Lo confesso: ho comprato questo volume a Cartoomics più che altro per la presenza allo stand Renoir di Antonello Dalena, ex disegnatore Disney che nei primi anni 2000 ci ha regalato prove molto buone su alcune storie per "
Topolino" e alcune cose decisamente ottime su PK, e ci tenevo ad avere un suo disegno. Inoltre, il fumetto costa 10 euro che non sarà uno sputo ma neanche è un prezzo eccessivo.
Il disegno sul volume l'ho ottenuto, e oggi ho letto questo
Ernest & Rebecca, che altro non è se non una serie a fumetti prodotta per il mercato francese (Editions Du Lombard): il primo volume dell'edizione italiana raccoglie i primi due albi, ma prima di accingermi alla lettura io mi sarei fermato tranquillamente a questo e basta, fregandomene del fatto che nei prossimi mesi la Renoir dovrebbe far uscire un volume 2, 3 e così via. A sorpresa, invece, a lettura ultimata mi ritrovo a desiderare che arrivi presto il prossimo volume per continuare a leggere le avventure di Rebecca! Ne voglio ancora!
La storia è semplice, e apparentemente banale/infantile: Rebecca è una bambina di 6 anni, sempre preda di malattie e con due genitori che si stanno separando, affronta tutto questo con la compagnia di un amico immaginario. Ma quando si inizia a capire che l'amico immaginario è Ernest, un super-microbo delle dimensioni di un animale domestico già si intuisce la genialità della serie, figuriamoci quando andando avanti si iniziano a intravedere spiragli di temi non banali e abbastanza seri (la fine di un matrimonio, il riflesso che questo ha sui figli, tutte le conseguenze del caso, le malattie, scorci di vita quotidiana in contesti di crescita non ottimali...) inseriti in modo assolutamente delicato, per nulla didattico e con grande cuore e tatto.
Questo Guillame Bianco si dimostra insomma abilissimo nello scrivere una serie che riesce a essere stroardinariamente per tutti, adatta tanto a un bambino quanto a un ragazzo quanto a un adulto coniugando tematiche importanti con uno stile narrativo accattivante, ironico e divertente senza scadere nello stupido o in facili stereotipi.
In tutto questo la serie guadagna moltissimi punti grazia all'apporto grafico di Dalena, che qui potenzia al massimo il suo tratto "puccioso" regalando tavole e vignette sinceramente ottime, magnifiche: le espressioni caricatissime dei personaggi, la forte espressività del corpo, un uso interessante della griglia nelle tavole, il modo perfetto in cui appaiono anche le vignette in cui si mostra la realtà disegnata dalle mani di Rebecca, i paesaggi... cioè io adoro tantissimo il character design di Ernest, di Rebecca, del papà di Rebecca... ma di tutti i personaggi, dalla madre al dottore! E' uno stile estremamente gradevole, barbucciano, che mai mi stancherei di guardare. Ed è perfetto per la serie, perchè strizza l'occhio allo stile narrativo leggero/per ragazzi ma sa adattarsi anche in quelle vignette più riflessive.
Ecco, la chiave di volta che deve avermi conquistato è proprio la fusione tra comicità sana e momenti riflessivi, il tutto unito dai disegni veramente eccellenti. Io ho letto molto poco - ahimè - di
Peanuts e di
Calvin & Hobbes, ma l'atmosfera che si respira in generale mi pare che giri attorno a quell'ispirazione.
E quindi mi trovo qui a non vedere l'ora che Renoir faccia uscire il secondo volume
Inoltre, per la cronaca, questo fumetto è stato candidato ad alcuni premi in Francia, come si può notare da alcuni post sul
blog di Dalena.
PS: in generale questa Renoir mi pare abbia un parco titoli abbastanza interessante, proponendo cose di nicchia ma paurosamente interessati e spesso afferenti al mercato francese, sempre interessante.
Ernest & Rebecca può essere il primo passo nell'avvicinarmi a quesata casa editrice che praticamente non ho mai calcolato...
Un consiglio. Da amico. Prendete questo fumetto, secondo me non ve ne pentirete affatto e mi ringrazierete pure!
Papersera.net