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    Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
    Risposta #15: Lunedì 15 Set 2008, 19:07:44

    Davvero? Ho ADORATO quel romanzo!!! Speriamo ne esca qualcosa di bello...
    Quanto alla Torre Nera, ho collezionato tutte e 4 le uscite della prima serie a fumetti e devo dire che mi hanno un po' deluso. Le atmosfere sono toste e i disegni eccezionali, questo è innegabile, ma la storia in sé non mi ha mai entusiasmato...

    Per quanto adori mister King, c'è da dire che il primo romanzo del ciclo, "l'ultimo cavaliere", non è mai riuscito a convincermi e prendermi davvero, tanto che ne ho abbandonato e ripreso più volte la lettura, sempre senza successo... Speravo di rifarmi con la serie a fumetti, eppure anche lì non ho gridato al miracolo.

    Immagino di essere stato uno dei pochi, se la risonanza e il successo della serie è così lampante come dite, in America... O c'è qualcun altro come me qua in giro per il Papersera???
    L'Ultimo Cavaliere è un romanzo un po' strano... è di King, ma non sembra quasi scritto da lui (a differenza di tutti gli altri volumi della saga)

    lo stesso autore ci ha rimesso mano... che versione hai tu?   :)
    "Remember: when people tell you something's wrong or doesn't work for them, they are almost always right. When they tell you exactly what they think is wrong and how to fix it, they are almost always wrong." - NG

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      Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
      Risposta #16: Martedì 16 Set 2008, 10:17:24
      L'Ultimo Cavaliere è un romanzo un po' strano... è di King, ma non sembra quasi scritto da lui (a differenza di tutti gli altri volumi della saga)

      lo stesso autore ci ha rimesso mano... che versione hai tu?   :)

      Sì, sapevo che l'ha scritto quando era molto giovane, tipo sui vent'anni.
      Io ho una versione vecchiotta, copyrightata 1994; la VII ristampa per l'esattezza. Non credo sia una di quelle rimaneggiate.
      Dici che merita la saga al completo? Mi ha sempre intrigato tantissimo, anche perché io amo il fantasy e amo King... Però non riuscire per 3 volte a finire il primo libro è sempre stato un deterrente potentissimo!
      (Ultimamente poi, complice la vicina biblioteca, sto sviluppando una forma di "divorax criticans" dei libri, per usare un termine "ciminiano": ne leggo a vagonate, ma se le prime 50 pagine non mi conquistano li riporto nel loro scaffale e ne prendo a prestito degli altri. Ma questo, con la Torre Nera, centra ben poco...)
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        Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
        Risposta #17: Martedì 16 Set 2008, 12:15:46

        Sì, sapevo che l'ha scritto quando era molto giovane, tipo sui vent'anni.
        Io ho una versione vecchiotta, copyrightata 1994; la VII ristampa per l'esattezza. Non credo sia una di quelle rimaneggiate.
        hai la versione originale quindi... potresti provare con l'ultima versione del 2003 (non rimaneggiata, casomai "rivista")

        Citazione
        Dici che merita la saga al completo? Mi ha sempre intrigato tantissimo, anche perché io amo il fantasy e amo King... Però non riuscire per 3 volte a finire il primo libro è sempre stato un deterrente potentissimo!
        merita ampiamente IMHO  :)

        fantasy poi è un termine che sta stretto a questa saga  ;)

        e se già ami e conosci i mondi creati da King, proprio non puoi non leggere The Dark Tower (capirai bene il perchè leggendola  ;) )

        cit.
        "Io non miro con la mano; colui che mira con la mano ha dimenticato il volto di suo padre.
        Io miro con l'occhio.
        Io non sparo con la mano; colui che spara con la mano ha dimenticato il volto di suo padre.
        Io sparo con la mente.
        Io non uccido con la pistola; colui che uccide con la pistola ha dimenticato il volto di suo padre.
        Io uccido con il cuore."

