Visto un mesetto fa, trovo solo ora il tempo di postare le mie opinioni...
-_-
Ma a chi voglio darla a bere?
Per una serie incredibile di cazzi, mazzi e rinvii dovuti a motivi vari, quasi quasi mi perdevo la visione al cinema del Pixar di quest'anno!
Fortunatamente così non è stato, e ieri pomeriggio in compagnia dell'Uomochesapevatroppo mi sono recato al cinema.
E ho apprezzato il tutto molto più di quanto immaginassi: non avevo grandi aspettative verso questo film, in realtà, e forse anche questo ha contribuito a farmi apprezzare maggiormente un film in cui difficilmente riesco a riscontrare difetti.
Un film che ha la sua forza vincente nella
semplicità, parola chiave dell'intero progetto a mio parere, e questo a dispetto del processo creativo tortuoso attraverso cui è passato in fase di realizzazione. A differenza di altri progetti come
Up,
Wall-E o
Toy Story 3, dove sceneggiatori e registe volevano puntare alto e sapevano di dover creare una trama densa di avvenimenti e sorprese, con
Brave a mio parere ci si è fatti contagiare dall'atmosfera fiabesca che permea l'idea stessa alla base del film e la sceneggiatura ne ha beneficiato molto, dando come risultato una trama lineare, semplice, senza particolari scossoni ma gestita decisamente bene, scritta con grande capacità e con una grande gestione dei tempi narrativi.
L'orso Morgu si vede poco? Non direi, si vede il giusto per quel che richiede la storia, che non prevede un cattivo, e che vede invece questa entità solo come elemento base e stuzzicante per spiegare la trama. In questo senso, quindi, la sua presenza mi pare ben calibrata.
La regina trasformata in orso fa ridere e sembra out of character? Non direi: quando la regina si comporta, pur essendo nei panni di un orso, come un essere umano dimostra coerenza con il suo personaggio, e non ho mai avvertito durante la visione un fastidioso senso di sospensione di'incredulità o di umorismo fuori posto, anche la tanto biasimata scena del mimo mi è parsa necessaria e motivata, e gestita abbastanza bene nei limiti della situazione attraverso cui doveva svolgersi. Tant'è vero che ho pianto come una fontana, commosso, da quella scena che per me ha una componente profonda molto importante.
La Pixar ha dimostrato, a mio parere, di sapersi muovere brillantemente anche in una trama fiabesca, solitamente appannaggio della Disney dura e pura, contaminandola con il proprio tocco personale ma senza rinunciare alla semplicità narrativa insita in questo tipo di canovaccio. Questa scelta di semplicità, insieme alla durata contenuta di un'ora e mezza (ideale per la storia raccontata), personaggi bellissimi raccontati in modo ottimale e una colonna sonora stupenda,tanto nelle parti strumentali quanto nelle 3 canzoni, tutte ottime, ha fatto da terreno perfetto per raccontare in maniera incisiva e commovente un rapporto tra madre e figlia che sì, non sarà niente di nuovo o rivoluzionario, ma riesce ad emozionare davvero, a parlare di sentimenti assoluti, di amore, rispetto, destino e capacità di guidarlo noi nel rispetto delle persone che ci sono attorno e dei loro sentimenti.
Il tutto anticipato da
La Luna, che è uno dei corti Pixar migliori di tutta la loro storia, una poesia per immagini e sensazioni che offre un candore e una dolcezza che fanno davvero bene e che sono messi in scena con la grazia adeguata.