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Pifferosauro Uranifago
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    Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
    Risposta #30: Martedì 14 Set 2010, 23:43:34
    Non so come facciate ad esaltare i disegnatori americani: la colorazione elettronica usata in USA è pesantissima e distrae da ogni possibile apprezzamento del disegno originale, che già a me pare povero e stilizzato se confrontato con quello dell'epoca d'oro Marvel degli anni '60. Preferisco di gran lunga l'approccio italiano e francese al colore.

    Detto questo, ho dato un'occhiata in libreria a La caduta di Gilead e mi è parso veramente ben fatto e interessante. Mi ha colpito il fatto che molti personaggi siano quasi esattamente come li immaginavo io leggendo i romanzi: Cort, Roland, Stephen e Cuthbert sono perfetti!

    Sono contento che ci siano questi fumetti a raccontare le parti della storia che King non ha narrato nei romanzi; forse un giorno li comprerò. Però i disegni mi staranno sempre un po' antipatici, sono troppo abituato alle chine ricche e dettagliate del fumetto europeo e giapponese.

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      Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
      Risposta #31: Mercoledì 15 Set 2010, 13:36:36
      Non so come facciate ad esaltare i disegnatori americani
      perchè ce ne sono di straordinariamente bravi, ti pare poco?

      Citazione
      Però i disegni mi staranno sempre un po' antipatici, sono troppo abituato alle chine ricche e dettagliate del fumetto europeo e giapponese.
      uhm... esempi?
      io tutti questi fenomeni Europei e Giapponesi non li vedo... i "Bonellidi" sono ad immagine e somiglianza dei disegnatori US di 'anta anni fa (basti guardare Creepy nei '60), il fumetto franco-belga offre già spunti di maggiore interesse
      i Giappo, be', fanno lavoro di squadra... non è la stessa cosa

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      Bramo
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        Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
        Risposta #32: Giovedì 7 Ott 2010, 21:12:04
        La Caduta di Gilead (Fall of Gilead)




        Il progetto della Furth si arricchisce di un nuovo tassello nel raccontare gli anni della gioventù di Roland Deshain. La miniserie La Caduta di Gilead è in teoria il penultimo pezzo del puzzle che l'assistente di Stephen King sta componendo in modo da creare un passato credibile per il protagonista del ciclo di romanzi "La Torre Nera", partendo ovviamente sempre da quello che King stesso faceva trasparire dei suoi libri.
        Insomma, una sorta di Don Rosa dell'opera magna di Stephen King! :P
        E come se la cupezza e l'inquietudine non aleggiassero su queste storie in fondo fin dall'inizio, è forse in questo nuovo ciclo che la disgrazia si concretizza definitivamente per Roland e i suoi amici e compari. Per il suo ka-tet. Infatti già dalla fine della scorsa Tradimento (con Roland che ingannato dal Pompelo di Maerlyn uccide sua madre) si poteva evincere che le cose stavano seriamente peggiorando.
        Infatti è ormai chiaro che Farson il Buono, avventuriero spietato e nemico di Gilead, al soldo del terribile Re Rosso, ha infiltrato spie all'interno della baronia stessa, è chiaro che non ci si può più fidare di nessuno.
        E questo il dihn Steven Deschain, padre di Roland, lo sa bene. E vede morire avvelenato Cort, sopraffatto dall'astuzia di un trabocchetto, e vede seguirlo nella radura anche l'amico e filosofo di corte Vannay. Pian piano muiono anche il dottore e i padri di Cuthbert e di Alain, e inevitabilmente muore anche Steven stesso. Le spie e i terribili sicuri di Farson sono penetrati fin troppo bene in Gilead, e tessono la loro tela diabolica con precisione.
        Ma è qui che scatta la rivalsa di Roland. Praticamente morti tutti gli adulti in grado di agire contro l'invasione, è il pistolero a prendere il comando organizzando Cuthbert, Alain e altri giovani pistoleri per difendere Gilead, grazie all'ultimo aiuto che suo padre è riuscito a dargli: le istruzioni su come usare le antichissime difese della città, costruite dal leggendario fondatore Arthur Eld.
        L'ultimo episodio della mini è epico, con il suo continuo spostarsi dal momento dell'attacco delle truppe di Farson a tre giorni prima di questo tragico evento, coi preparativi di difesa... un uso molto stimolante di regia e di sceneggiatura.
        Ma come il titolo della miniserie fa intendere, gli sforzi di Roland e compagni non potranno nulla contro lo sterminato esercito del Buono, e Gilead viene distrutta.
        Roland, Bert, Alain, Aileen e Sheemie riescono però a fuggire attraverso un condotto... verso la battaglia che darà il titolo al prossimo ciclo a fumetti, che presumibilmente dovrebbe essere l'ultimo.

