Brava Brigitta!
E io ne aprofitto per fare una riflessione, che spero non riceva risposta da parte di chi ha intenzione di spalare ulteriore guano su Ambrosio, dato che ormai è noto e stranoto cosa pensa di lui la maggior parte della gente del forum (posto che davvero sia la maggior parte... diciamo: "la parte maggiormente attiva" o "la parte più bellicosa").
La riflessione, non necessariamente interessante o degna di risposta, ma che spero stimoli una discussione normale, è: alla luce della previsione di una
prossima pubblicazione di WoM all'estero, non sorge a nessuno dei suoi suoi detrattori il dubbio che, se una saga come WoM viene venduta all'estero, può essere che qualche merito l'abbia?
Non dico che sia un capolavoro (perché a me, sbaglierò, pare evidente che non lo è), ma che forse c'è qualcosa nella sua ingenuità (voluta o meno) e scontatezza che a qualcuno può piacere?
Non voglio paragonare questa serie a chissà quale nobile ciclo, ma così come Millenium Orb (per fare un esempio "basso") è stata accolta con dignità d'essere, pur con tutte le critiche che ha ricevuto, perché lo stesso trattamento non può mai essere riservato a qualcosa di Ambrosio?
Capisco il "fastidio" per le conseguenze editoriali di un atteggiamento come il suo, dato che può senz'altro avere ripercussioni sulle storie che appariranno sul Topo la sua visione di un giornale che debba rivolgersi essenzialmente ad un pubblico di soli bambini (e neanche tutti, ma solo quei bambini "da
videogame", che non desiderano in una storia quel po' di intelligenza in più che la renderebbe interessante anche ad un pubblico di adulti), ma perché non si può parlarne senza cadere nel turpiloquio, o in quella litigiosità da tifosi di calcio o da supporter politici, tipica degli italici costumi?
Dopotutto ci sta che alcuni prendano a cuore un'analisi editoriale di Topolino che vada a scavare nel profondo dei movimenti redazionali che stanno dietro a questa testata (penso ai motivi che possono esserci nella comparsa o scomparsa di questo o quell'autore tra i collaboratori del Topo), ma anche che comunque si lasci spazio ad una critica serena di quello che esce dalla penna di Ambrosio, senza che nessun giudizio positivo sia intollerabile, o comunque debba risultare coperto da una marea di insulti!
Ciao, Stefano!
Appunto! :