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Guarda, noi, in quanto pubblico, siamo sempre stati bastardi. L'avvenire dei registi è dipeso da noi. Abbiamo snobbato Quarto Potere facendo diventare Welles un po' sinonimo di "fallimento",  

Un intervento OT, tanto per precisare: Quarto Potere non fu un flop come si dice, è una voce erronea che si diffuse in seguito: il film rese circa 1,000,000 di dollari dell'epoca... Al box office ebbe un successo certo inferiore alle attese, ma cmq ottenne nove nomination all'Oscar (mi sembra) e ne vinse uno, anche se non per il miglior film.
In ogni caso nel "successo ridotto" del film il pubblico c'entrò poco o anzi nulla, fu invece boicottato dalla stampa controllata da Hearst - cui la storia di Kane appunto alludeva pesantemente- che ne impedì anche la diffusione e cercò di obbligare la RKO a bruciarlo (!)...
Certo Welles ne fu danneggiato, ma per i problemi creati all'RKO sfidando Hearst piuttosto che per un presunto insuccesso.
Il fallimento invece avvenne su diversi film successivi e così si diffuse la voce che anche Quarto Potere fosse stato un fiasco.

Un intervento OT, tanto per precisare: Quarto Potere non fu un flop come si dice, è una voce erronea che si diffuse in seguito: il film rese circa 1,000,000 di dollari dell'epoca... Al box office ebbe un successo certo inferiore alle attese, ma cmq ottenne nove nomination all'Oscar (mi sembra) e ne vinse uno, anche se non per il miglior film.
In ogni caso nel "successo ridotto" del film il pubblico c'entrò poco o anzi nulla, fu invece boicottato dalla stampa controllata da Hearst - cui la storia di Kane appunto alludeva pesantemente- che ne impedì anche la diffusione e cercò di obbligare la RKO a bruciarlo (!)...
Certo Welles ne fu danneggiato, ma per i problemi creati all'RKO sfidando Hearst piuttosto che per un presunto insuccesso.
Il fallimento invece avvenne su diversi film successivi e così si diffuse la voce che anche Quarto Potere fosse stato un fiasco.

Sì, queste cose le sapevo, sono un grande ammiratore e studioso di Welles (il mio preferito è L'Infernale Quinlan); figurati: sono anche scritte su Wikipedia. So che i problemi (anche con gli altri film) li ha avuti più con la produzione che col pubblico, intendevo solo portare un esempio senza nominare palesemente la parola flop, che so che non c'è stato in toto.
In sostanza, ho solo tirato fuori un luogo comune per argomentare la mia discussione, pensavo che nessuno se ne sarebbe accorto
Il senso del mio discorso era comunque valido.

In sostanza, ho solo tirato fuori un luogo comune per argomentare la mia discussione, pensavo che nessuno se ne sarebbe accorto

Illuso! C'è sempre qualcuno in agguato che ti fa le pulci!...

PS Anch'io ho una speciale passione per Touch of Evil

Riprendo un attimo questo topic, poichè Ambrosio è ritornato in auge da qualche tempo (di più del solito, perchè qua dentro è sempre in auge). Comprando Paperinik cult 52, ho trovato la storia Paperinik.... a norma di legge sceneggiata appunto da Ambrosio. Si tratta di una storia onesta, che sicuramente non verrà ricordata negli anni a venire, ma che al momento della lettura scorre piacevolmente.
Ora io mi chiedo, come mai non è più capace di fare questo tipo di storie? Perchè oggi si dedica solo a saghe malfatte e difficilmente a storie singole? Cos'è che gli ha fatto cambiare rotta?

Ora io mi chiedo, come mai non è più capace di fare questo tipo di storie? Perchè oggi si dedica solo a saghe malfatte e difficilmente a storie singole? Cos'è che gli ha fatto cambiare rotta?