        Ancora una volta la nuova mini mi piace di più della precedente. Il che è molto buono, direi. Per quanto confermi quanto detto per i precedenti cicli, cioè che mi sono molto piaciuti, non ho mai detto una cosa banale ma doverosa: per quanto mi gasi a leggere il passato di Roland, tutto quello che è successo prima dell'inizio del primo romanzo della Torre Nera, la narrazione della Furth e di David, per quanto bravi siano stati, non eguaglia minimanente il pathos e l'empatia con personaggi e ambienti. King è King, chiaramente.
        Eppure quest'ultimo ciclo mi pare faccia passi in avanti in quella direzione, riuscendo ad avvicinarcisi un pochetto di più delle mini scritte prima. Probabilmente per l'argomento, la distruzione della città di Roland per il protagonista è uno degli eventi traumatici che più lo hanno segnato per tutto il resto della sua vita, al pari della morte di Susan Delgado e della madre. E la particolare angoscia del momento può aver contribuito a rendere la storia più aulica. Fatto sta che ho gradito assai.
        Il team creativo subisce una piccola modifica rispetto al passato: a ideare la trama abbiamo ancora Robin Furth, e a tramutare la trama in sceneggiatura e dialoghi c'è ancora Peter David. Ma ai disegni perdiamo quel drago di Jae Lee: le tavole sono disegnate dal colorista delle prime tre mini, cioè Richard Isanove, che quindi qui viene come "promosso" anche ai disegni. Non so bene perchè, forse per altri impegni di Lee, fatto sta che non se la cava per niente male nemmeno ai disegni, così come con i colori, questo Isanove. E' bravo e lo dimostra in più tavole, però... però inevitabilmente contro Jae Lee perde, almeno IMHO.

        I contenuti speciali degli albi consistono in molti editoria scritti dalla Furth in cui parla direttamente al lettore e spiega le difficoltà avute nel descrivere il Medio Mondo, quelle nel mettersi nei panni dei nemici di Roland per dargli il suo inferno, le strategie pensate per avvelenare un uomo astuto come Cort e un'interessante analisi della società maschilista che era Gilead (vista come specchio della nostra), in cui le donne non potevano diventare pistolere, e analizza il caso specifico di Aileen.
        Altri contributi interessanti sono riflessioni sullo scrivere in continuità con l'universo inventato d King, quello sui vari Roland delle leggende e sulle difese di Gilead. E poi tanti, tanti begli sketchbook.

        Next, Il Mago.
        « Ultima modifica: Venerdì 8 Ott 2010, 00:02:12 da Everett_Ducklair »

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          Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
          Risposta #33: Giovedì 7 Ott 2010, 21:41:18
          Speciale/one-shot: Il Mago (The Sorcerer)



          Nel giugno del 2009, in America, un mese prima dell'uscita del primo numero della miniserie La Caduta di Gilead, uscì questo speciale, questo one-shot legato alla Torre Nera a fumetti. In Italia la Panini lo ha pubblicato, per qualche strano motivo, nello stesso mese dell'uscita dell'ultimo numero di Fall of Gilead, per poi essere però messo in posizione d'apertura nella ristampa in volume edita dalla Sperling del quarto ciclo di storie. Bah.
          Fatto sta che comunque la storia contenuta in questo speciale numero unico è leggibile in modo coerente sia prima che dopo la quarta miniserie, dal momento che si concentra sulla figura di Marten (il mago del titolo, appunto) mostrando alcuni avvenimenti di cui abbiamo letto a cavallo tra Tradimento e La Caduta di Gilead dal punto di vista di Marten stesso.
          Marten Broadcloack, Walter O'Dim, Randall Flagg, Colui che Cammina, l'Uomo in Nero... tanti nomi diversi per identificare un unico, affascinante personaggio. Costui infatti non è solo una delle principali nemesi di Roland nell'arco dei 7 romanzi della Torre Nera, e nemmeno è solamente l'infido mago al soldo di Farson in questi fumetti-prequel, ma è il distillato stesso della malvagità secondo il suo creatore, Stephen King. King infatti non fa agire quest'uomo solo nel ciclo horro-fantasy, ma in una delle sue varianti è spesso presente in alti celebri romanzi del Re, come in L'Ombra dello Scorpione o in Gli Occhi del Drago. Grazie alla sua conoscenza dei molti mondi esistenti, può comparire a suo piacimento nei vari scenari di altri romanzi di King scollegati dalla Torre.
          Randall Flagg è un personaggio tremandamente affascinante, un villain molto particolare che vuole il potere assoluto ed è un concentrato d'odio. Usa gli altri, e anche quando serve chi è più potente di lui in realtà progetta sempre un modo per farsi servire. E' una mente subdola, contorta, geniale e malvagia come nessun'altra, e in questa breve storia scopriamo qualcosa in più su di lui.
          Scopriamo che è figlio di Maerlyn, il mago malvagio che creò le Tredici Sfere. E vediamo come, secondo la Furth, dato che le Sfere malefiche sono come emanazioni di Maerlyn e quindi come figlie, ecco che il Pompelmo potrebbe avere un rapporto di sorellanza con Walter. Vedere il Pompelmo personificato come una specie di Medusa (del mito greco) rosa è un'idea visiva sicuramente interessante, così come i suoi colloqui con Walter in cui si mostra gelosa di lui e del suo rapporto con la madre di Roland. E così scopriamo che non era il piano di Walter quello di ucciderla.
          Per il resto la storia ci mostra un dietro le quinte di eventi della terza e della quarta mini, vedendo come Marten ha mosso i fili per generare alcuni avvenimenti che poi abbiamo osservato durante la capillare distruzione di Gilead.