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          Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
          Risposta #18: Martedì 16 Set 2008, 13:07:45

          Quanto alla Torre Nera, ho collezionato tutte e 4 le uscite della prima serie a fumetti e devo dire che mi hanno un po' deluso. Le atmosfere sono toste e i disegni eccezionali, questo è innegabile, ma la storia in sé non mi ha mai entusiasmato...
          Speravo di rifarmi con la serie a fumetti, eppure anche lì non ho gridato al miracolo.

          Immagino di essere stato uno dei pochi, se la risonanza e il successo della serie è così lampante come dite, in America... O c'è qualcun altro come me qua in giro per il Papersera???

          Premetto che non ho letto il libro, ma solo la versione a fumetti, ebbene, anche io sono rimasto un po' deluso dalla, IMHO, mancata evoluzione della storia, tanto che, quando non ho trovato il quarto episodio in fumetteria, non mi sono messo ad una sua affannosa ricerca, e in tutto ciò devo ancora leggerlo. Ovvio, che se dovessi trovarmelo difronte lo prenderei, così come vorrei dare un'occhiata alla seconda serie, però posso dire che condivido le impressioni di Marco313.
          « Ultima modifica: Martedì 16 Set 2008, 13:08:14 da flip »

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            Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
            Risposta #19: Martedì 16 Set 2008, 13:25:52

            Premetto che non ho letto il libro, ma solo la versione a fumetti, ebbene, anche io sono rimasto un po' deluso dalla, IMHO, mancata evoluzione della storia, tanto che, quando non ho trovato il quarto episodio in fumetteria, non mi sono messo ad una sua affannosa ricerca, e in tutto ciò devo ancora leggerlo. Ovvio, che se dovessi trovarmelo difronte lo prenderei, così come vorrei dare un'occhiata alla seconda serie, però posso dire che condivido le impressioni di Marco313.

            il fumetto offre eventi troppo condensati per poterli apprezzare appieno  ;)

            nei romanzi c'è molto altro  :)
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              Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
              Risposta #20: Martedì 16 Set 2008, 18:08:41

              il fumetto offre eventi troppo condensati per poterli apprezzare appieno  ;)

              nei romanzi c'è molto altro  :)

              Direi che ci intendiamo allora. Beh, allora magari tra un po' riproverò di nuovo a tuffarmi nella saga. E' sempre stato un mio cruccio non averla mai affrontata davvero. Anche perchè davo per scontato che mi sarebbe stra piaciuta, visti i temi e visto lo scrittore!!

              Visto che hai l'aria di essere un esperto, Conker, già che ci sono, ti chiedo (e chiedo a tutti i King-fan che passano di qua) se una mia impressione avuta nel leggere Insonnia del sommo Stewie sia stata corretta:
              SPOILER: quando alla fine si scopre che tutte le azioni compiute dal protagonista sono state fatte per salvare un bambino in un posto lontano (non mi ricordo alla perfezione il libro, l'ho letto qualche anno fa), questo fantomatico bambino fa parte del ciclo della Torre Nera? Ho sempre pensato di sì...

              Non rivelatemi troppo però!!! ;)
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                Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
                Risposta #21: Martedì 16 Set 2008, 21:16:59

                Direi che ci intendiamo allora. Beh, allora magari tra un po' riproverò di nuovo a tuffarmi nella saga. E' sempre stato un mio cruccio non averla mai affrontata davvero. Anche perchè davo per scontato che mi sarebbe stra piaciuta, visti i temi e visto lo scrittore!!

                Visto che hai l'aria di essere un esperto, Conker, già che ci sono, ti chiedo (e chiedo a tutti i King-fan che passano di qua) se una mia impressione avuta nel leggere Insonnia del sommo Stewie sia stata corretta:
                SPOILER: quando alla fine si scopre che tutte le azioni compiute dal protagonista sono state fatte per salvare un bambino in un posto lontano (non mi ricordo alla perfezione il libro, l'ho letto qualche anno fa), questo fantomatico bambino fa parte del ciclo della Torre Nera? Ho sempre pensato di sì...

