@ Billo:
Sinceramente adoro Coppola, che trovo quasi a metà strada tra Cavazzano e Vian, come stile. Quasi.
Ho imparato ad apprezzarlo forse grazie alla penuria di "nuove leve" capaci, come dire, non "anonime".
Ubezio... ricordo che da bambino non mi piaceva affatto: un tratto molto maturo, sicuramente non puffoso o cartoonoso, non "comico" come Cavazzano o Scarpa sapevano fare.
Eppure ho iniziato ad adorarlo crescendo... come Sciarrone: agli inizi non mi andava proprio a genio, poi da PKNA 0/2 l'ho rivalutato sempre di più fino ad averlo nell'Olimpo.
Marini... è uno di quelli a cui dò un 6/10, e forse gli sono più affezionato per certe storie (come quelle dei paperi in quel regno fantasy con le montagne dorate e la principessa Averella, comecacchiosichiamava) che per il tratto. Non so.
Su Cavazzano:
continuo a sostenere che abbia ammorbidito troppo il tratto: prendete le prime storie di ROck Sassi e Manetta, o Topolino e il Mistero della Voce Spezzata... e paragonatele a storie come "Topolino e il Mistero della Blue Star" o quella di ROck Sassi che torna al suo paese: c'è un abisso di differenza nei disegni secondo me. Quasi sembrano disegnate da Coppola, ma nemmeno.
...Ah, mi accodo su Giancarlo gatti.
Ma forse ha solo bisogno di maturare il tratto e dargli uno stile proprio...