Sicuramente gli autori (e parlo dei disegnatori in particolare) attraversano dei periodi diversi nel corso della loro carriera e ciò è palesemente ravvisabile dal loro tratto e dal loro stile.
Qualcuno subisce delle vere e proprie metamorfosi in positivo,altri delle autentiche involuzioni,qualcun'altro tende a cambiare completamente stile pur mantenendosi all'interno dei canoni della "gradevolezza" stilistica e acquisendo,talora,una propria originalità.
Volendo fare un esempio partirei da una mia personale considerazione: non amo particolarmente i disegni di Amendola ma leggendo
questa storia risalente al 1996,ho notato che il suo tratto era molto più dinamico e gradevole rispetto a quello odierno.Ripeto,è una mia personale valutazione, ma il cambiamento stilistico è comunque ravvisabile aldilà di eventuali critiche e/o elogi.
Un esempio leggermente diverso è quello della Ziche.
Amo molto il suo stile che ormai è inconfondibile ed originale.Tuttavia devo dire che la brava Silvia aveva un tratto,imho, completamente diverso (seppur gradevolissimo) negli anni 90.Una storia che potremmo prendere come esempio è
questa,dove il suo tratto è completamente dissimile da come lo conosciamo oggi!
Parlando di vera e propria evoluzione,invece,potremmo sicuramente citare Massimo De Vita,sicuramente tra i migliori disegnatori degli ultimi anni ma il cui tratto era,agli inizi,ancora da perfezionare.