                Non rivelatemi troppo però!!! ;)

                e io non ti rivelo troppo... anzi... mi limiterò a dire che tanti romanzi (e relativi personaggi anche) kinghiani si intrecciano nella saga della Torre Nera

                tra questi, Insomnia è certamente quello che vanta più collegamenti  ;)
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                  Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
                  Risposta #22: Mercoledì 17 Set 2008, 10:42:59

                  e io non ti rivelo troppo... anzi... mi limiterò a dire che tanti romanzi (e relativi personaggi anche) kinghiani si intrecciano nella saga della Torre Nera

                  tra questi, Insomnia è certamente quello che vanta più collegamenti  ;)

                  Me l'ero proprio immaginato. Pur non avendo letto la Torre Nera, Insomnia mi era parso subito legatissimo ad essa... Così, una nasata Kinghica...
                  Sei stato laconico alla perfezione, Conker, grazie!!!
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                    Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
                    Risposta #23: Lunedì 6 Set 2010, 00:20:20
                    La Nascita del Pistolero (The Gunslinger Born)




                    Nel 2007 Stephen King, il celeberrimo scrittore americano autore di moltissimi romanzi di successo, raggiunge un accordo con la Marvel per realizzare una saga a fumetti ispirata alla sua opera più massiccia e complessa, definita da molti critici e fan la magnus opum dell'autore del Maine. Sto parlando della saga, composta da 7 romanzi, de La Torre Nera.
                    Con grande entusiasmo da parte di Joe Quesada e dello staff che lavorerà al progetto, pian piano si delineano le caratteristiche di questo lavoro: non sarà la riduzione a fumetti dei libri scritti da King, ma bensì una sequenza di miniserie che racconteranno gli anni della giovinezza di Roland Deschain, il pistolero protagonista de La Torre Nera, prima di quello che succederà a partire dal primo libro della saga letteraria.
                    Responsabile della trama e della consulenza in generale sulla saga è Robin Furth, assistente storica di King e autrice del libro The Dark Tower: A Concordance, una specie di guida ufficiale alla saga; insomma, una delle massime conoscitrici della storia.
                    Alla sceneggiatura e stesura dei dialoghi abbiamo Peter David, celebre sceneggiatore di fumetti USA, autore di storie dell'Uomo Ragno, degli X-Men e per tanti anni di un bellissimo ciclo di storie di Hulk.
                    Ai disegni abbiamo Jae Lee, un mostro di bravura che ha tratteggiato tavole fantastiche, ma ne parlo meglio dopo; ha vinto l'Eisner Award per il fumetto (sempre Marvel) Inhumans e ha disegnato molto per Spider-Man, Hulk e molto altro Marvel. Ai colori c'è Richard Isanove.
                    A supervisionare tutto quanto il processo di creazione del fumetto, con occhio attento (o così dicono) c'è lui in persona, Stephen King.
                    Insomma, un pantheon di artisti di tutto rispetto si è adoperato per questa sorta di prequel a fumetti alla saga horror-fantasy del Re, un progetto che in teoria dovrebbe spalmarsi su 6 miniserie totali e che a quanto pare è diventato un titolo vendutissimo in America.
                    In Italia la serie, come tutto ciò che è Marvel, viene pubblicata da Panini Comics che per la prima miniserie, La Nascita del Pistolero (The Guslinger Born) ha spalmato i 7 volumi che la compongono su 4 agili brossuratini da edicola. La particolarità è l'accordo che la Panini ha stipulato con l'editrice libraria Sperling & Kupfer - che in Italia detiene i diritti di pubblicazione di tutte le opere di King -, grazie al quale durante l'uscita in edicola degli albetti in libreria uscirà (edito da Sperling, appunto) un libro che raccoglie in un colpo solo tutti i numeri.

