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Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile

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    Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
    Risposta #30: Martedì 11 Ott 2016, 11:10:52
    Bene io la penso così, lo periodo ultimo classico è molto bello!

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      Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
      Risposta #31: Martedì 11 Ott 2016, 13:30:20
      io penso anche al tratto di scarpa, inizialmente, negli anni 50 avanti anni luce probabilmente rispetto a tutti i disegnatori di quell'epoca, si pensi al colosso del nilo o la leggenda dello scozzese volante, al tratto bruttino e tirato via dei sessanta- settanta fino al periodo ultimo classico (per me il migliore). voi che ne pensate?

      Concordo assolutamente. In particolare i topi dell'ultimo periodo sono impareggiabili.


      Invece ho trovato sorprendente il cambiamento di Lara Molinari, che negli anni 90 era uno dei miei disegnatori preferiti. Devo ancora inquadrarlo bene per esprimere un giudizio.
      « Ultima modifica: Martedì 11 Ott 2016, 13:31:18 da Pedro »

        Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
        Risposta #32: Martedì 11 Ott 2016, 13:41:29
        La Molinari degli anni 90 era più espressiva, dinamica. Oggi il suo tratto appare più piatto, più statico, più squadrato

          Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
          Risposta #33: Lunedì 28 Nov 2016, 18:25:47
          Sin dagli esordi la Molinari ha intrapreso un lento e costante processo di "spigolosizzazione" che ne ha mutato notevolmente il tratto. Tempo fa ho visto un suo Ciak e, non avendo più visto sue opere "fresche" per anni, questo suo ambio di stile mi lasciò un po' interdetto. Ora come ora preferisco a pelle il tratto dei primi anni 2000.

          Parlando di Cavazzano, il mio stile preferito è il secondo (quello che nel link postato tempo fa è definito Techno),  di un dinamismo difficile da eguagliare.

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            Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
            Risposta #34: Lunedì 28 Nov 2016, 19:37:11

            Parlando di Cavazzano, il mio stile preferito è il secondo (quello che nel link postato tempo fa è definito Techno),  di un dinamismo difficile da eguagliare.

            Concordo appieno, tra l'altro supportato da un meraviglioso lavoro di colorazione, che rendeva il tutto più sporco e vivo. Sarà che le storie di quel periodo sono le migliori di Cavazzano e associo quel tratto al suo apice, ma il tratto tondo, bambinesco e devitalizzato in cui si produce attualmente mi sembra veramente indigeribile e dimenticabile
            Ahimè! Così finisce una grande missione di cultura e di civiltà!

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              Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
              Risposta #35: Lunedì 28 Nov 2016, 19:58:18
              io penso anche al tratto di scarpa, inizialmente, negli anni 50 avanti anni luce probabilmente rispetto a tutti i disegnatori di quell'epoca, si pensi al colosso del nilo o la leggenda dello scozzese volante, al tratto bruttino e tirato via dei sessanta- settanta fino al periodo ultimo classico (per me il migliore). voi che ne pensate?
              Penso che quel 'tratto bruttino e tirato via' sia, al contrario, una evoluzione del suo stile che ha portato le figure di paperi e topi ad essere molto più slanciate, armoniose e animate rispetto a quelle più tozze degli esordi. Questo grazie anche al suo nuovo inchiostratore che era il giovane Cavazzano. Soprattutto tra la fine dei '60 e l'inizio dei '70 il suo stile diventa perfetto (si dice che la perfezione non esista ma in questo caso...) e, fortunatamente, con le naturali evoluzioni del tempo, è rimasto fondamentalmente così fino al termine della sua lunga carriera. Per quanto riguarda i personaggi di Topolinia è riuscito addirittura a migliorare la perfezione raggiunta nei '70 vent'anni dopo, nei '90 delle Strip Stories.
              « Ultima modifica: Lunedì 28 Nov 2016, 20:02:45 da leo_63 »

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                Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
                Risposta #36: Lunedì 28 Nov 2016, 20:23:36
                Io invece sono d'accordo con nk su questo punto. Lo Scarpa degli anni '50 è di gran lunga il miglior Scarpa. I suoi personaggi avevano una mimica morbidissima, il tratto era fresco e raffinato. E se sul topo gli si può obbiettare che copiasse da Gottfredson (che poi non è vero), le sue storie di paperi di quegli anni non lasciano dubbi sul suo talento mostruoso.
                Dalla fine dei '60 in poi si perde secondo me. Lo "slancio" di cui parli è una involuzione dal mio punto di vista (perché dovrebbero essere slanciati i paperi?). È come se in quegli anni tentasse di sperimentare (segno d'indubbia vitalità artistica), ma senza riuscire ad andare molto più in là di paperi coi culi grossi o con becchi plasticamente gonfi, ai limiti dell'irriconoscibilità. Ora non voglio dire che fosse diventato scarso, per carità. Però a me Scarpa dà proprio l'impressione di essere partito dalla vetta della sua carriera, e il resto giù in discesa (seppur dignitosissimamente). Nei '90 diventa equilibrato ma un po' rigido coi paperi, mentre col topo gli ho visto fare ancora buone cose.

