La Nascita del Pistolero (
The Gunslinger Born)
Nel 2007 Stephen King, il celeberrimo scrittore americano autore di moltissimi romanzi di successo, raggiunge un accordo con la Marvel per realizzare una saga a fumetti ispirata alla sua opera più massiccia e complessa, definita da molti critici e fan la magnus opum dell'autore del Maine. Sto parlando della saga, composta da 7 romanzi, de
La Torre Nera.
Con grande entusiasmo da parte di Joe Quesada e dello staff che lavorerà al progetto, pian piano si delineano le caratteristiche di questo lavoro: non sarà la riduzione a fumetti dei libri scritti da King, ma bensì una sequenza di miniserie che racconteranno gli anni della giovinezza di Roland Deschain, il pistolero protagonista de
La Torre Nera, prima di quello che succederà a partire dal primo libro della saga letteraria.
Responsabile della trama e della consulenza in generale sulla saga è Robin Furth, assistente storica di King e autrice del libro
The Dark Tower: A Concordance, una specie di guida ufficiale alla saga; insomma, una delle massime conoscitrici della storia.
Alla sceneggiatura e stesura dei dialoghi abbiamo Peter David, celebre sceneggiatore di fumetti USA, autore di storie dell'
Uomo Ragno, degli
X-Men e per tanti anni di un bellissimo ciclo di storie di
Hulk.
Ai disegni abbiamo Jae Lee, un mostro di bravura che ha tratteggiato tavole fantastiche, ma ne parlo meglio dopo; ha vinto l'Eisner Award per il fumetto (sempre Marvel)
Inhumans e ha disegnato molto per
Spider-Man,
Hulk e molto altro Marvel. Ai colori c'è Richard Isanove.
A supervisionare tutto quanto il processo di creazione del fumetto, con occhio attento (o così dicono) c'è lui in persona, Stephen King.
Insomma, un pantheon di artisti di tutto rispetto si è adoperato per questa sorta di prequel a fumetti alla saga horror-fantasy del Re, un progetto che in teoria dovrebbe spalmarsi su 6 miniserie totali e che a quanto pare è diventato un titolo vendutissimo in America.
In Italia la serie, come tutto ciò che è Marvel, viene pubblicata da Panini Comics che per la prima miniserie,
La Nascita del Pistolero (
The Guslinger Born) ha spalmato i 7 volumi che la compongono su 4 agili brossuratini da edicola. La particolarità è l'accordo che la Panini ha stipulato con l'editrice libraria Sperling & Kupfer - che in Italia detiene i diritti di pubblicazione di tutte le opere di King -, grazie al quale durante l'uscita in edicola degli albetti in libreria uscirà (edito da Sperling, appunto) un libro che raccoglie in un colpo solo tutti i numeri.
Ma, finito il preambolo, cosa succede ne
La Nascita del Pistolero? Be', niente che un lettore della saga non conosca già. Infatti, al di là del fatto che questa serie venga sbandierata come contenitore di vicende nuove, almeno in questa prima mini gli eventi raccontati sono quelli che i fan hanno appreso nel primo e soprattutto nel quarto libro de
La Torre Nera, dove tramite flashback (nel quarto libro,
La Sfera del Buio, il flashback dura per tutto il lungo romanzo) apprendiamo dal racconto di Roland una sua missione di gioventù, raccontata paro paro in questa mini. La cosa non dovrebbe ripetersi nelle prossime miniserie, ma comunque per ora non sono eccessivamente deluso da questa cosa. Era inevitabile, volendo raccontare il passato di Roland, riprendere eventi già narrati in flashback, sia per completezza che per chiarezza verso chi magari legge solo il fumetto. Inoltre mi è piaciuto vedere visualizzato in vignette quello che la mia mente aveva immaginato leggendo il quarto romanzo.
