La recente pubblicazione della lunga storia "Addio, Giovani Marmotte!" scritta da Nucci, mi dà modo di rimarcare nel topic dedicato a Libero Ermetti quanto questo disegnatore sia capace di creare delle tavole coinvolgenti ed immersive.
La recitazione dei personaggi, le mimiche che fa adottare loro, il suo modo di farli esprimere con dinamismo e vividezza, l'impostazione della tavola sono aspetti molto ben curati e che consentono al racconto di vivere di una brillantezza grafica che trovo adorabile.
Ricordo molto bene l'impatto che hanno suscitato in me vari momenti della storia, ciascuno dei quali circoscritti in un periodo della giornata e in condizioni climatiche precise.
Dai momenti più rasseneranti, con il calar del sole al tramonto che accompagna la placida passeggiata dei nipotini e del Gran Mogol presso i campi che costeggiano Farm Town alle scene che, per contrasto, pongono il lettore sul "chi vive" osservando la situazione di palpabile pericolo quando il gruppo delle GM si trova in evidente difficoltà sotto la pioggia battente si nota la cura per rendere il più tridimensionale e veritiero possibile lo scenario illustrato.
Un aspetto, quest'ultimo, nato dalla combinazione dei disegni di Libero Ermetti con la colorazione impattante e molto ben centrata di Irene Fornari e che contribuisce in maniera decisiva a far sì che il lettore colga come credibile ciò che sta leggendo e osservando e che lo fa immedesimare nelle circostanze vissute dai personaggi, avvicinandolo ad essi e condividendo con loro le gioie, i pericoli, i momenti di relax, gli attimi di paura, insomma... i frammenti di vita vissuti sulla loro pelle di paperi e paperotti.
Lo considero veramente un artista dal talento notevole, sotto le cui mani le storie assumono, dal punto di vista grafico e visuale, una linfa vitale rimarchevole e che mi fa entrare genuinamente in empatia con il racconto illustrato e con i personaggi che vi si muovono.