                Nessun disegnatore è un'isola. Temo che i riferimenti di Scarpa fossero troppo limitati, che non assorbisse abbastanza dal suo tempo.
                Avete visto il video della master class di Cavazzano all'ultima Lucca? A un certo punto Cavazzano racconta di quando si ritrovò per le mani il primo Asterix e pieno di euforia corse a mostrarlo al maestro, che però lo sfogliò con sufficienza chiosando "ma non è Disney". Se sei così chiuso da non saper riconoscere il genio di Uderzo, mah, dove vai.

                Iniziamo a desantificarlo un po' questo Scarpa.
                « Ultima modifica: Lunedì 28 Nov 2016, 20:28:08 da Monkey_Feyerabend »

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                  Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
                  Risposta #37: Lunedì 28 Nov 2016, 21:24:09
                  Io invece sono d'accordo con nk su questo punto. Lo Scarpa degli anni '50 è di gran lunga il miglior Scarpa. I suoi personaggi avevano una mimica morbidissima, il tratto era fresco e raffinato. E se sul topo gli si può obbiettare che copiasse da Gottfredson (che poi non è vero), le sue storie di paperi di quegli anni non lasciano dubbi sul suo talento mostruoso.
                  Dalla fine dei '60 in poi si perde secondo me. Lo "slancio" di cui parli è una involuzione dal mio punto di vista (perché dovrebbero essere slanciati i paperi?). È come se in quegli anni tentasse di sperimentare (segno d'indubbia vitalità artistica), ma senza riuscire ad andare molto più in là di paperi coi culi grossi o con becchi plasticamente gonfi, ai limiti dell'irriconoscibilità. Ora non voglio dire che fosse diventato scarso, per carità. Però a me Scarpa dà proprio l'impressione di essere partito dalla vetta della sua carriera, e il resto giù in discesa (seppur dignitosissimamente). Nei '90 diventa equilibrato ma un po' rigido coi paperi, mentre col topo gli ho visto fare ancora buone cose.

                  Sull'irrigidimento del tratto non posso che essere d'accordo. E' partito da un tratto sottile e "caotico" in un certo qual modo, più che dinamico comunque, diverso dalla diffusa goffaggine italiana di quel periodo, per poi perdersi un po'. Ha sperimentato ma senza troppa convinzione, impantanandosi e andando a perdere proprio quel dinamismo eccezionale dei primi anni. Devo dire che apprezzo anche il suo tratto di fine anni '70 (questa è una delle mie preferite), ma in una carriera quarantennale ti aspetti forse anche qualcosa di più. Posso chiederti qualche esempio di quello che intendi come il periodo peggiore scarpiano?

                  Nessun disegnatore è un'isola. Temo che i riferimenti di Scarpa fossero troppo limitati, che non assorbisse abbastanza dal suo tempo.
                  Avete visto il video della master class di Cavazzano all'ultima Lucca? A un certo punto Cavazzano racconta di quando si ritrovò per le mani il primo Asterix e pieno di euforia corse a mostrarlo al maestro, che però lo sfogliò con sufficienza chiosando "ma non è Disney". Se sei così chiuso da non saper riconoscere il genio di Uderzo, mah, dove vai.

                  Terribile!
                  Ahimè! Così finisce una grande missione di cultura e di civiltà!

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                    Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
                    Risposta #38: Lunedì 28 Nov 2016, 21:43:01
                    Forse per spezzare una lancia a favore di Scarpa (che sicuramente non avrà bisogno di un pessimo avvocato come me) la frase detta da Cavazzano poteva avere più di una interpretazione.
                    Dicendo all'allievo che Asterix non "è Disney" forse non voleva sminuire il lavoro di Uderzo, ma solo far capire che era un prodotto "particolare" che non era assimilabile al mondo Disney.
                    Tutti ammirano le cose belle e fatte bene, ma non tutte ci possono essere di ispirazione, semplicemente perchè magari non sono nelle nostre corde.
                    Faccio un esempio sempliciotto: se io sono un cantante lirico e mi portano ad ascoltare un brano di Bob Marley ne rimarrò sicuramente colpito ma, allo stesso tempo, capirò in due secondi che non potrà apportare nulla al mio modo di fare musica.
                    Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

                      Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
                      Risposta #39: Lunedì 28 Nov 2016, 21:44:24
                      Posso chiederti qualche esempio di quello che intendi come il periodo peggiore scarpiano?
                      Calma, io conosco pochissimo Scarpa, non abbastanza da avere un suo periodo peggiore;D  Ho parlato solo di un periodo migliore, gli anni '55-'61. Per il resto conosco poco, e neanche mi interessa granché.