          Il progetto di questo one-shot, come detto, genera una storia molto interessante, e che mi è sicuramente piaciuta. E' utile notare che il team creativo cambia leggermente ancora una volta. Ai testi - cioè sia come idea della storia sia come sceneggaitura sia come dialoghi - abbiamo la solita Robin Furth, che quindi per la prima volta se la cava completamente da sola senza l'apporto di Peter David. E' quindi il battesimo della Furth nell'orchestrare tutto quello che concerne i testi della storia, e devo dire che non se la cava male, molto buona l'idea che la voce narrante sia quella di Walter stesso.
          Ai disegni si conferma il buon Richard Isanove visto alle matite nella quarta mini, che qui fa un lavoro anche migliore che in La Caduta di Gilead.  

          In coda all'albo alcuni contenuti speciali: tre paginette in cui la Furth parla della genesi de Il Mago, le difficoltà nello scrivere questo speciale e come le sono venute alcune idee. A seguire le tre parti dell'intervista alla Furth fatta da Neil Kleid per Marvel.com che spaziano in generale su tutta la sua esperienza nel progetto della Torre Nera a fumetti e varie altre domande generali sui fumetti, la sua carriera, la sua vita ecc.

          Next, La Battaglia di Jericho Hill. Probabilmente la mini più attesa perchè fa riferimento a un episodio più volte accennato da Roland nei romanzi ma su cui c'è molta nebbia, e perchè in teoria dovrebbe essere l'ultima della serie congiungendosi nel finale con l'inizio del primo libro. In Italia il primo numero è uscito all'inizio di settembre e da un paio di settimane è arrivato già il secondo. Entro novembre dovrebbe essere interamente pubblicata.

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            Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
            Risposta #34: Sabato 23 Ott 2010, 13:36:51
            Next, La Battaglia di Jericho Hill. Probabilmente la mini più attesa perchè fa riferimento a un episodio più volte accennato da Roland nei romanzi ma su cui c'è molta nebbia, e perchè in teoria dovrebbe essere l'ultima della serie congiungendosi nel finale con l'inizio del primo libro. In Italia il primo numero è uscito all'inizio di settembre e da un paio di settimane è arrivato già il secondo. Entro novembre dovrebbe essere interamente pubblicata.
            Appunto, in teoria... Ho ricevuto questo mese il quinto albo di cinque di The Journey Begins, ed a dicembre inizia The Little Sisters of Eluria (parlo, naturalmente, di pubblicazioni Marvel USA).
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            HDL in D 2003-081

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              Re: La Torre Nera (Stephen King e Jae Lee)
              Risposta #35: Domenica 24 Ott 2010, 14:05:30
              Appunto, in teoria... Ho ricevuto questo mese il quinto albo di cinque di The Journey Begins, ed a dicembre inizia The Little Sisters of Eluria (parlo, naturalmente, di pubblicazioni Marvel USA).
              Ecco finalmente una certezza! Perchè da qualche parte tempo fa lessi che il progetto avrebbe previsto una miniserie che facesse da collante tra la battaglia di Jericho Hill e l'inizio del romanzo L'Ultimo Cavaliere, ma più recentemente avevo capito che invece si sarebbe collegato il tutto direttamente nella miniserie che sta uscendo ora in Italia. Noto che mi sbagliavo, e lo noto con piacere perchè si potrà raccontare quello che succede tra i due momenti con più calma.
              Sorpresa per me è la versione a fumetti delle Piccole Sorelle di Eluria, racconto con protagonista Roland pre-saga della Torre Nera che non ho mai letto ma che è perfettamente sensato che faccia parte di queste serie a fumetti prequel ;)

               

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