Dopo le prime superbe 4 tavole, che rieccheggiano l'inizio del primo romanzo della serie
L'Ultimo Cavaliere in modo meraviglioso con una voce narrante perfetta, in
La Nascita del Pistolero vediamo Roland battere il suo istruttore Cort, diventare un pistolero, rimanere invischiato nei piani del perfido e misterioso Marten; vediamo il neo-pistolero partire per Mejis, città lontana dalle Baronie centrali, insieme a due suoi fidati amici che costituiranno il suo primo ka-tet. Vediamo Roland affinare le qualità che ne faranno una leggenda, e vedremo la sua intensa storia d'amore con Susan Delgado. E inizieremo a vedere come personaggi determinanti nel suo destino (pardon, ka) tramavano già allora, come se fosse un predestinato. Il lettore di libri rivede molte di queste cose e ne vede per la prima volta esplicitate altre, e ha il valore aggiunto di vederle visualizzate dai disegni a dir poco meravigliosi di Jae Lee, che vedo per la prima volta all'opera qui e di cui vorrei bearmi a lungo, perchè è un grande, un nome eccellente, un artista con la A maiuscola il cui talento trovo assolutamente indiscutibile. La sua visionarietà gli consente di creare ottime tavole in cui mostrare quel misto di far west ante litteram e fantasy medievaleggiante che costituisce l'ambientazione della saga, inoltre i suoi esseri umani sono tanto realistici e ben fatti quanto le creature più anomale risultano ripugnanti al punto giusto. Le sue cover sono gioiellini, le splash page capolavori. Mi inchino a quest'uomo.
Ma a mio modesto parere, anche un profano della serie può approcciarsi a questo fumetto, parlando in fondo di antefatti alla vicenda senza però spoilerare quel che accadrà; forse non gli sarà tutto chiarissimo, forse dovrà farsi l'abitudine a certi termini tipici di quel mondo, ma non escludo che possa appassionarsi e magari leggere poi i libri, anche se questi rimangono estremamente superiori a queste versioni.
Oltre ai fumetti gli albi Panini offrono interessantissimi dietro le quinte, che offrono spunti nuovi anche a chi ha letto i libri: curate sempre da Robin Furth, queste pagine forniscono attraverso leggende fittizie raccontate in prosa squarci informativi sull'origine del mondo in cui vive Roland e di tutti gli altri mondi, e su alcune ere del lontano passato, di antenati di Roland e quant'altro. So di alcuni fan che non ritengono canoniche informazioni come queste, di una certa importanza costitutiva raccontando la vera e propria origine di personaggi ed eventi anche abbastanza importanti nella saga, dal momento che sono scritte non da King ma solo dalla collaboratrice. Io penso che lo scrittore abbia letto e dato il suo consenso anche a questi contenuti speciali, e non si sia limitato a dir di sì a qualunque cosa, quindi ritengo queste storie canoniche dal canto mio.
Mi preme sottolineare che nel primo numero è presente una lettera aperta di Stephen King in cui parla del suo amore per i fumetti in generale e Marvel in particolare, della sua passione per Spider-Man, del suo entusiasmo verso altre forme di narrazione oltre ai libri, e del fatto che è sempre felice di dare il consenso a trasposizioni di sue opere in altri medium (ricordiamo che una grandissima fetta della produzione di King è arrivata al cinema o in TV) indipendentemente dal risultato qualitativo, solo per vedere come viene fuori lontano dalla pagina scritta (l'opposto di Alan Moore, insomma). Mi ha colpito soprattutto la grande fantasia che anche nello scrivere due paginette gli esplode dalla penna, solo lì ha inserito tra l'ironico e il serio fino ad almeno 7 buonissimi spunti per nuove storie!
Per il resto i volumi - molto ricchi dunque, e curati molto bene anche nella veste grafica, davvero eccellente - offrono alcuni sketchbook.
Consiglio a tutti quindi, fan e non della Torre, di leggere questa mini (in volume dovrebbe essere facilmente reperibile), io mi accingo a iniziare la prossima,
La Lunga via del Ritorno.
Dici che merita la saga al completo? Mi ha sempre intrigato tantissimo, anche perché io amo il fantasy e amo King... Però non riuscire per 3 volte a finire il primo libro è sempre stato un deterrente potentissimo!
Markeno, devi leggerla questa saga. Pensa che io non avevo mai letto niente di King e adesso appena avrò tempo mi butterò su altri romanzi del Re, dopo aver letto i 7 libri della Torre. Anche a me il primo romanzo non prese subito, lo lessi e lasciai perdere. Un anno fa lo ripresi in mano e poi lessi il secondo... e da lì vedi che inizia l'esalto! Almeno per me è stato così, fidati!
(lol, a meno che in questi due anni tu non abbia rimediato
)