per me il Topolino di Cavaglione e della Muci equivale, pur con molte eccezioni, a Rosy Bindi e voi dovete convincermi che Rosy Bindi è bella, non che Anna Falchi, Monica Bellucci, Marylin Monroe, Brigitte Bardot sono tutte belle sia pure in modi e tempi diversi.
Il
Topo gestito da Cavaglione ha avuto, a mio giudizio, il merito di mantenere dei redazionali corposi ed interessanti, per poi, se non ricordo male, iniziare a diminuirne la consistenza e lo stile. Per le storie, come in tutte le gestioni di lungo corso, molte erano belle, molte no... questione di gusti sulle singole storie!
La gestione Muci, invece, mi pare che sia più improntata ad una somiglianza alla società circostante, spesso superficiale e frettolosa. E come questa presenta pochi momenti interessanti, ma per questo forse molto più apprezzati che non in condizioni differenti.
Riguardo alle storie memorabili ce ne furono parecchie, dalla serie americana di De Vita, al Topokolossal della Ziche, per finire con T. e la sindrome visionaria di Scarpa. Ora, quest'anno per avere una storia "da ricordare", ripeto, da ricordare, a chi ci siamo dovuti affiidare? al semi-sconosciuto Casty (badate pero' che lo apprezzo tantissimo).
D'accordissimo con le storie citate da
Pacuvio, ed aggiungo poi che il prode Casty scrive per un'altra testata a fumetti,
Lupo Alberto: ovvero per trovare un autore apprezzato dalla maggiorparte dei
forumisti del Papersera si è andato a pescare un autore, per così dire, esterno!
come osserva giustamente Pacuvio, ci si è ridotti a considerare grande , pur con molti distinguo, un autore, a mio avviso, niente di speciale e banale nelle tematiche come Casty. Ci sono colpe e meriti? Non mi interessa!! Ci sono cause? Non me ne importa niente!! Per quello che è bello è bello e quello che è brutto è brutto!
Casty è bravo, sicuramente, ma nella maggior parte delle storie che il pur bravo autore ha scritto,
lucaluki ha decisamente ragione!
Pur dandogli il merito di aver riportato le avventure di Topolino ad un buon livello medio, molte delle sue trovate fanno pensare al Batman anni Cinquanta e soprattutto Sessanta (in particolare quello televisivo), e soprattutto non hanno quel mordente che le store di Walsh-Gottfredson avevano (sempre) e che le rendono dei piccoli capolavori, pur quando raramente banali.
sì, il fatto di non vedere più sul topo grandi autori come Pezzin, Faraci, Artibani, e poco altri come Sisti, Savini, Macchetto, Mastantuono dispiace molto anche a me...
Fermo restando la sua bravura e tutti i complimenti che gli si possono fare per le molte belle storie scritte,
Pezzin adesso scrive e supervisiona le storie delle Winx che compaiono su
Il Giornalino... a quel punto gli conveniva adattarsi al nuovo stile del
Topo, piuttosto che essere una causa indiretta della sparizione dei personaggi originali di
Peroni (che comunque continua a distribuire la sua arte su quelle pagine grazie agli Antenati!).
Faraci da quando è in Bonelli non lo seguo più (non ho preso Brad Barron ed ho letto solo un paio di storie di Dylan Dog, con queste ultime certo non migliori della media e sicuramente non migliori di molte sue storie disneyane) per cui non saprei se avrebbe fatto meglio a restare in Disney o no...
Per il resto ho un paio di mesi di
Topolino da leggere e sono convinto che un paio di storie che mi piaceranno le troverò sicuramente... per cui, senza nostalgia verso periodi passati e più ricchi di qualità, continuerò comunque a leggere
Topolino.
Saluti, G (e scusate se sono stato eccessivamente prolisso!).