La Caduta di Gilead (
Fall of Gilead)
Il progetto della Furth si arricchisce di un nuovo tassello nel raccontare gli anni della gioventù di Roland Deshain. La miniserie
La Caduta di Gilead è in teoria il penultimo pezzo del puzzle che l'assistente di Stephen King sta componendo in modo da creare un passato credibile per il protagonista del ciclo di romanzi "
La Torre Nera", partendo ovviamente sempre da quello che King stesso faceva trasparire dei suoi libri.
Insomma, una sorta di Don Rosa dell'opera magna di Stephen King!
E come se la cupezza e l'inquietudine non aleggiassero su queste storie in fondo fin dall'inizio, è forse in questo nuovo ciclo che la disgrazia si concretizza definitivamente per Roland e i suoi amici e compari. Per il suo ka-tet. Infatti già dalla fine della scorsa
Tradimento (
con Roland che ingannato dal Pompelo di Maerlyn uccide sua madre) si poteva evincere che le cose stavano seriamente peggiorando.
Infatti è ormai chiaro che Farson il Buono, avventuriero spietato e nemico di Gilead, al soldo del terribile Re Rosso, ha infiltrato spie all'interno della baronia stessa, è chiaro che non ci si può più fidare di nessuno.
E questo il dihn Steven Deschain, padre di Roland, lo sa bene. E vede morire avvelenato Cort, sopraffatto dall'astuzia di un trabocchetto, e vede seguirlo nella radura anche l'amico e filosofo di corte Vannay. Pian piano muiono anche il dottore e i padri di Cuthbert e di Alain, e inevitabilmente muore anche Steven stesso. Le spie e i terribili sicuri di Farson sono penetrati fin troppo bene in Gilead, e tessono la loro tela diabolica con precisione.
Ma è qui che scatta la rivalsa di Roland. Praticamente morti tutti gli adulti in grado di agire contro l'invasione, è il pistolero a prendere il comando organizzando Cuthbert, Alain e altri giovani pistoleri per difendere Gilead, grazie all'ultimo aiuto che suo padre è riuscito a dargli: le istruzioni su come usare le antichissime difese della città, costruite dal leggendario fondatore Arthur Eld.
L'ultimo episodio della mini è epico, con il suo continuo spostarsi dal momento dell'attacco delle truppe di Farson a tre giorni prima di questo tragico evento, coi preparativi di difesa... un uso molto stimolante di regia e di sceneggiatura.
Ma come il titolo della miniserie fa intendere, gli sforzi di Roland e compagni non potranno nulla contro lo sterminato esercito del Buono, e Gilead viene distrutta.
Roland, Bert, Alain, Aileen e Sheemie riescono però a fuggire attraverso un condotto... verso la battaglia che darà il titolo al prossimo ciclo a fumetti, che presumibilmente dovrebbe essere l'ultimo.
Ancora una volta la nuova mini mi piace di più della precedente. Il che è molto buono, direi. Per quanto confermi quanto detto per i precedenti cicli, cioè che mi sono molto piaciuti, non ho mai detto una cosa banale ma doverosa: per quanto mi gasi a leggere il passato di Roland, tutto quello che è successo prima dell'inizio del primo romanzo della Torre Nera, la narrazione della Furth e di David, per quanto bravi siano stati, non eguaglia minimanente il pathos e l'empatia con personaggi e ambienti. King è King, chiaramente.
Eppure quest'ultimo ciclo mi pare faccia passi in avanti in quella direzione, riuscendo ad avvicinarcisi un pochetto di più delle mini scritte prima. Probabilmente per l'argomento, la distruzione della città di Roland per il protagonista è uno degli eventi traumatici che più lo hanno segnato per tutto il resto della sua vita, al pari
della morte di Susan Delgado e della madre. E la particolare angoscia del momento può aver contribuito a rendere la storia più aulica. Fatto sta che ho gradito assai.
Il team creativo subisce una piccola modifica rispetto al passato: a ideare la trama abbiamo ancora Robin Furth, e a tramutare la trama in sceneggiatura e dialoghi c'è ancora Peter David. Ma ai disegni perdiamo quel drago di Jae Lee: le tavole sono disegnate dal colorista delle prime tre mini, cioè Richard Isanove, che quindi qui viene come "promosso" anche ai disegni. Non so bene perchè, forse per altri impegni di Lee, fatto sta che non se la cava per niente male nemmeno ai disegni, così come con i colori, questo Isanove. E' bravo e lo dimostra in più tavole, però... però inevitabilmente contro Jae Lee perde, almeno IMHO.
I contenuti speciali degli albi consistono in molti editoria scritti dalla Furth in cui parla direttamente al lettore e spiega le difficoltà avute nel descrivere il Medio Mondo, quelle nel mettersi nei panni dei nemici di Roland per dargli il suo inferno, le strategie pensate per avvelenare un uomo astuto come Cort e un'interessante analisi della società maschilista che era Gilead (vista come specchio della nostra), in cui le donne non potevano diventare pistolere, e analizza il caso specifico di Aileen.
Altri contributi interessanti sono riflessioni sullo scrivere in continuità con l'universo inventato d King, quello sui vari Roland delle leggende e sulle difese di Gilead. E poi tanti, tanti begli sketchbook.
Next,
Il Mago.