Parliamo un po' di questo disegnatore, poco conosciuto dai novellini che a volte (complice lo strano cognome) credono che sia straniero.
Nato a Venezia e diplomato al Liceo Artistico.
E' allievo di Luciano Gatto con cui ha inizito a disegnare le sue prime storie prima con Fix und Foxi
e poi con i personaggi Disney.
Il suo stile si può suddividere in ben 4 periodi:
1) "Periodo Gatto": E' il periodo che apprezzo di meno, il suo tratto è ancora troppo legato a quello del suo maestro, che comunque gli ha insegnato quanto ha potuto ed è servito alla sua formazione, da lui Valerio ha ereditato un tratto pulito e ordinato, sia nel disegno che nell'inchiostrazione.
2) "Periodo Scarpiano": Ecco che Valerio si ispira direttamente a Romano Scarpa, ne esce fuori un miglioramento generale nel tratto e nelle proporzioni.
3) "Periodo maturo" : Abbastanza breve quanto bello. Si distacca dai disegnatori a cui si era ispirato in precedenza e inizia ad assumere uno stile tutto suo per arrivare forse al suo tratto migliore.
Di questo periodo fanno parte storie indimeticabili come"il ritratto di zio Paperone".
4) "Periodo definitivo": Molto bello come tratto,forse secondo al terzo periodo, anche se devo dire che,senza dilungarmi troppo, oltre a qualcosa in meno c'è anche qualcosa che mi piace di più.
E' il periodo più lungo in cui il tratto cambia poco e lo mantiene per tanti anni , passano per questo periodo i Duckis su testi di Bruno Concina
fino ad arrivare a oggi.
Complessivamente è un disegno che mi affascina molto, i periodi che mi piacciono di più sono il terzo e quarto e lo preferisco all'opera con i paperi e ; solo per i topi preferisco il periodo scarpiano ad oggi.