Papersera.net

Che dispiacere... Mi spiace davvero molto. Sono veramente pezzi interi di infanzia che se ne vanno - ma non veramente, in fondo...

Molto, molto triste...
Un grandissimo del fumetto, che per tanti anni ci ha intrattenuto con estro, ironia, fantasia (oltre che tecnica sopraffina), e continuerà a farlo.
Ringrazio il Papersera per aver avuto l'occasione di conoscerlo e apprezzarne anche le profonde qualità umane.

Una notizia tristissima 
Ciao Maestro, riposa in pace 

Grande tristezza. Ho avuto anch'io la fortuna di conoscerlo a Reggio Emilia e ricordo la sua disponibilità e affabilità. Ci restano, come per altri Maestri del Fumetto scomparsi, le sue storie e i suoi personaggi che lo terranno sempre presente fra noi, sempre 'vivo'.

Che notiziaccia... non ho parole.

Dispiace veramente tanto per la perdita di questo Maestro del fumetto italiano

Un pensiero anche da parte mia per un Autore che ricordo piacevolmente sopratutto per il suo personaggio di Ok Quack, di cui ho letto poche storie ma sempre gradite. Avevo già in mente di recuperare il volume a lui dedicato dalla Panini ed è il momento di provvedere.
RIP

Un grosso dispiacere.

Sarebbe bello se la Disney, come doveroso tributo nei confronti di uno dei suoi più grandi Maestri, ristampasse alcuni volumi dedicati alle sue creazioni più felici, come le storie con l'agente QQ7, quelle con Umperio Bogarto e i mitici duetti fra Pippo e Nocciola. Un po' sulla falsariga di questo volume Extra Edition, interamente dedicato a Ok Quack.

Un grosso dispiacere.

Sarebbe bello se la Disney, come doveroso tributo nei confronti di uno dei suoi più grandi Maestri, ristampasse alcuni volumi dedicati alle sue creazioni più felici, come le storie con l'agente QQ7, quelle con Umperio Bogarto e i mitici duetti fra Pippo e Nocciola. Un po' sulla falsariga di questo volume Extra Edition, interamente dedicato a Ok Quack.

Io ho amato quella Special Edition dedicata ad Ok Quack e alle brevi con i paperi realizzate dalla coppia d'Autore Chendi/Cavazzano.
E per quanto riguarda un possibile omaggio nei confronti del Maestro Carlo io spero solo che questo Grande sceneggiatore, oltre ad un doveroso ricordo nei suoi confronti in uno dei prossimi numeri del Topo, venga salutato con affetto anche all'interno dei Grandi Classici Disney (magari nel numero del prossimo mese).
Grazie a quella testata, che rappresenta la pubblicazione Disney cui personalmente sono più legato a livello affettivo insieme al Topo settimanale, ho conosciuto tanti suoi piccoli gioielli di brio, freschezza, divertimento, vivacità e per questo mi farebbe piacere ritrovare un omaggio a lui dedicato proprio all'interno dei Grandi Classici.

L'ho conosciuto a Reggio . Era una persona allegra, simpatica, solare,con cui era piacevole conversare di ogni argomento. Era uno di noi rimasto umile nonostante avesse scritto delle storie che sono come perle preziose da conservare gelosamente.
No, non riesco ad accettare che sia morto.
È troppo doloroso. Voglio pensare che sia partito per un lungo viaggio da cui presto tornerà

Melody, è la stessa considerazione che ho fatto, e che continuo a fare, per mio nonno.
È difficile realizzare che una persona cui ti senti particolarmente legato e a cui hai voluto sinceramente bene non ci sia più.
Io Carlo non l'ho conosciuto di persona ma attraverso le sue storie lo consideravo un amico sempre presente e pronto a dare allegria, leggerezza, un divertimento sano e spensierato, ma anche riflessioni e pensieri su cui soffermarsi.
E se Carlo così come mio nonno non sono più su questa Terra quello che mi rimane di loro sono tutti i momenti belli che ho passato con loro, sia nella presenza fisica che con le belle storie che il Maestro Chendi ha scritto e che resteranno a testimoniare il suo amore per il Fumetto Disney e per questi personaggi che tanto mi appassionano.
I ricordi che ci legano a queste persone che non sono più con noi non verranno dimenticati ma, al contrario, teneramente custoditi come perle preziose e da riportare alla mente con affetto e con trasporto.
Ho fatto tante riflessioni in questo periodo e quello che mi sento dentro è che voglio ricordare tutti i momenti belli e che mi hanno segnato dentro legati agli affetti che ho perso e agli Autori che, come Carlo, non ci sono più ma che riescono sempre ad evocare in me delle forti suggestioni e delle emozioni veramente palpabili che mi scaldano dentro e che mi fanno sentire la loro presenza vicina e sempre accanto a me.

Segnalo che su Fumo Di China 311 (il numero di ottobre) è presente un ricordo di Chendi scritto da Marco Barlotti.

Ho pianto molto quando ho saputo di questa brutta notizia; tra l'altro avevo incontrato Carlo per la prima volta proprio a un raduno del Papersera, nel 2011. Un pozzo di conoscenza e passione, gentilissimo e sempre pronto a condividere aneddoti e curiosità. Nel 2014, ebbi modo di recarmi a casa sua e fargli un'intervista che registrai con un cellulare che poi mi si è rotto. Per molti anni, ho creduto che fosse andata perduta, ma recentemente sono riuscito a ritrovare la registrazione in mezzo a migliaia di file sul computer e l'ho trascritta.

Credo sia un buon modo per ricordarci della Grande persona che è stata e ne approfitto per augurarvi buone feste!

Intervista a Carlo Chendi

Per molti anni, ho creduto che fosse andata perduta, ma recentemente sono riuscito a ritrovare la registrazione in mezzo a migliaia di file sul computer e l'ho trascritta.

Grazie di averla condivisa.
Sante parole quelle sull'omogeneizzazione del tratto e sull'indipendenza creativa degli autori, senza sgradite e inopportune interpolazioni.
In più, è simpatico il ricordo di Lucas e Spielberg come fans di Barks.

Bell'articolo con momenti molto emozionanti come la consegna del Grande Classico a Carlo Chendi o la corrispondenza tra quest'ultimo e Barks. Il maestro la pensava esattamente come me sulla questione creatività; forse siamo ormai dei romantici nostalgici...

Sante parole quelle sull'omogeneizzazione del tratto...

...che funesta anche Tex.
Un tempo lo aprivi e riconoscevi subito chi aveva disegnato del magico quintetto Galep, Niccolò, Letteri, Fusco, Ticci.
Poi ci fu un periodo in cui le nuove leve si ispiravano a Ticci un po' come sul Topo il tempo in cui disegnavano tutti o quasi come Cavazzano...