in tutta Italia. (Sì, potete rosicare un cincinino)
Ci ho voluto dormire sopra ben bene prima di commentare. E lo farò ora, SPOILERANDO qualcosina. Quindi magari, prima guardate il film. Poi leggete queste righe e aiutatemi a trovare il bandolo della matassa.
Il fatto, gente, è che non mi è mica piaciuto tantissimo.
E vado a precisare.
Attori strepitosi (beh, QUASI tutti). Icone nelle icone.
Retroscena fenomenali.
Evocazioni meravigliose e riferimenti storici azzeccatissimi.
Però... quanta, quanta stucchevolezza!
Tutto è impostato e soppalcato in modo che trasudi, grondi sentimento e phatos. E sì che io sono un tenerone e un emotivo... ma qua si esagera!
Questo si nota (e pesa!!) specialmente nella storyline del passato. Oberata da un Colin Farrel che si conferma - a mio modo di vedere - un attore non particolarmente dotato, assai limitato nel rendere un personaggio complesso e sfaccettato (e assolutamente "portante") come quello che è chiamato a interpretare.
Infatti nell'altra storyline, dove il talento di Emma e Tom giganteggia a ogni fotogramma, tutto regge. Ma che dico regge: incanta! Seguire la temibile Miss Travers, con le sue manie di controllo, che si rapporta con il povero squadrone canterino di Walt è delizioso, con picchi di spasso e delicatezza inaudita. E' questo il vero centro del film. Peccato che venga spezzettato di continuo, e ogni volta che ci si allontana da questo snodo non vedi l'ora che la parentesi si chiuda, per tornare finalmente a ciò che vuoi vedere davvero.
Vi giuro, è come quando leggendo le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco ti imbatti in un capitolo incentrato su Bran o Davos. Pensi "Cheppalleeeeeh!" e salti le righe. Anche perché sono frammenti spesso stereotipati e fin troppo prevedibili (a volte sembra che abbiano dato libero accesso al whisky al padre della famiglia felice del Mulino Bianco).
Ora, non tacciatemi come insensibile. Il climax emotivo che raggiunge il bellissimo dialogo tra Walt e Pam nel finale è da brividi e lacrimoni. Proprio per questo ho trovato eccessivo aver voluto spennellare robuste dosi di "sigh" e "sob" anche in così tanti altri ambiti. Anche l'autista ha un retroscena strappalacrime che tira fuori d'embelée!
Il retrogusto che mi ha lasciato il film, a visione ultimata, è quello di una storia un pelino carente a livello narrativo (cioè, non sufficiente per occupare 2 ore di pellicola) per cui è stata aggiunta e cucita a puntino un'intelaiatura sentimentalona, che desse all'opera un lirico senso di continuità... che in realtà già c'era! La recitazione della Thompson è già perfetta e più che sufficiente a farci percepire l'inquietudine di una donna che, evidentemente, ha dovuto ricucire ferite profonde. Per inquadrarlo meglio non bastava - che so - un unico, corposo flashback, anziché quella gragnola di schegge che hanno reso tutto più spezzato e meno fluido?
A mio modo di vedere, la PURA e ASSOLUTA forza del film è proprio nel ripercorrere quel meraviglioso making-of di uno dei capolavori Disney più iconici di sempre... peccato che la scelta finale, a mio avviso, penalizzi leggermente questa prospettiva e infiocchetti un film decisamente meno incisivo e ben riuscito di quanto avrebbe potuto essere. Che non vuol dire che "Saving Mr. Banks" fa schifo. Ma nemmeno che è un capolavoro assoluto, pazzesco e inoppugnabile.
Detto questo, possiamo tranquillamente far cadere qualsiasi valutazione riguardo la rappresentazione della figura di Walt stesso (non è un biopic: Hanks rende esattamente ciò che serve al film, tanto porta un NOME che, volenti o nolenti, dice già milioni di cose anche se non vengono mostrate) o sulla presunta "conversione" della Travers, che passa dall'immobilismo venefico ai volteggi canterini in un millisecondo (la colonna sonora di Mary Poppins tutto può!).
Ah, ovviamente restate in sala dopo i titoli di coda!
(Adoro l'inutilità postuma di questa frase, dopo un'intro del post che incita a leggere SOLO a visione del film avvenuta.)