                    Ma, finito il preambolo, cosa succede ne La Nascita del Pistolero? Be', niente che un lettore della saga non conosca già. Infatti, al di là del fatto che questa serie venga sbandierata come contenitore di vicende nuove, almeno in questa prima mini gli eventi raccontati sono quelli che i fan hanno appreso nel primo e soprattutto nel quarto libro de La Torre Nera, dove tramite flashback (nel quarto libro, La Sfera del Buio, il flashback dura per tutto il lungo romanzo) apprendiamo dal racconto di Roland una sua missione di gioventù, raccontata paro paro in questa mini. La cosa non dovrebbe ripetersi nelle prossime miniserie, ma comunque per ora non sono eccessivamente deluso da questa cosa. Era inevitabile, volendo raccontare il passato di Roland, riprendere eventi già narrati in flashback, sia per completezza che per chiarezza verso chi magari legge solo il fumetto. Inoltre mi è piaciuto vedere visualizzato in vignette quello che la mia mente aveva immaginato leggendo il quarto romanzo.
                    Dopo le prime superbe 4 tavole, che rieccheggiano l'inizio del primo romanzo della serie L'Ultimo Cavaliere in modo meraviglioso con una voce narrante perfetta, in La Nascita del Pistolero vediamo Roland battere il suo istruttore Cort, diventare un pistolero, rimanere invischiato nei piani del perfido e misterioso Marten; vediamo il neo-pistolero partire per Mejis, città lontana dalle Baronie centrali, insieme a due suoi fidati amici che costituiranno il suo primo ka-tet. Vediamo Roland affinare le qualità che ne faranno una leggenda, e vedremo la sua intensa storia d'amore con Susan Delgado. E inizieremo a vedere come personaggi determinanti nel suo destino (pardon, ka) tramavano già allora, come se fosse un predestinato. Il lettore di libri rivede molte di queste cose e ne vede per la prima volta esplicitate altre, e ha il valore aggiunto di vederle visualizzate dai disegni a dir poco meravigliosi di Jae Lee, che vedo per la prima volta all'opera qui e di cui vorrei bearmi a lungo, perchè è un grande, un nome eccellente, un artista con la A maiuscola il cui talento trovo assolutamente indiscutibile. La sua visionarietà gli consente di creare ottime tavole in cui mostrare quel misto di far west ante litteram e fantasy medievaleggiante che costituisce l'ambientazione della saga, inoltre i suoi esseri umani sono tanto realistici e ben fatti quanto le creature più anomale risultano ripugnanti al punto giusto. Le sue cover sono gioiellini, le splash page capolavori. Mi inchino a quest'uomo.
                    Ma a mio modesto parere, anche un profano della serie può approcciarsi a questo fumetto, parlando in fondo di antefatti alla vicenda senza però spoilerare quel che accadrà; forse non gli sarà tutto chiarissimo, forse dovrà farsi l'abitudine a certi termini tipici di quel mondo, ma non escludo che possa appassionarsi e magari leggere poi i libri, anche se questi rimangono estremamente superiori a queste versioni.

                    Oltre ai fumetti gli albi Panini offrono interessantissimi dietro le quinte, che offrono spunti nuovi anche a chi ha letto i libri: curate sempre da Robin Furth, queste pagine forniscono attraverso leggende fittizie raccontate in prosa squarci informativi sull'origine del mondo in cui vive Roland e di tutti gli altri mondi, e su alcune ere del lontano passato, di antenati di Roland e quant'altro. So di alcuni fan che non ritengono canoniche informazioni come queste, di una certa importanza costitutiva raccontando la vera e propria origine di personaggi ed eventi anche abbastanza importanti nella saga, dal momento che sono scritte non da King ma solo dalla collaboratrice. Io penso che lo scrittore abbia letto e dato il suo consenso anche a questi contenuti speciali, e non si sia limitato a dir di sì a qualunque cosa, quindi ritengo queste storie canoniche dal canto mio.
                    Mi preme sottolineare che nel primo numero è presente una lettera aperta di Stephen King in cui parla del suo amore per i fumetti in generale e Marvel in particolare, della sua passione per Spider-Man, del suo entusiasmo verso altre forme di narrazione oltre ai libri, e del fatto che è sempre felice di dare il consenso a trasposizioni di sue opere in altri medium (ricordiamo che una grandissima fetta della produzione di King è arrivata al cinema o in TV) indipendentemente dal risultato qualitativo, solo per vedere come viene fuori lontano dalla pagina scritta (l'opposto di Alan Moore, insomma). Mi ha colpito soprattutto la grande fantasia che anche nello scrivere due paginette gli esplode dalla penna, solo lì ha inserito tra l'ironico e il serio fino ad almeno 7 buonissimi spunti per nuove storie!
                    Per il resto i volumi - molto ricchi dunque, e curati molto bene anche nella veste grafica, davvero eccellente - offrono alcuni sketchbook.

