Devo ammettere che alla prima occhiata mi era parso un episodio introduttivo, solo di presentazione, senza accadimenti di rilievo, anche noioso. Invece dopo averlo letto mi sono ricreduto, succedono già varie cose, ci sono già delle situazioni in sospeso che invitano al proseguimento della lettura. E poi molti personaggi sono già ben delineati nelle loro caratteristiche principali, in seguito ne interverranno altri.
Io ero attratto da questa serie per due motivi: mi piace quel periodo storico ed ero curioso di vedere gli scorci romani. Per la prima questione sono rimasto soddisfatto, perché l'atmosfera mi sembra resa bene; per la seconda, aspetto con impazienza i prossimi episodi.
Solo un aspetto non mi è piaciuto, ma è una mia fissa che riguarda fumetti, film, romanzi: non sopporto i personaggi come Ugo, puri, limpidi, senza macchia, uniche anime candide impegnate in un mondo di cattivoni (o agnelli tra i lupi, per dirla come Volto Nascosto), poiché li trovo irreali. Sinceramente spero che nel corso della saga si intorbidisca un po' o almeno diventi più disincantato.
Per quanto riguarda Parlov, ovviamente non ne discuto la bravura, anche perché non ne ho i titoli. Però, esteticamente parlando, il suo disegno, per i miei gusti, è troppo confuso e disordinato (ho usato due termini forse non adeguati, spero di aver reso l'idea): anche in base alla mia esperienza di ex lettore di Dylan Dog, per il fumetto bonelliano in bianco e nero preferisco disegnatori dal tratto più nitido, con più parti chiare. I tecnici del disegno mi scusino se ho usato termini agghiaccianti, ma ho fatto del mio meglio per spiegarmi.