Questo fumetto avrei dovuto comprarlo a Lucca, era nella lista degli acquisti. Un po' perchè mi interessava vagamente il soggetto, un po' perchè l'autore era presente al Lucca Comics e un po' perchè lo pubblicava la BAO la quale so che confeziona opere sempre qualitativamente ottime.
Poi per vari motivi ho investito i miei soldi in altri fumetti, trascurando questo. Lo presi forse un po' sottogamba.
Quale errore!
L'ho recuperato all'inizio del mese scorso e letto in questi ultimi giorni, e ne sono rimasto folgorato. Prevedo una rilettura a breve, addirittura.
La storia alla base di
Red Rocket 7 è fantascienza allo stato puro, raccontata meravigliosamente, a base di alieni in fuga e di cloni. Il protagonista del fumetto, che dà il nome all'opera, è infatti il sesto clone di un alieno proveniente dal pianeta Celeston. Non ho nessuna intenzione di rovinare la trama a nessuno, quindi non mi perderò nei dettagli sul motivo per cui questo alieno si è ritrovato sulla Terra negli anni '50 o perchè abbia 6 cloni. E' bello apprenderlo leggendo, anche perchè la maestria dell'autore è quella di farci apprendere le vicissitudini dei personaggi attraverso flashback incrociati e letture di vecchie lettere scritte dal protagonista. Tecnica usata magistralmente e che rende benissimo.
Ma cosa si racconta? Be', da una parte un'interessantissima space-opera (come viene giustamente definita sul retro del volume) che oltre a galvanizzare per l'ambientazione e i toni avventurosi contiene anche un'importante sottotesto filosofico e soprattutto religioso. Forti sono infatti le riflessioni sull'importanza dell'individuo, sull'esistenza della vita dopo la morte e la conseguente diatriba sulla sensatezza o insensatezza della vita terrena eterna, sull'odio umano e sui sentimenti.
Dall'altra parte il lettore si trova tra le mani un compendio della storia del rock della seconda metà del Novecento. Sì, perchè ogni clone ha una caratteristica particolare più sviluppata delle altre, e per Red Rocket 7 è quella della musica.
Vediamo allora lo sviluppo delle correnti musicali targate rock'n'roll dagli anni Cinquanta fino ai Novanta attraverso mode, movimenti, gusti, sperimentazioni sonore e... molti visi noti! Questa cavalcata cita moltissimi nomi illustri del rock inglese e americano che hanno fatto grande questo genere, da Elvis ai Beatles, dai Rolling Stones a David Bowie, dai Jethro Tull ai Dandy Warhols, gruppo che tra l'altro è molto amico con l'autore Mike Allred. In questo quadro si notano alcune assenze oppure solo accenni di sfuggita a gruppi che avrebbero meritato più spazio per la loro importanza (i Doors, per fare un esempio, o i Queen...)
Una cavalcata fantastica e senza precedenti, fantasiosa e unica, che unisce fatti storici alla contaminazione fantastica dell'immaginazione di Allred. E capace di commuovere in più momenti per come i sentimenti dei personaggi siano così forti e escano dalla pagina per colpire il lettore dritto al cuore.
Commovente come una ballad e forte come un riff di chitarra.
Mike Allred lo conoscevo solo di nome. E' celebre per il suo fumetto Madman, altro non sapevo. Sono quindi rimasto piacevolmente colpito nel leggere tale capolavoro: trovo che sia un autore dotato di grandissima fantasia, un eccellente narratore che sa perfettamente come usare il mezzo per raccontare una storia e per trasmettere emozioni. Oltre a questo sono degni di nota anche i suoi disegni, ottimi nel loro stile classico che all'occorrenza sa faris dinamico e dotato di appeal magnetico. Disegni che sono supportati da una colorazione IMHO adeguata al contesto, ad opera della moglie di Allred, Laura.
L'edizione BAO è eccellente come mi aspettavo, per ora non hanno ancora deluso i ragazzi della casa editrice del Foschini. Vengono rispettate le dimensioni, inusuali per un fumetto (un quadrato di 18x18 che vuol rappresentare la forma e la dimensione di un 45 giri), di cui era dotata la versione originale. Inoltre l'edizione presenta una bella introduzione del celebre regista Robert Rodriguez, un intervento dell'ex collaboratore della Image Joe Keatinge e uno dello scrittore di libri e fumetti Jamie S. Rich, e una postfazione di Gerard Way, cantante del gruppo My Chemical Romance (Way è un nerdaccio, è infatti anche autore di un fumetto di successo, vincitore di un premio Eisner, e negli ultimi due video musicali della sua band recita nella parte del cattivo Grant Morrison!).
Oltre a questo sotto la voce "Bonus Tracks" trovano posto una valangata di pin-up dell'autore su Red Rocket 7, bozzetti, disegni, un paio di recensioni dell'opera e la mappa per capire esattamente tutti i cantanti famosi inseriti attorno al protagonista in una pin-up.
Al di là del fatto che l'edizione è curatissima e non si potrebbe desiderare di meglio, il merito della BAO è quello di aver finalmente presentato al pubblico italiano un'opera fondamentale per gli amanti del fumetto, della musica rock e della fantascienza, un capolavoro narrativo, grafico e celebrativo di indubbio valore artistico da leggere e amare.