                    Consiglio a tutti quindi, fan e non della Torre, di leggere questa mini (in volume dovrebbe essere facilmente reperibile), io mi accingo a iniziare la prossima, La Lunga via del Ritorno.

                    Dici che merita la saga al completo? Mi ha sempre intrigato tantissimo, anche perché io amo il fantasy e amo King... Però non riuscire per 3 volte a finire il primo libro è sempre stato un deterrente potentissimo!
                    Markeno, devi leggerla questa saga. Pensa che io non avevo mai letto niente di King e adesso appena avrò tempo mi butterò su altri romanzi del Re, dopo aver letto i 7 libri della Torre. Anche a me il primo romanzo non prese subito, lo lessi e lasciai perdere. Un anno fa lo ripresi in mano e poi lessi il secondo... e da lì vedi che inizia l'esalto! Almeno per me è stato così, fidati! :)
                    (lol, a meno che in questi due anni tu non abbia rimediato :P )
                    « Ultima modifica: Giovedì 9 Set 2010, 23:40:38 da Everett_Ducklair »

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                      Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
                      Risposta #24: Lunedì 6 Set 2010, 12:34:41
                      Markeno, devi leggerla questa saga. Pensa che io non avevo mai letto niente di King e adesso appena avrò tempo mi butterò su altri romanzi del Re, dopo aver letto i 7 libri della Torre. Anche a me il primo romanzo non prese subito, lo lessi e lasciai perdere. Un anno fa lo ripresi in mano e poi lessi il secondo... e da lì vedi che inizia l'esalto! Almeno per me è stato così, fidati! :)
                      (lol, a meno che in questi due anni tu non abbia rimediato :P )

                      Ehehe, no, no. Ho accantonato ANCHE King! Però, come sempre, una recensione e un consiglio diretto mi tentano tanto... Quasi quasi mi ci butto...
                      "Sarò tanto di quel che sono, sono tanto di quel che ero" (Nostal Gino)

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                        Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
                        Risposta #25: Lunedì 6 Set 2010, 13:00:40

                        Ehehe, no, no. Ho accantonato ANCHE King! Però, come sempre, una recensione e un consiglio diretto mi tentano tanto... Quasi quasi mi ci butto...
                        Buttati, che è morbido (cit.) :P
                        Battute a parte, secondo me non te ne penti, di iniziare la tua strada verso la Torre, anzi ne saresti davvero catturato :) Consiglio spassionato, comunque, dato da uno che prima di leggere i 7 libri era pesantemente dubbioso e prevenuto su King e sulla saga stessa. ;)

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                          Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
                          Risposta #26: Lunedì 6 Set 2010, 14:20:52
                          Ho preso le prime miniserie e le ho trovate bellissime sia per le storie (non ho mai letto King  :-[ , visto piuttosto qualche film tratto dai suoi libri, a memoria ricordo Cujo e Christine la macchina infernale).
                          L'accoppiata Lee/Isanove è entusiasmante a mio avviso.
                          Comunque mi state tentando, proverò a leggere il primo dei 7 romanzi del ciclo che avete citato.  ;)
                          A giorni uscirà il primo episodio della nuova serie

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                            Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
                            Risposta #27: Lunedì 6 Set 2010, 17:55:44
                            Ho preso le prime miniserie e le ho trovate bellissime sia per le storie (non ho mai letto King  :-[ , visto piuttosto qualche film tratto dai suoi libri, a memoria ricordo Cujo e Christine la macchina infernale).
                            L'accoppiata Lee/Isanove è entusiasmante a mio avviso.
                            Comunque mi state tentando, proverò a leggere il primo dei 7 romanzi del ciclo che avete citato.  ;)
                            A giorni uscirà il primo episodio della nuova serie
                            A mio parere l'ideale sarebbe approcciarsi prima ai libri che ai fumetti, ma come detto nella mia recensione i fumetti non spoilerano nulla sulla trama dei 7 romanzi, quindi invito anche te decisamente a leggere l'ottima saga di King! :) Anche perchè se ti sono piaciute così tanto le miniserie a fumetti, dato che i libri sono ancora migliori e non di poco dovrebbero proprio piacerti ;)
                            Condivido fortemente che l'accoppiata Lee/Isanove sia qualcosa di eccezionale, ormai venere Jae Lee alla follia :P
                            Il primo numero della quinta serie, intititolata La Battaglia di Jericho Hill, è già uscito da qualche giorno (spero di arrivarci presto :P )

