Ci sono persone che, anche se non hai mai conosciuto personalmente, per la loro attività pubblica, ti sono molto care al punto che puoi dire che gli vuoi bene.
Per me, Giulio Chierchini è uno di questi o, purtroppo, ora dovrei scrivere: era uno di questi.
L'ho incontrato per la prima volta verso i 10 anni; non sapevo come si chiamava - allora non c'era il nome degli autori e dei disegnatori sul giornalino - non sapevo che, dietro ad una storia, c'erano molto spesso un soggettista e un disegnatore. Pensavo che chi disegnava, fosse anche colui che scriveva la storia e sta di fatto che, avendo la fortuna di avere uno zio che mi aveva proceduto nel comperare la produzione Disney italiana, potei accedere ad una serie di storie comprese fra il 1956 e il 1961 dedicate a Topolino:
Topolino e la freccia rossaTopolino e la ruota della fortunaTopolino e l'anello di ...Topolino e l'imperatore della lunaTopolino e il ritorno dell'artiglio magneticoTopolino e la droga diabolicaTopolino e il re dei mendicantiTopolino e le evasioni impossibiliTutte queste storie che, nella mia mente, avevano in comune il tratto del disegnatore e che risalgono a quel periodo d'oro compreso fra il 1955 e il 1961, sono fra le mie preferite in assoluto, fra quelle dedicate a Topolino e, sono state delle "compagne" inseparabili della mia vita.
E' superfluo dirlo ma ancora una volta debbo rimarcare l'estrema importanza che ebbero per me, soprattutto,
Topolino e il ritorno dell'artiglio magico: riproposizione del cattivissimo Orango di cui, proprio in quel periodo, leggevo la sua
prima storia e
Topolino e il re dei mendicanti. Quando, allora la leggevo, non sapevo che era la terza storia con Macchia Nera - e seconda italiana - e non comprendevo fino in fondo il perché di certe cose che mi apparivano incongruenti, ma che trovano invece la loro giusta spiegazione nell'evoluzione del personaggio: da criminale assettato di vendetta a capo della malavita topoliniana. Oggi che è ormai tutto chiaro, l'importanza di questa storia è, ancor più di allora, assolutamente imprescindibile ed è grave che essa, sia rimasta - e in buona parte purtroppo ancora lo è - così a lungo nel dimenticatoio.
Ma è del Macchia Nera - di cui quest'anno festeggio gli 80 anni - disegnato da Chierchini che qui, soprattutto, voglio cantare le lodi: il più bello in assoluto! Più bello anche di quello di Scarpa - per altro molto simile -disegnato nel "
Doppio segreto". In seguito, nel cambiamento di stile nella continuità di Chierchini, durante gli anni, il fantomatico nemico di Topolino, ha perso un po' di quella bellezza, rimanendo comunque sempre inconfondibile e superiore a chiunque altro disegnato dai suoi colleghi artisti.
Devo però aggiungere a queste dedicate al "mio" Topolino, un'altra amatissima storia dello stesso periodo:
Le avventure di Paperin Temucinche, nel mio olimpo personale, rimane quanto di più bello ho letto in tema di trame che si riallacciano alla Storia.
Da un po' di tempo so che tutte queste storie, come grandissima parte di quelle da Lui disegnate, erano state scritte da altre mani. Questo però non ha tolto nulla dall'Affetto che ho provato - che provo - per questo Signore che, per una strana coincidenza della vita, nacque nello stesso anno di mio Padre.
Non è per me un particolare di piccolo conto perché me lo ha reso ancora più vicino e caro, sopratutto quando mio Padre è scomparso.
Grazie
MAESTRO GIULIO CHIERCHINI.