A proposito di stile: ai tempi dell'Accdemia, Santillo ci invitava a studiare i maerstri (tutti, compresi Goffredson) e cercare di trarne il meglio. Per la maggior parte di noi comunque Cavazzano restava un mito, forse perchè generazionalmente più vicino a noi, moderno e dinamico, ma anche "facile" da imitare, tanto che certe pose tipiche dei suoi paperi e topi sono stati mutuati da tutti quelli che venivano dopo. Con "facile" intendo ovviamente la capacità di stilizzazione unica che possiede, che rende plausibili delle pose altrimenti assurde (un papero visto un pò dall'alto con la zampa in secondo piano che sporge appena tanto da sembrare solo un'appendice), coerenti invece con la padronanza anche dell'uso della prospettiva, con la capacità di fare vero fumetto, insomma. Quando si inizia invece si dovrebbe arrivare a capire PRIMA come è fatto realmente un personaggio, quasi fosse in 3d, e solo DOPO tentare una sua stilizzazione, se proprio la si ritiene necessaria. Il disegno di Cavazzano invece fornisce il "piatto pronto", permettendo di trascurare il primo passo, col rischio che a lungo andare si rimane imbrigliati sempre negli stessi stilemi (succede continuamente anche a me: è un "problema" di tempo, di scadenze ed anche di "riconoscibilità" dello stile da parte della redazione che giustamente preferisce quello che va per la maggiore). Probabilmente nel caso di Lavoradori si è arrivati alla stilizzazione della stilizzazione, col risultato di tavole difficili da leggere, senza nulla togliere al talento dell' autore. Insomma, esprimere sè stessi coi character disneyani non è imeta irraggiungibile, ma è certo molto difficile, tanti sono i canoni da rispettare. Anche nel caso del risultato più originale possibile si è sempre di fronte a personaggi non tuoi che dettano certe regole imprescindibili: poi, talento a parte, sta alla sensibilità di ciascuno rispettarle o meno. Parere personale, ovvio.