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                              Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
                              Risposta #28: Giovedì 9 Set 2010, 23:38:01
                              La Lunga Via del Ritorno (The Long Road Home)




                              Continuano le avventure del giovane Roland Deschain nei fumetti Marvel che fanno da prequel alle avventure della saga La Torre Nera di Stephen King. Il team creativo è lo stesso della prima miniserie, con King che sovrasta tutti e supervisiona tutto il progetto, la sua assistente e super esperta della Torre Nera Robin Furth che scrive la trama e il soggetto, Peter David che scrive sceneggiatura e dialoghi, l'immenso Jae Lee che si occupa dei disegni e Richard Isanove per i colori.
                              Questa seconda miniserie riprende esattamente da dove si era interrotto l'ultimo episodio di La Nascita del Pistolero, con Roland che nonostante le vittoria contro i Cacciatori della Bara e i cittadini di Hambry è distrutto per la morte di Susan. Fragile e facile da colpire, viene attaccato dalla sfera rosa, il Pompelmo di Maerlyn, che trascina la sua anima al suo interno, in un terribile mondo rosato nella mente di Roland, ma terribilmente vero e potenzialmente mortale. La sfera lo porta al cospetto di Marten il Mago, e successivamente addirittura alla corte del terribile, innominabile, spaventoso Re Rosso.
                              Fuori dalla sfera i compagni di ka-tet di Roland, i suoi amici Alain e Bert hanno il loro bel daffare nello scappare da Hambry e tornare a casa, a Gilead, fronteggiando i cittadini furiosi, lupi mutanti e dovendo trascinarsi il corpo inerte del loro dihn (capo). E una parte inaspettatamente importante l'avrà il buon Sheemie, il ragazzo ritardato che aiutò i tre giovani pistoleri, di cui ci viene rivelato che finendo in un certo posto chiamato Dogan (i fan dei romanzi conoscono bene questi posti) subisce un certo trattamento da parte di un droide. E questo tra l'altro spiega bene una cosa che viene fuori nel settimo libro.
                              Ma un altro colpo di scena si prepara per il lettore quanto per Roland: viene fuori direttamente dalla chiacchierata che si fa col Re Rosso, e si collega direttamente con uno dei racconti che la Furth scrisse in coda a uno dei quattro albetti contenenti la prima mini. E tutto torna magnificamente. La notizia è per me molto pesante comunque, shockante a dir poco, e pone sotto una nuova luce alcune cose della saga. Senza contare che il delirante discorso del Re spiega un po' meglio quali sono i suoi intenti, o meglio i motivi, sempre legati alle leggende che abbiamo appreso negli scorsi numeri e che si rivelano sempre meno superflui.

                              La Lunga Via del Ritorno quindi ha come differenza macroscopica rispetto alla prima il non attingere a ciò che ha già scritto King, ma racconta cose nuove, dei "di più" che fanno luce su alcune zone buie della saga, il che è un bene ed è una mossa intelligente. E se a prima vista sembra che nei 5 episodi - raggruppati in 4 albetti dalla Panini e in volume dalla Sperling - non succeda poi moltissimo a livello di avvenimenti, le rivelazioni in realtà non sono poche come ho scritto sopra, e l'idea molto forte che all'interno della sfera Roland incontri il Re Rosso e abbia anche una fugace visione del se stesso del futuro (che noi ben conosciamo dai libri) mi ha fatto apprezzare molto questa seconda miniserie.
                              Ovviamente buona parte dell'apprezzamento è anche per i disegni di quel mostro di bravura di Jae Lee, come ho scritto per la prima mini un vero talento e in fondo è un peccato che ormai la Marvel lo faccia lavorare solo a questo progetto, perchè è molto valido. Sottolineo, che non l'ho fatto nella recensione a La Nascita del Pistolero, che anche i colori di Richard Isanove hanno una cospicua importanza e un peso non indifferente nell'alta qualità di questo fumetto.