                      Già questa storia qui del '64

                      https://coa.inducks.org/s.php?c=I%20TL%20%20465-B

                      lascia abbastanza interdetti. Che stava facendo?
                      Ma anche il periodo dei becchi grossi e dei culoni è discutibile, tipo:

                      https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++584-AP

                      Nella prima metà degli anni '70 invece, per quel pochissimo che ho letto, mi piace. Come se avesse smesso di sperimentare e avesse trovato l'equilibrio. Però la magia dello stile de Lo scozzese Volante o di Topolino e  il Campionissimo era perso.

                      Non credo di avere un'idea precisa di come disegnasse tra il '76 e il '90.  :-?
                      « Ultima modifica: Lunedì 28 Nov 2016, 21:48:43 da Monkey_Feyerabend »

                        Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
                        Risposta #40: Lunedì 28 Nov 2016, 21:45:29
                        Forse per spezzare una lancia a favore di Scarpa (che sicuramente non avrà bisogno di un pessimo avvocato come me) la frase detta da Cavazzano poteva avere più di una interpretazione.
                        Dicendo all'allievo che Asterix non "è Disney" forse non voleva sminuire il lavoro di Uderzo, ma solo far capire che era un prodotto "particolare" che non era assimilabile al mondo Disney.

                        Può essere. Hai fatto bene a precisare, l'interpretazione è mia.
                        « Ultima modifica: Lunedì 28 Nov 2016, 21:45:42 da Monkey_Feyerabend »

                          Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
                          Risposta #41: Lunedì 28 Nov 2016, 22:09:57
                          Concordo nel ritenere migliori i disegni del primo Scarpa rispetto ai successivi.
                          Parlando degli attuali disegnatori trovo in leggera involuzione i disegni di Faccini e soprattutto della Ziche, mentre credo che Mottura e Celoni dagli esordi siano letteralmente esplosi.
                          If you can dream it, you can do it.

                            Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
                            Risposta #42: Lunedì 28 Nov 2016, 22:12:02
                            Ho appena letto questasimpatica storia e non ho potuto fare a meno di notare il tratto considerevolmente diverso di Mazzarello.
                            A ben vedere,secondo me,ha subìto ad oggi una netta involuzione.Se non avessi letto il suo nome all'inizio non avrei mai detto che i disegni fossero i suoi!

                            Accidenti, è totalmente irriconoscibile! Sono d'accordo, duole dirlo ma l'attuale Mazzarello è fra i peggiori.
                            If you can dream it, you can do it.

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                              Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
                              Risposta #43: Lunedì 28 Nov 2016, 22:21:16
                              Calma, io conosco pochissimo Scarpa, non abbastanza da avere un suo periodo peggiore;D  Ho parlato solo di un periodo migliore, gli anni '55-'61. Per il resto conosco poco, e neanche mi interessa granché.

                              Sì sì, non era per polemica ma per seguire al meglio il tuo ragionamento.





                              Tra il '76 e il '90 si potrebbe dire (arrischiando molto, anche perchè sono comunque 14 anni) che il tratto si sia addolcito e sia diventato particolarmente espressivo, come se si fosse messo a sperimentare maggiormente sulla potenziale emotiva dei volti. Il tratto delle storie "à la Sgrizzo" è sicuramente faticoso e sembra colto in mezzo al guado, come se avesse abbandonato il modello aggraziatissimo del primo periodo ma non fosse ancora giunto a un qualcosa di diverso, prendendo anche spunto dal primo Carpi o addirittura da Perego.
                              Ahimè! Così finisce una grande missione di cultura e di civiltà!

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                                Re: Evoluzione,involuzione,cambiamento di stile
                                Risposta #44: Lunedì 28 Nov 2016, 22:37:21

                                Il periodo '55-'62 è riconosciuto come 'il migliore' di Scarpa nei soggetti e nelle sceneggiature. Che questo possa esserlo anche nei disegni mi giunge nuova ma ogni gusto è rispettabile oltre che personale, ovviamente.

                                Giudice di se stesso, fu lo stesso Scarpa a dire che avrebbe volentieri ridisegnato le sue prime storie degli anni '50 proprio perché quello stile iniziale gli sembrava troppo pesante rispetto a quelli venuti dopo. Alla fine, anche per una questione di tempo, si limitò a disegnare le copertine dei suoi classici per degli albi americani lasciando inalterate le tavole originali.

                                https://coa.inducks.org/creator.php?c=RSc&showScans=1
                                « Ultima modifica: Lunedì 28 Nov 2016, 23:05:10 da leo_63 »

                                 

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