sicuro perchè ho i DVD.
Credo che nessuno metta in dubbio il fatto che anche in C'era una volta parte del cast abbia avuto il cambio etnico e che ciò sia accaduto anche per Merlino.
Il punto detto era solo che la serie di cui parlava feidhelm non era C'era una volta ma una serie maggiormente focalizzata su Re Artù (Artù in C'era una volta è uno dei tanti personaggi, non è il principale) in cui erano stati inseriti personaggi di colore non azzeccati. Si noti bene: C'era una volta è una serie in cui i personaggi delle fiabe ne sono stati sbalzati fuori e adattandosi al nuovo mondo possono aver subito anche cambiamenti fisici più o meno possenti che possono giustificare un po' tutto.
In Merlin rendere Ginevra serva personale innamorata corrisposta del giovane Artù era abbastanza fuori luogo.
Si possono inserire uomini di colore in contesto arturiano o storico anglosassone? Certo, ma, come è sempre stato fatto, come saracini, e infatti in Robin Hood (quello con Kevin Costner) Morgan Freeman alleato di Robin non stonava affatto, ma dava anzi un punto ulteriore di contesto e di costumistica per i personaggi.
Si noti bene: il cambio etnico in film a soggetto non storico (esempio: supereroistici) può causare problemi perché l'operazione può sembrare forzata o perché si è abituati a pensare a determinati personaggi con determinati volti, ma se ben fatto funziona (vedasi Nick Fury in Avengers: alla fine il successo è stato tale da far cambiare anche quello dei fumetti).
In una serie ad ambientazione storica (o pseudo-tale) si cerca invece di catturare la forza immaginifica di una sorta di quadro d'epoca.
Lo scopo è quello di immergere lo spettatore il più possibile al suo interno rievocando una serie di avvenimenti anche dal punto di vista visivo.
A quel punto il fatto per cui una cosa potesse esistere e potesse trovarvisi farne un elemento predominante lo rende stonante. Faccio un esempio: un film ambientato in un'epoca in cui giravano le prime automobili potrebbe avere un'automobile nelle mani di un personaggio estremamente facoltoso, ma mettere tutti quanti in automobile renderebbe l'immagine straniante.
In questo senso, in un film ad ambientazione romana, sarebbe improprio introdurre uomini di colore tra i galli di Vercingetorige, ma sarebbe allo stesso modo insensato inserire degli scandinavi tra i cartaginesi di Annibale, così come in entrambi gli schieramenti lo sarebbe inserire dei cinesi.
Dopo di che ovviamente ogni film avrà il cast che il suo paese gli permette di avere: Thermae Romae ha attori giapponesi perché è un film pienamente e inevitabilmente giapponese, anche se i "romani" sono truccati, abbigliati e acconciati in modo tale da avvicinarsi il più possibile ad un'immagine di Roma.
Quando possibile si cerca ovviamente di riferirsi ad un cast più prossimo all'effetto che si vuole ottenere. Con Mulan quasi tutti i doppiatori erano orientali. Non cinesi perché pare non siano riusciti a trovare abbastanza attori sino-statunitensi da coprir tutti i ruoli.
Inserire forzosamente uomini di altra etnia serve a risolvere problemi e tensioni interne al paese di produzione ma dona al film un'immagine di pesante forzatura.
Così, come dissi precedentemente, l'immagine che si viene a creare non rende la forza di una Francia paesana e fiabesca d'epoca ma finisce per trasformarla in un molto più sgradevole stato del sud con piantagioni di cotone alla Django Unchained.