                              I contenuti speciali abbondano anche stavolta, e sono anche più interessanti di quelli visti in precedenza (seppur, ripeto, la loro importanza è da rivalutare alla luce di queste storie, non sono narrazioni fini a se stesse evidentemente, e la Furth sa il fatto suo). Come leggende stavolta ne abbiamo solo una, in tre parti, che parla di un'epica avventura di Eld e due suoi seguaci a base di Dogan, demoni, robot e quant'altro; e un'altra sui guardiani dei Vettori. Poi abbiamo una generosa dose di schizzi, bozzetti, matite e prove di Jae Lee che mostrano ancora il suo talento, e pure le fasi di preparazione di una copertina. Poi le varie copertine originali e le variant cover, una pratica guida sui vari animali e esseri umani mutanti nel Medio-Mondo, una rassegna sui luoghi e cose  importanti nella saga come Le Casse Roi Russe e la North Central Positronics. Ma il piatto forte è rappresentato da un'intervista a Peter David e una a Robin Furth, poi dai commenti a fine miniserie da parte sempre dei due autori e infine dalla trascrizione dell'incontro con Stephen King alla New York Comic Convention del 2007, suddiviso in tre parti, in cui il romanziere del Maine insieme a Quesada e allo staff al'opera sulla serie a fumetti della Torre Nera rispondevano alle domande del pubblico. E' un contributo estremamente interessante, molto più ampio della lettera aperta che avevamo trovato nella prima miniserie: un vero scambio di opnioni sull'attività di King, sulla saga dei 7 libri e su quello che sarà a fumetti, su quello che King pensa sui fumetti in generale (ha occasione di lodare almeno un paio di volte Neil Gaiman, e il fatto che lo faccia in un contesto più informale del solito fa sì che creda di più alla sua frase stampata da Mondadori sulle copertine di tutti i romanzi di Gaiman :P  )... inoltre ci sono molti momenti divertenti e ilari, sa atmosfera rilassata, con Quesada e King che scherzano insieme amabilmente e il clima molto sereno. Ripeto, un contributo interessante. E dal quale sembra che in America la serie venda proprio bene.

                              Bene, la seconda miniserie finisce con il ritorno a Gilead dei nostri, ma dopo l'esperienza nella sfera Roland sembra diverso dal ragazzo di un tempo... come si evolveranno gli eventi?

                              Next, Tradimento

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                                Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
                                Risposta #29: Lunedì 13 Set 2010, 21:41:25
                                Tradimento (Treachery)