Beh, direi che dal suo punto di vista non è accaduto nulla di strano: avrà cambiato rotta per un sana e naturale ambizione a scrivere saghe memorabili... quello che mi lascia perplesso è l'assenza di qualcuno che lo abbia ridimensionato alla sua giusta dimensione di autore, a cui appartengono storie dignitose come quella che citi, ponendo dei paletti alla sua produzione!
E sul perché ciò non sia accaduto è inutile discutere: si sono già scritte paginate di discussioni, qui sul Papersera, dall'insinuare raccomandazioni a strategie di marketing rivolto ai più giovani (ai più giovani fruitori di Moccia e Vanzina?) che non capiamo... fatto sta che così è!

Ora io mi chiedo, come mai non è più capace di fare questo tipo di storie? Perchè oggi si dedica solo a saghe malfatte e difficilmente a storie singole? Cos'è che gli ha fatto cambiare rotta?

Anche le storie di SuperPippo erano discrete e leggibili...

Anche le storie di SuperPippo erano discrete e leggibili...

Ne ho letta solo una, ma concordo con te: non sarebbe diventato un grande sceneggiatore, e del resto quanti ce ne sono oggi e anche in passato, ma sicuramente in futuro sarebbe stato ricordato meglio di come lo consideriamo noi oggi.

Ambrosio credo ricavi anche un profitto economico maggiore dallo scrivere saghe lunge e soporifere. Se è vero, da quanto ho letto, che gli autori vengono pagati a pagina, è molto meglio per lui realizzare saghe ogni due mesi a 100 pagine la volta che pubblicare qualche storiellina di 20 pagine durante l'anno.
Poi, naturalmente, ci deve essere la sua propensione naturale a questo genere di lavori nei quali infonde tutta la sua megalomania.
Oltretutto finché la Disney non gli metterà un freno non avrebbe motivo di smettere.

Componimento poetico non in versi. Titolo "Ho visto cose... e Stefano Ambrosio"

In un catastrofico futuro Ambrosio diventerà direttore di Topolino, sceglierà personalmente le storie da pubblicare, le disegnerà, le inchiostrerà, le stamperà, le distribuirà e le venderà tutte lui.
In un catastrofico futuro Ambrosio si clonerà per infinite volte e in un catastrofico futuro Ambrosio si amerà. Anche fisicamente. Grazie alla clonazione.
In un catastrofico futuro non troppo catastrofico Ambrosio capirà tutti i suoi sbagli. Per punizione mangerà una bombetta e un Topolino con i Wizards of Mickey. Non li digerirà e si redimerà.
In un catastrofico futuro o solo nei miei sogni... pardon, incubi!

faccio una domanda bastarda: ma vi risultano altri casi in cui una persona è al tempo stesso autore e consulente editoriale per la stessa rivista?

faccio una domanda bastarda: ma vi risultano altri casi in cui una persona è al tempo stesso autore e consulente editoriale per la stessa rivista?

Ai tempi Martina, Rota e Dalmasso, ma non oserei neanche lontanamente paragonarli

Ai tempi Martina, Rota e Dalmasso, ma non oserei neanche lontanamente paragonarli

Anche Marconi

Ai tempi Martina, Rota e Dalmasso, ma non oserei neanche lontanamente paragonarli

Dalmasso ok... ma gli altri due non mi sembra furono consulenti editoriali. O sbaglio?

Certo che quel "mai la fine" posto alla fine dell'ultimo episodio dell'ultima serie di WOM mi ha lasciato davvero perplesso; non mi sembra di aver mai letto niente di simile in nessuna altra saga; poi, dal momento che spesso invoco la fine di WOM l'ho percepito come un "tiro mancino" da parte dello stesso autore.

Comunque, lasciatemi fare un commento scherzoso: è proprio vero che non bisogna mai mettersi in affari con Paperoga; infatti, da quando Ambrosio ha aperto la discoteca di Paperoga, mai così in basso è caduta la sua popolarità presso questo forum (non che sia mai stata così alta ma ha subito un vero e proprio tracollo).  

faccio una domanda bastarda: ma vi risultano altri casi in cui una persona è al tempo stesso autore e consulente editoriale per la stessa rivista?

Come? Chi ha detto "conflitto d'interessi"? :