                                La terza miniserie del ciclo a fumetti della Torre Nera è forse il migliore di queste prime vicende prequel ai romanzi di Stephen King. Se la prima mini era molto ben costruita, ma in fondo altro non era se non la trasposione del flashbakc narrato nel quarto libro della saga letteraria, la seconda iniziava un percorso narrativo più autonomo che non mi aveva deluso eccssivamente, l'incontro onirico di Roland con il Re Rosso dentro al Pompelmo di Maerlyn era sicuramente sfiziosa come idea. Eppure è con Tradimento che la saga raggiunge un livello ancora più alto, in cui mostra l'ambizione di spiegare quello che è accaduto prima della prima pagina de L'Ultimo Cavaliere in modo ordinato e coerente, coerente soprattutto secondo le motivazioni di certi atti.
                                Collegandosi ancora direttamente alla fine della precedente mini, Tradimento parte con la consegna delle pistole dei padri (che sancisce il loro essere pistoleri a tutti gli effetti) a Bert e Alain, come premio per il coraggio dimostrato ad Hambry, cosa che scatenerà le ire di molti altri giovani apprendisti.
                                Ma Roland è estraneo a tutto ciò: anzi, è praticamente estraneo a tutto questo arco narrativo in realtà, ultimo episodio a parte, rapito com'è dal Pompelmo. Eh già, Roland non ha consegnato al padre la terribile e malvagia sfera, e passa le sue giornate a letto stringedola a sè e continuando a visualizzare mondi rosati, le minacce del Re Rosso e una realtà distorta e malata di cui rischia di cader vittima.
                                I protagonisti della mini diventano quindi Alain e Cuthbert, che faranno la conoscenza di Aileen, la figlia di Cort. Ma non solo loro in realtà: ormai Farson il Buono, il temibile avventuriero - al soldo del Re Rosso - che sta conquistando sotto il suo sanguinario potere moltissime terre del Medio-Mondo, sta muovendo le sue pedine per l'assalto decisivo, e anche se Roland e il suo ka-tet hanno scompigliato i suoi piani ad Hambry il Buono è deciso a colpire il cuore del Medio-Mondo, Gilead.
                                Tra trucchi, doppiogiochisti, traditori perdonati che tramano alle spalle di chi ha concesso loro nuova fiducia e amore e intrighi di palazzo si muovono le sei parti che compongono Tradimento (racchiuse in 4 albi Panini), fino a che Roland grazie all'aiuto dei suoi amici si desterà dal torpore maligno del Pompelmo e potrà arrivare a un nuovo livello di comprensione e decisione, importante per il futuro della saga che i fan già conoscono; Roland lo confessa alla giovane e bella Aileen al ballo del castello, la sua risposta ai recenti avvenimenti nella sua vita (la morte di Susan Delgado, il proliferare di Farson, i problemi dei suoi genitori) è trovare un posto, IL posto, dove poterli cancellare.
                                "La Torre Nera è a risposta".
                                Assistiamo quindi ai primi momenti in cui Roland sente che il suo destino è trovare la Torre Nera, ganglo di tutti i mondi, gli universi e di tutto il tempo... e iniziamo a capire le motivazioni che lo spingono a tale ricerca, che restano spesso fumose nei 7 romanzi di King. E questo fa tanto bene a queste miniserie, che appaiono così con un certo senso di esistere (anche se non le scrive King in persona) per vivere e comprendere pienamente l'intera saga.
                                Il finale sarà drammatico, ma già noto ai lettori dei libri perchè appartenente a un secondo flashback finale sempre dal quarto romanzo. E d'ora in poi, nulla sarà più come prima.

                                Il team creativo resta lo stesso delle prime due miniserie, con Stephen King a supervisionare ogni fase del lavoro, Robin Furth al soggetto, Peter David (che scriverà la graphic novel di Epic Mickey) alla sceneggiatura, Jae Lee ai disegni e Richard Isanove ai colori. Mi pare che la Furth, che ha avuto il suo battesimo fumettistico proprio con la nascita di questo progetto in La Nascita del Pistolero prenda man mano sempre più confidenza con il mezzo, aiutata senz'altro dell'esperienze di Peter David, e migliori raccontando questi anni della giovinezza di Roland, che giustificano pienamente il carattere ombroso e difficile che avrà nei romanzi. Jae Lee si conferma, tanto nelle cover quanto nelle magistrali tavole un Dio del disegno, nulla da eccepire, e i colori di Isanove fanno la differenza sicuramente, un apporto prezioso.
                                La grafica e la cura editoriale della Panini continuano a soddisfarmi molto, è tutto molto curato e molto consono all'atmosfera che si deve respirare... i redazionali inseriti stavolta spaziano da racconti sull'addestramento di pistoleri e il loro legame coi falchi alla leggenda del culto di Lady Oriza, da leggende sulla Rosa e sui Manni ad approfondimenti sui valeni del Medio-Mondo e sull'usanza di Gilead di festeggiare con gli indovinelli (cosa che già sapevamo dai romanzi). Oltre a ciò tanti interessanti sketchbook, cioè ricche pagine piene di bozzetti, schizzi e matite di Jae Lee da rifarsi gli occhi.

                                Next, La Caduta di Gilead

                                 

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